domenica 6 novembre 2011

Al campo dei ricordi

Visto che il 1 novembre cadeva di martedì, ieri, primo sabato di novembre, era il giorno in cui qui in Svezia ci sono state le celebrazioni per il giorno dei morti. E poichè nell'ultimo anno sono venute a mancare due bisnonne, su iniziativa di mamma Anette abbiamo deciso di andare ad accendere delle candele al "campo dei ricordi" (minneslunden) del cimitero di Solna.

Il campo dei ricordi è un posto particolare dove le persone vengono sepolte senza che sia dato di sapere esattamente dove e senza una specifica lapide. Questo per creare sia un luogo collettivo di memoria, che anche (spesso su volontà del deceduto) un luogo che non costringa i parenti a doversi prendere cura della tomba. Ci sono comunque sia un faldone con tutti i nomi delle persone lì sepolte, che dei raccoglitori con tutti i disegni e gli scritti che chi vuole può lasciare per ricordare i propri cari. Sfogliarlo senza iniziare a lacrimare già al primo disegno fatto da un bimbo per ricordare un genitore scomparso o alla prima poesia scritta per ricordare una persona venuta a mancare è impossibile.

Della morte ne avevamo già parlato con Eleonora, proprio quando era venuta a mancare nonna Lina. Lo avevamo fatto, fra l'altro, usando il libro "Addio mr. Muffin" e ne abbiamo riparlato quando ha visto una lapide a forma di cuore e letto che lì c'erano sepolti due gemellini nati morti. Che stessimo andando in un luogo dove bisognava stare tranquilli lei lo aveva capito già in macchina. Infatti quando io e Anette le abbiamo chiesto perché fosse più vivace e rumorosa del solito la sua risposta è stata: "uso adesso l'energia perché quando saremo al cimitero dovrò stare molto tranquilla".

11 commenti:

  1. Mi piace molto questo concetto di ricordo "pubblico".
    Nella condivisione ci sentiamo meno soli e più partecipi.

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  2. Bella questa idea del cimitero...

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  3. Uguale a chi qui si compra fin da giovane un posto fisso al cimitero... Eleonora ha una sensibilità eccezionale ma credo derivi dai buoni esempi che riceve, insieme a Sofia, nella vostra famigila.
    Roberta

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  4. Sono colpita da quest'idea del campo dei ricordi, è molto bella.
    Mi piace l'idea di Eleonora di consumare l'energia prima, è previdente! :-)

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  5. anche a me piace moltissimo questa immagine!
    La mia mamma, che se ne e' andata da pochissimo, diceva sempre che avrebbe voluto essere cremata e sparsa in mare. Quando se ne e' andata all'improvviso abbiamo scoperto che non avremmo potuto accontentarla senza dare prova delle sue volonta' scritte. E ci siamo rimasti molto male.

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  6. Io ho i miei adorati nonni a un "minneslund" in Svezia. Ci vado spesso con i miei bambini e questo fa nascere tante domande. A me è nata una; -perché dobbiamo essere più silenziosi e tranquilli li? Mio nonno era spiritoso e scherzoso. Ci starebbe bene con una botta di energia invece...o no?

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  7. @Marika Vero, nulla come le risate dei bambini per celebrare la vita e bello celebrare le persone che sono venute a mancare ricordando ad esempio i momenti più divertenti. Credo sia per rispetto per chi vuole un momento di riflessione e per essere in sintonia con il concetto di pace eterna.

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  8. Un'idea di ricordo pubblico esemplare.
    NOn so se sia più emozionante questo stesso concetto o la cura che ce mette Eleonora. Deliziosa.

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  9. Sarebbe bello averne uno anche qui, di campo dei ricordi. Anche perchè nei cimiteri italiani spesso succedono cose poco carine, che l'anonimato eliminerebbe. Beato il paese che non ha bisogno di tombe? Chissà. Cmq bellissima immagine e bellissima risposta di Eleonora!

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  10. è molto bella la condivisione del ricordo, tutti uguali e uniti davanti al ricordo delle persone care...non come da noi che in quei giorni i cimiteri sono tirati al "lustro" e si fa a gara a chi ha piu' fiori e piu' belli...poi magari durante il corso dell'anno la gente non ha tempo per portare una margherita di campo ai propri cari...
    federica
    http://federicassecret.blogspot.com

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  11. wow che posto bellissimo per essere ricordati o anche dimenticati...
    Francesca

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