martedì 31 gennaio 2012

In zona multa

La mattinata con il film dei Puffi, le coccole, i dolcetti ed il leggere insieme è andata bene. Eleonora durante la pausa prima che facessimo ripartire il film per la terza volta (si dirà "tripartire"?) ha anche scritto testualmente, "ti vogliotantisimo benepapppaeanchelamiamammmmaedisofia". Per di più da dopo pranzo è complemente sfebbrata. Alla faccia delle teorie che affermano il contrario, le coccole sembrano aver fatto molto bene.

Visto che nel pomeriggio Anette era a casa con Eleonora sono passato io a prendere Sofia. Pensavo che la cosa sarebbe stata veloce e che, come di solito succede, me la sarei cavata nei 12 minuti che il parchimetro davanti all'asilo mi dà per 1 corona (ca. 10 eurocentesimi). Invece appena mi ha visto Sofia mi ha fatto togliere le scarpe e mi ha portato in classe. Lì ha preso i tre puzzle preferiti (due da 12 ed uno da 16 pezzi), li ha smontati, e pezzo dopo pezzo mi ha fatto vedere che li sa fare tutti da sola. Poi mi ha portato a vedere i suoi disegni che sono appesi alle varie pareti. Infine mi ha fatto vedere le foto delle varie gite "raccontandomi" delle stesse.
Quando siamo usciti dall'asilo di minuti ne erano passati oltre venti. Per fortuna niente multa, ma dalla prossima volta mi sa che inizio a mettere due corone nel parchimetro. Non si sa mai...

lunedì 30 gennaio 2012

Sbaglio volontario

Dall'Italia Eleonora sembrerebbe essersi portata un souvenir personale sotto forma di influenza che le sta dando febbre a 39.2. Oggi è quindi stata a casa assieme a mamma Anette. Domani starò io con lei sino a dopo pranzo, poi passerò i testimone ancora ad Anette. Se ci sarà da stare a casa anche mercoledì prevedo una contrattazione molto intensa a base di escados fra me ed Anette.

Per quanto riguarda la malattia nei bambini, mi sembra di aver letto da qualche parte che coccolarli quando sono ammalati sembrerebbe prolungarne la degenza visto che, inconsciamente, il bambino tenderebbe a stare nella situazione preferita (le coccole) piuttosto che, ad esempio, guarire per tornare a scuola. Secondo questa teoria quindi sto per fare uno sbaglio. Me ne assumo le responsabilità. Io per domattina ho programmato che Eleonora ed io guarderemo uno dopo l'altro il dvd dei Puffi e quello di Rapunzel (appena comprati in Italia) accompagnati da dolcetti e magari anche popcorn. Forse le coccole non aiuteranno gli anticorpi, ma Eleonora mi è sembrata molto contenta del mio piano.

Nota: Sofia sembrerebbe compatire Eleonora nel suo stato di malaticcia imbacuccata sul divano visto che ad intervalli regolari le dispensa coccole e bacini.

domenica 29 gennaio 2012

Come delle parole magiche

È successo troppe volte perché sia un caso. Dev'esserci qualcosa di magico in quelle parole. Quando si vola non c'è verso di far dormire Sofia in aereo, ma appena il capitano pronuncia le fatidiche parole "Signore e signori volevo informarvi che abbiamo iniziato la discesa verso..." ecco che Sofia si addormenta. E così al momento dello sbarco quando c'è da vestirsi, prendere i bagagli a mano, ritirare dal nastro bagagli e passeggino ecco che Sofia è un fagottino russante fra le braccia di Morfeo.
Mi sa che adesso proverò a dirle quella frase anche a casa all'ora di metterla a nanna...

sabato 28 gennaio 2012

Passeggiando per Milano

Oggi dopo esser passati a trovare il bisnonno Floro (97 anni, contentissimo della visita) siamo andati a farci un giretto in centro tanto per fare un po' i turisti nella mia città natale. Eleonora è rimasta affascinata quando, passando da via Crocefisso, le ho fatto vedere la mia scuola elementare. A volte è proprio curiosa di sapere com'era il suo papà da bambino. Ancora più affascinata lo è stata quando arrivati in piazza Beccaria ha visto tutte le bancarelle della festa del cioccolato. Dopo un po' di assaggi mi ha detto: "papà, mi piace proprio Milano!"

