venerdì 23 ottobre 2015

Il giorno dopo

Il messaggio di posta elettronica è arrivato a metà giornata, dalla direttrice della scuola di Eleonora e Sofia. Conteneva il riferimento ai fatti di ieri di Trolhättan e alle due riunioni che il personale ha avuto ieri e oggi per parlare della situazione, raccontare delle reazioni dei bambini e avere strumenti per affrontare la situazione. Fra le altre cose nell'e-mail c'erano:
- alcune regole che cambieranno; ad esempio cambiano gli orari di alcune porte automatiche, ogni visitatore dovrà registrarsi, il personale avrà un cartellino con il proprio nome.
- un riferimento alla festa di oggi pomeriggio per i bambini dei primi tre anni, che aveva come tema Halloween; la festa si è fatta, ma niente maschere né travestimenti.
- la regola che da oggi niente più armi giocattolo a scuola. Basta con spade, sciabole e simili.
- un articolo di una psicologa su come affrontare questi argomenti con i bambini (non lasciare che i propri timori abbiano il sopravvento, non mentire, far cercare al bambino stesso di rispondere a certe domande.

Così alla festa/disco a tema Halloween Sofia è andata con un bell'abito di quelli della festa, di raso e velluto e con una gonna con sottogonna i tulle.

I bambini hanno anche celebrato il giorno delle Nazioni Unite, cosa che è sembrata ancora più importante visto il motivo del crimine di ieri. Eleonora ha fatto il suo assolo in italiano. Sofia è stata orgogliosissima della sorella e ha coinvolto la sua classe in un applauso spontaneo

5 commenti:

  1. Non credo di essere d'accordo con il secondo ed il terzo punto.
    Privare i bambini delle maschere significa togliere loro qualcosa e anche privare la ricorrenza di una parte della sua essenza. Come andare ad un ballo senza musica, non ha senso. Non ho dubbi che si siano divertiti lo stesso, perché sono bambini e un metodo per stare bene lo trovano anche con i paletti degli adulti. Se il problema del travestimento era la non riconoscibilità bastava che fossero i genitori a presentarsi in borghese; se invece il punto era una forma di rispetto per i fatti occorsi è lo stesso concetto di festa ad essere fuori luogo. Insomma, come la giro la giro non riesco a trovare una ragione valida.
    Per le armi giocattolo altrettanto: si spera che così facendo si limiti la violenza o si insaturi il concetto che arma=male? Se è il primo mi sembra piuttosto infantile e sterile, se è il secondo è proprio sbagliato perché uno strumento rimane neutro fino al suo utilizzo ed è questo ad avere una valenza positiva o negativa. Ovviamente è una mia idea è vale come tale :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa Alahambra ma ho dubbi che un'arma come oggetto possa esser considerata NEUTRA. Le armi non sono certo state create per farne un utilizzo positivo tipo giocare. A scuola di mia figlia, qui a Dublino, la festa di Haloween si fa da sempre con l'obbligo di non aver nessun tipo di arma e lo trovo giustissimo. Se un'arma fosse neutra potremo lasciar il porto d'armi accessibile a tutto tipo negli USA e vedresti che succede! Saluti! Rita

      Elimina
    2. Devo dire che sulle armi mi trovo d'accordo, non tanto per questo fatto, ma perche' in generale trovo che il loro uso non lasci dubbio al fine, vero o immaginario. Sulle maschere non so, sembra anche a me di privare i bambini di un gioco, il travestimento, che e' salutare per lo sviluppo dei bambini. In realta' il problema vero e' che in questo momento storico, con l'avanzata di movimenti migratori e di movimenti nazi o simili le risposte non le abbiamo neanche noi tanto meno la politica. Personalmente mi trovo un po' spiazzata nel sentire tanti amici e conoscenti inneggiare alla chiusura delle frontiere, dalla Svezia inneggiano alla Danimarca con le sue rigide politiche (come se poi fosse cosi facile ottenere il passaporto svedese). Purtroppo e' questo il problema secondo me, non lo troverei per niente facile da spiegare ai bambini.

      Elimina
  2. Instauri* maledetto correttore. E pure quella e accentata. Scusatemi.

    RispondiElimina
  3. Già anni fa, ma tanti anni fa, il nonno di mio marito quando era Carnevale (e qui usava andare per le case a chiedere dolci, tipo nei paesi anglosassoni ad Halloween) non faceva entrare nessuna "maschera" in casa, portava i dolci fuori . . . fidarsi è bene, ma a non fidarsi è meglio! :)
    PiccoloLord non ha armi in casa, ma mi "spara" con l'indice e il pollice sistemati a "pistola" . . . quando mi lamento, mi ricorda che sono solo due dita e che è "per finta"!!! ;)
    Certo che avere tutte queste attenzioni a scuola, aiuta a non diventare paranoici! :)

    Ciao, Fior

    RispondiElimina