venerdì 27 gennaio 2012

Primo panzerotto per Sofia

Questa mattina anche Sofia è stata introdotta alla tradizione del panzerotto da Luini (praticamente un'istituzione meneghina). Ha apprezzato notevolmente.
Tornando verso casa ho dovuto spiegare ad Eleonora il significato della parola "sciopero", dopo che abbiamo aspettato invano il tram per una ventina di minuti tratti in inganno dal cartello elettronico dove di tanto in tanto appariva l'informazione "in arrivo" mentre della notizia dello sciopero nessuna traccia.
Nel pomeriggio un salto al centro commerciale Fiordaliso dove abbiamo trovato bagni con fasciatoio (ed il bagno dei bambini a dimensione di bambino), centro bambini dai tre anni aperto sino alle otto meno un quarto e possibilità (a pagamento) persino di lasciare bimbi dai sei mesi ai tre anni: meglio che in Svezia!

giovedì 26 gennaio 2012

Sofia in aereo

Volo verso Milano. Sofia legge le istruzioni di sicurezza. Fra le varie istruzioni ce n'è una che indica che aprendo la porta e tirando una certa leva c'è uno scivolo.

E così dopo averla letta, in pieno volo a qualche migliaio di metri dal suolo, Sofia si è allontanata dal suo posto e quatta quatta, ma decisa, ha cercato la porta di emergenza ed andando verso questa ha detto "scivolo!".

Si è anche proprio arrabbiata quando le abbiamo impedito di girare il maniglione...

mercoledì 25 gennaio 2012

Potere dei nonni

Giornata con me ad Amburgo ed Anette con una di quelle giornate piene che finiscono tardi. Manna dal cielo i nonni erano disponibili e sono andati a prendere le bimbe a scuola ed all'asilo, hanno preparato la cena e le hanno messe a letto.
Io sono arrivato a casa alle 20:30, orario in cui di solito entrambe e bimbe cercano in tutti i modi possibili di non andare a nanna. Entro. Tutto tranquillo. Nonno Bosse e nonna Eivor stanno guardando la televisione, Anette non è arrivata.
"E le bimbe?" domando mentre porgo la scatola di praline lussuose presa in aeroporto come ulteriore ringraziamento.
"A nanna, già da un po' " risponde nonna Eivor.
"Ma come. Così presto e non hanno protestato? Nessun "ho dimenticato l'acqua - devo fare la pipì - mi leggi un'altra storia" eccetera?"
"No no. Hanno cenato bene, hanno giocato tranquille e dopo le fiabe della buonanotte sono andate entrambe tranquille a letto".
Evviva i nonni! Chissà se riesco a convincere nonno Carlo e nonna Marghe, che andremo a visitare questo fine settimana, ad essere altrettanto disponibili così Anette ed io possiamo gustarci un aperitivo "alla milanese".

martedì 24 gennaio 2012

Indovina chi

Eleonora ha una compagna di origine africana. È l'unica con la pelle nera in classe. Questa sua compagna le ha regalato un bellissimo disegno fatto da lei. Arrivando a casa quindi Eleonora me l'ha mostrato dicendomi il nome di chi gliel'aveva dato. Visto che non associavo il nome alla persona le ho chiesto chi fosse.
"Quella che non ha potuto venire alla mia festa" è stata la sua prima risposta.
Visto che non c'era alla festa ho continuato a non capire.
"Quella che abita in quel palazzo vicino a Oscar".
Hmm...no, la cosa non mi ha aiutato.
"Lei che è nel gruppo "blu" con questi altri bambini"
Non mi dice ancora nulla. E così abbiamo continuato per un po' sino a quando le ho detto che me la farà vedere a scuola.
Arrivati a scuola me l'ha indicata e lì mi sono reso conto che nel mondo di Eleonora non esiste usare il colore della pelle per descrivere una persona. Sarà forse uno svantaggio quando giocherà ad "Indovina chi", ma la cosa mi fa piacere.

lunedì 23 gennaio 2012

Solo una domanda?

Sarebbe stato veramente comodo se al momento della nascita, dopo le bimbe e la placenta, fosse uscito anche il libretto di istruzioni sul come si diventa genitori. Invece uno si trova a dover scoprir da solo dalle cose più banali a quelle in effetti un po' più complicate. Specialmente in questi giorni mi sono reso conto di come a volte basti formulare in diversi modi la stessa (semplice) domanda ad Eleonora per ottenere risultati a volte anche abbastanza diversi.
Penso ad esempio ad una cosa come andare nel seminterrato nella stanza fai da te a segare delle mensole con il traforo per fare dei ripiani in più per un mobile della cucina.
Se dico ad Eleonora "vado giù, vuoi venire?" è probabile che dica di no e continui a fare quello che sta facendo, anche se sempre più spesso chiede cosa vado a fare.
Se dico "vado a segare una mensola, vuoi venire?" c'è solitamente sempre un po' più di curiosità da parte sua.
Se dico "vuoi venire a vedere come si usa il traforo" la risposta è quasi sempre affermativa, seguita da un "posso provare anch'io?".
Se poi dico "mi aiuti a fare una mensola? ti insegno ad usare il traforo e magari facciamo anche qualcosa per la tua casa delle bambole" ecco che arriva di filato indossando la cintura degli attrezzi e cantando la sigla di Manny Tuttofare!

domenica 22 gennaio 2012

Detto fatto

Sofia prima...
Visto che finalmente è arrivata neve degna di questo nome, e visto che sia Eleonora che Sofia avevano proprio voglia di andare in slitta, questa mattina tutta la famiglia ha deciso di replicare l'esperienza "attività invernale + sciroppo caldo di ribes".

Eleonora oramai è sgamata e sceglie le discese con i trampolini per fare i salti. La spericolatezza dei sei anni è tutta sua.

... e durante!
Sofia ha scoperto il gusto di andare da sola e, cosa piacevole di quest'anno, adesso torna in cima da sola trascinandosi la slitta (io e mamma Anette ci alternavamo uno a monte ed uno a valle a farla partire e fermarla).

Alla fine le sorelle monelle hanno voluto fare un paio di discese a due. E poi tutti a casa per un pranzo a base di cialde - con marmellata di mirtilli e lamponi, con sciroppo d'acero e con panna acida cipolla e uova di coregone bianco (pesce che in svedese si chiama siklöja e le cui uova (löjrom) sono squisite).

sabato 21 gennaio 2012

"Inventarsi" un sabato

Anette oggi è via tutto il giorno per una möhippa (addio al nubilato). A me quindi il compito di "inventare" un sabato con le bimbe. Scambio di sms con un amico con figli di età simili ad Eleonora e Sofia e ci siamo dati appuntamento al laghetto vicino a casa che, nonostante l'inverno quest'anno sia "mite" è ghiacciato abbastanza per poterci pattinare sopra. Vesti le bimbe, fai un termos di cioccolata calda ed uno di sciroppo di ribes (caldo anche quello), prendi qualche biscotto e via.
Arrivati al laghetto, mentre ci mettiamo i pattini ecco che troviamo, inaspettatamente, una compagna di classe di Eleonora con mamma e fratellino. Nel frattempo ci hanno raggiunti gli amici dell'appuntamento iniziale. Dopo un po' che pattiniamo si aggrega al gruppo anche il papà della compagna di classe. Pattinare con l'aria qualche grado sotto lo zero fa venir voglia di uno spuntino e lo sciroppo di ribes ha avuto un successone. All'ora di tornare a casa Eleonora mi ha chiesto di poter invitare a pranzo la sua compagna, e visto che andava bene a tutti così è stato. Papà e fratellino sono poi venuti da noi per l'ora di merenda e fra una chiacchera e l'altra abbiamo tirato sera. E così è passato il sabato.
Adesso nevica. Domani slittino?

venerdì 20 gennaio 2012

Ciao miao

Ci sono giorni in cui arrivi a casa dal lavoro e le bimbe ti corrono incontro e ti assaltano per coprirti di baci e di coccole.

Ci sono giorni in cui arrivi a casa e scopri che non è nemmeno il caso di cercare di competere con Trilli (che stanno guardando), le bimbe sono come ipnotizzate davanti al televisore ed il massimo del saluto è un "benvenutoacasastiamoguardandotrilli" detto velocissimamente da Eleonora con Sofia che le fa eco e dice "illi".

E ci sono giorni come stasera in cui arrivi a casa e vieni accolto da due bimbe che fanno finta di essere delle micie e che ti vengono incontro a quattro zampe miagolando e per dieci minuti buoni continuano a fare le gattine facendo le fusa ed esigendo tonnellate di coccole  =^..^=

giovedì 19 gennaio 2012

O mare nero mare nero mare nero

In macchina verso l'ufficio. La radio passa un motivo orecchiabile in svedese chiamato "Välkommen in" (Benvenuto dentro) che parla di una festa in casa con amici e del piacere di cantare e ballare insieme. Ad un certo punto una strofa in italiano "cosa vuol dire sono una donna ormai" e subito dopo "o mare nero mare nero mare nero". Rimango sorpreso. In ufficio vai di Google. A cantare è Veronica Maggio, classe 1981, nata e cresciuta ad Uppsala da papà italiano. E sono stati proprio i dischi che ascoltava con papà a farle venire la passione per la musica. Le due strofe in italiano sono una dichiarazione di affetto.
E mentre riascoltavo la canzone mi sono reso conto che quell'affetto, sia per il papà che per le origini italiane, è proprio quello che mi piacerebbe trasmettere ad Eleonora e Sofia.

mercoledì 18 gennaio 2012

Piccole cose che rendono la vita facile

Mattinata di commissioni con Sofia al seguito. Girando per la città ed andando per uffici trovi quelle piccole cose che ti ricordano il senso sociale e civico degli svedesi.

Ad esempio, vai in giro con Sofia nel passeggino. Parte della città è un cantiere per i lavori di prolungamento del tram. Prima ancora di iniziare a lavorare sulla salita che porta alla fermata degli autobus ecco che hanno già costruito una scala d'accesso e di fianco una rampa per permettere a chi è in sedia a rotelle, a chi usa il deambulatore o a chi spinge un passeggino di raggiungere agevolmente la fermata.

Arrivi poi al commissariato di polizia della zona dove devi ritirare un passaporto. A pochi metri dalla macchina ipertecnologica che praticamente fa tutto lei ecco la semplicità di un tavolino e due seggioline per bambini (rigorosamente ikea e ridipinti nel blu polizia) con un po' di giocattoli, così l'attesa scorre velocissima che a momenti a Sofia dispiace che siano così efficienti visto che dopo 15 minuti sei già fuori.

Certo che muoversi con dei bambini qui è proprio facile...

martedì 17 gennaio 2012

Imparo cose nuove

Una delle cose che ho sempre pensato sarebbe stata bella con Eleonora che ha iniziato ad andare a scuola è quella del tornare a studiare le cose dimenticate, tipo viene prima il mesozoico o il paleozoico? Certo, al posto dei re di Roma qui si studiano quelli del casato dei Vasa e quindi certe ripetizioni andranno perse, però è anche bello imparare cose nuove.

Non pensavo però che avrei imparato cose nuove già dai suoi primi mesi delle elementari, ed invece questa sera sono stato io quello che imparava mentre Eleonora mi insegnava cose nuove su piante ed alberi. Sì perché l'alfabeto lo stanno studiando con le canzoni di Majas alfabet (l'alfabeto di Maja), un libro che associa ad ogni lettera dell'alfabeto una pianta, un fiore o un frutto. E così Eleonora mi ha insegnato a riconoscere le foglie del frassino, quelle dell'olmo e persino quelle del luppolo!

lunedì 16 gennaio 2012

Gli dai una mano si prendono...il cuore

Dieci giorni fa Eleonora ha fatto un giro di pista pattinando mano nella mano con Timoteo, per il quale ha sempre avuto dolci pensieri, ma che da un po' sembravano aver perso intensità, verosimilmente per il fatto di aver iniziato la scuola e di aver conosciuto molti compagni nuovi con i quali si vedono quotidianamente e non qualche volta al mese.
La pattinata deve aver però causato un ritorno di fiamma visto che oggi se n'è tornata a casa con un bellissimo disegno che oltre a dichiarare il suo amore fa la previsione che lei e Timoteo si sposeranno.
Ah, l'Amore!

domenica 15 gennaio 2012

Fra fantasia ed ingegno

Giocando con Sofia ed Eleonora ed ascoltandole nei loro racconti e suoni ad alta voce è affascinante rendersi conto della fantasia e dell'ingegno che una bimba di due anni ed una di sei possono esprimere. Ad esempio sentire Sofia che dice "Ia lava mani" e poi va per casa a cercar sgabelli per costruire una scaletta per arrivare al lavandino e tutta soddisfatta dice "ta dah!!" quando riesce ad aprire il rubinetto.  O ieri sera a casa di amici vedere lei e la figlia dei nostri amici (di poco più grande di Sofia) usare uno scatolone e farlo diventare nel giro di una mezz'oretta, girandolo ogni volta in maniera diversa, casa, astronave, automobile e treno .

Eleonora invece ha deciso di mostrare il suo ingegno e la sua fantasia oggi pomeriggio mentre impacchettava il regalo di compleanno per una sua compagna di classe. Il regalo era un set di perline ed accessori per costruire braccialetti e collanine e visto che Eleonora temeva che la sua amica avrebbe indovinato il contenuto del pacchetto senza scartarlo ha deciso di attaccare sul pacchetto degli adesivi di Toy Story in modo da "depistarla".

sabato 14 gennaio 2012

Aggiunta LCHF al brunch - muffins uova e bacon

Brunch, caffè, e cene con amici sono uno dei modi di contrastare la noiosità di questo inverno stoccolmese che al posto della tanta neve usuale e dei meno 10 con sole splendente che invitano ad uscire è caratterizzato da pochissima neve che resta meno di un giorno, cielo grigio e pioggerella che invitano a stare in casa.

Per questa mattina abbiamo quindi invitato dei nostri vicini. Alle frittelle con lo sciroppo d'acero, tradizione presa quando abitavamo in Canada, mamma Anette ha aggiunto per la prima volta i muffins con uova e bacon, ricetta LCHF (low carbs high fat) che quest'anno sembra far parte di qualsiasi rivista di cucina svedese. Facilissima: per 4 persone si sbattono 10 uova con 1dl di panna, 2 dl di formaggio gratuggiato e si aggiungono 250g di pezzettini di bacon reso "croccante" (nella maniera più facile: 3 minuti nel microonde fra due fogli di pannocarta per non schizzare tutto). Un pochino di pepe, mettere il tutto in forme per muffin e vai nel forno a 175 gradi per 20 minuti. 

Grandi e bambine hanno apprezzato alla grande. Sofia ha persino fatto "buono!" poggiando il dito sulla guancia e facendolo ruotare! 

venerdì 13 gennaio 2012

1,2,3...

Ora di cena. Eleonora sta guardando la televisione. Anette mette in tavola.
Chiamo Eleonora che non accenna a voler smettere di guardare i cartoni.
La chiamo ancora. Niente.
Inizio a contare (di solito Eleonora arriva pochissimo prima del "3").
"Eleonora... uno... dueee..."
e Sofia "tre quattro cinque sei sette otto nove dieci!!"

... e così abbiamo scoperto che Sofia sa contare in italiano sino a dieci! :-)

giovedì 12 gennaio 2012

Legge bene!

Questa sera pensavo che Eleonora avrebbe voluto che le leggessi un paio di favole di quelle lunghette visto che nelle ultime due sere non l'ho fatto. Invece mi ha sorpreso alla grande: ha letto lei! E lo ha fatto anche bene. Due storie a fumetti della Pimpa. Otto pagine.
È la prima volta che ha letto ad alta voce così tanto. Di solito mi legge un paio di pagine e poi mi chiede di finire.
Sono veramente orgoglioso di lei :-)

mercoledì 11 gennaio 2012

Scambio di sms

Sono a Londra per lavoro. Questa mattina c'è stato un piccolo scambio di sms con mamma Anette.

Io (ad Anette): Bacio!
Anette: Bacio. Tutto bene?
Io: Ho dormito otto ore e ho fatto colazione con calma in albergo, quindi sì. E tu?
Anette: Qui è andata diversamente :-) Sofia ha avuto una nottataccia, e Eleonora si è addormentata tardi, con difficoltà, ed alla fine era di traverso nel lettone.

Lo ammetto...mi sono sentito un po' in colpa...

martedì 10 gennaio 2012

Una nuova maestra

Eleonora aveva una maestra che mi stava particolarmente simpatica per due motivi: perché parlava italiano e perché, con i suoi sessant'anni, mi ricordava la mia maestra delle elementari. "Purtroppo" (per noi, non per lei) da ieri ha cambiato scuola, visto che ha seguito diversi corsi sul come lavorare con i bambini che hanno bisogno di sostegno particolare ed adesso che si è diplomata le è stato offerto di lavorare in una classe dove potrà usare le competenze conseguite.
Di questo eravamo già stati informati all'ultima riunione dei genitori ed i bambini avevano incontrato in dicembre la nuova maestra, che noi abbiamo incontrato stamattina. Prima impressione: neutrale/positiva con la cosa bella che ad Eleonora piace e l'ha subito abbracciata.
Anno nuovo, maestra nuova!

lunedì 9 gennaio 2012

Ritorno alla routine

E così con l'Epifania tutte le feste se ne sono andate via. Dopo che le bimbe sono state a casa da scuola e asilo per oltre due settimane Anette ed io credevamo che ci sarebbero voluti un po' di giorni per riprendere i ritmi normali, ed invece questa mattina siamo riusciti ad uscire in tempo "nonostante" si sia iniziata la giornata con cinque minuti di coccole tutti insieme nel lettone. O forse sono stati proprio quelli a darci la carica giusta.

Di neve ancora non se ne vede. L'inverno svedese ci è stato però ricordato dai sette gradi sotto zero di questa mattina. Meno sette qui è una temperatura considerata ancora "normale" ed alla quale è naturale far giocare i bambini dell'asilo all'aperto, e così Sofia ha ritrovato i suoi amichetti intenti a giocare nel giardino dell'asilo. È andata a cercarseli tutti e se li è abbracciati uno ad uno.

domenica 8 gennaio 2012

Sofia ed i puzzle

Eleonora è sempre stata molto vivace e con l'argento vivo addosso. Una delle cose che però mi fece presto escludere che fosse ipercinetica è la sua capacità di stare concentrata per periodi anche lunghi quando si tratta di creare costruzioni con le perline o quando c'è da fare un puzzle. Metodicamente lei ci si mette d'impegno e pezzo dopo pezzo completa sempre l'opera.

Sofia sembra aver preso da Eleonora la passione dei puzzle. Solo che anziché festeggiare il lavoro quando è finito lei festeggia e fa un balletto per ogni pezzo che mette giusto, ed inoltre vuole l'applauso. E così oggi per fare i due puzzle di 9 e 12 pezzi da sola ci ha messo quasi mezz'ora. Un paio di minuti in totale a puzzle per mettere i pezzi, più una ventina di minuti fra balletti ed applausi per ogni tessera messa correttamente!

sabato 7 gennaio 2012

Lavoro di squadra

Questa mattina mamma Anette ed io siamo stati invitati ad un evento eccezionale che è stato il risultato della prima volta di un lavoro di squadra unico che si è svolto in maniera febbrile per una buona ventina di minuti durante la mattina. In effetti Anette ed io avevamo iniziato a sospettare qualche cosa alla terza volta che, in maniera ordinata, strutturata e sistematica, Eleonora e Sofia erano venute a chiederci cose quali bicchieri, coppette e tazzine. Eleonora ci ha anche fatto vedere che sa camminare tenendo sul palmo della mano il vassoio.
Dopo un po' però era calato uno strano, quasi preoccupante silenzio.

Ad un certo punto Eleonora e Sofia sono scese e ci hanno consegnato dei biglietti scritti a mano da Eleonora che ci ha detto "Sono degli inviti". Sopra (un po' come Winnie Pooh scrive "hunny" al posto di "honey") c'era scritto "tebiudning" ("tebjudning" = "invito ad un tè"). Siamo quindi saliti in camera delle bimbe ed abbiamo scoperto il risultato del lavoro di squadra: tutto perfettamente apparecchiato per un tè per sei commensali (noi quattro più Gatto Rosa e Gatto Isabella, i due peluche per la nanna delle bimbe).

Per la prima volta, visto che altrimenti di solito quando Eleonora e Sofia giocano la prima costruisce e la seconda distrugge, Eleonora e Sofia hanno fatto un vero e proprio lavoro di squadra. Tazzine, piattini e coppette erano disposti in maniera impeccabilmente precisa. Al centro un vassoio con torte e biscotti (finti) e la teiera che, ci ha spiegato Eleonora, era magica, visto che poteva servire sia tè che caffè che sciroppo.

Ci siamo quindi seduti tutti insieme, peluche compresi, e ci siamo goduti il frutto del lavoro di squadra delle bimbe. Anette ed io adesso abbiamo una nuova sala da tè preferita.

venerdì 6 gennaio 2012

Viva viva la befana

Questa mattina ho potuto osservare la sveglia di Eleonora visto che era nel lettone con me e Sofia. Ha prima leggermente aperto gli occhi e poi dopo un secondo li ha spalancati ed ha urlato: "È la befana!". Ha quindi svegliato Sofia e sono scese al piano di sotto.
Sul camino c'era una calza piena di dolci.
Sul viso delle bimbe occhi pieni di gioia.
Eleonora ha quindi praticamente recitato "la freccia azzurra" di Gianni Rodari per spiegare a Sofia che la befana porta dolci e regali ai bambini italiani (in Svezia non esiste).

Nel pomeriggio poi con tutta la famiglia siamo andati a pattinare a Vasaparken insieme ed Alessandro e famiglia. Sofia ha messo i pattini per la prima volta, ma non è rimasta entusiasta. Eleonora invece si è divertita tantissimo e si è anche fatta un giro mano nella mano con Timoteo. A cena poi tutti da noi. Sarà il fatto che io ed Alessandro viviamo vite parallele (entrambi ingegneri, entrambi sposati con una svedese, entrambi con due figli nati negli stessi anni, e fino a qualche anno fa abitavamo persino in appartamenti uguali in due palazzi adiacenti) ma Eleonora e Timoteo e Sofia ed Amadeo giocano insieme alla grande. La cosa interessante poi è che fra loro parlano italiano.

giovedì 5 gennaio 2012

Simulazione

Dopo il gioco dello spaventarti ecco che Sofia ne ha inventata un'altra. Adesso prima ti dà il ditino indice chiedendoti di potertelo mettere in bocca e poi appena tu lo fai lei inizia a dire "ahi! ahi! male! male!" come se uno l'avesse morsa, poi dopo qualche secondo scoppia a ridere.
Se continua a simulare così bene porto anche lei a giocare a calcio come Eleonora :-)

Nota: Proprio come l'anno scorso, anche quest'anno Sofia è stata uno spettacolo nello spettacolo al Disney on Ice al Globen, con in più il fatto che quest'anno non aveva le cuffie ed il tema dello spettacolo erano le principesse. Ha iniziato a ballare appena sono entrati Trilli e Topolino ed ha continuato sino a sfinirsi tanto che a venti minuti dalla fine è poi crollata dalla stanchezza.

mercoledì 4 gennaio 2012

Attacchi a sorpresa

Sofia ha un nuovo modo di divertirsi: ti fa "buh!" per "spaventarti" (anche se lo fa con un sorriso che ti fa piegare in quattro dalle risate). E quando dici "ah! che spavento" si mette a ridere lei.

Inizialmente ti faceva "buh!" a sorpresa guardandoti prima in faccia per essere sicura di avere la tua attenzione. Adesso ha iniziato con gli attacchi a sorpresa, tipo ti aspetta nascosta dietro la porta e quando entri nella stanza ti fa "buh!" oppure mentre sei tranquillo ed impegnato a fare qualcos'altro di colpo senza che te ne accorgi lo scricciolo duenne ti fa "buh!", che a momenti ti spaventi davvero.

martedì 3 gennaio 2012

Spuntatina

E così, dopo sei anni, un mese e sedici giorni è arrivato il primo taglio di capelli dal parrucchiere per Eleonora. Visto lo strato di argento vivo che sembra ricoprirla, e che non la fa star ferma neanche quando dorme (tutta suo padre...), mi chiedevo come sarebbe andata.

Ho potuto constatare di persona, visto che lei ha voluto esplicitamente essere accompagnata da me. È andata benissimo. All'inizio era un po' timida, poi ha preso confidenza ed ha iniziato con mille domande (in questo periodo chiederà "perché?" almeno venti volte al giorno), poi è passata alla fase del godersi l'esperienza e pavoneggiarsi. Alla fine poi, ciliegina sulla torta, la parrucchiera le ha fatto scegliere da un cestone un giocattolo che regala a tutti i bambini dopo il primo taglio.

Usciti siamo andati a prendere dei fiori per mamma Anette. Eleonora camminava su una nuvoletta a mezzo metro dal suolo. Per ogni persona che incontravamo faceva una giravolta e raccontava di essersi appena tagliata i capelli per la prima volta.

Incredibile come una cosa così semplice possa donare tanta gioia. Giovedì poi è il mio turno, e lei ha deciso che mi vorrà accompagnare.

lunedì 2 gennaio 2012

Altro che Facebook

Pensavo che il posto dove si diventa amici più velocemente fosse Facebook: della serie basta un click. Poi ho osservato Eleonora prima in coda e poi dentro allo Småland, il posto dove si lasciano i bambini all'IKEA (nome geniale "Småland" visto che è la regione della Svezia dalla quale viene Ingvar Kamprad, ma anche una parola che tradotta letteralmente significa "la terra per i piccoli"). Insomma, appena in coda ha subito detto ad una bambina "Ciao, mi chiamo Eleonora, vuoi essere mia amica?". Detto fatto erano subito abbracci e sorrisi. Nel giro di qualche oretta all'IKEA ha poi "fatto amicizia" con un bambino al ristorante, e con due altri bambini dopo le casse. Che poi da quando poi ha imparato il nostro indirizzo invita tutti a passare da noi.
Per me è affascinante vedere come i bambini appena messi insieme facciano amicizia. Il contrasto poi con la riservatezza degli adulti in Svezia è notevole. Chissà quando si smette di essere così spontanei?

domenica 1 gennaio 2012

Buon anno!

Ieri sera verso le dieci Eleonora era ancora sveglia. Il suo obiettivo era di rimanere sveglia sino a mezzanotte per vedere i fuochi d'artificio che, complice il buio dell'inverno svedese, illuminavano a sprazzi il cielo già dal primo pomeriggio. Alle dieci è un quarto ha invece alzato bandiera bianca e ha detto di voler andare a dormire. Ha però chiesto di venir svegliata a mezzanotte. Quando mancavano cinque minuti al nuovo anno perciò l'abbiamo svegliata. Lei era stanchissima, ma è scesa dal letto. Per qualche secondo è rimasta affascinata dalle lanterne (moda di quest'anno) che a decine salivano nel cielo, per un pugno di secondi ancora ha guardato affascinata i fuochi che anticipavano l'arrivo della mezzanotte, e quando mancava poco più di un minuto...ha preso come Linus la sua copertina ed ha detto che voleva tornare a letto. Con un po' di timore che oggi si svegliasse e fosse delusa dal non aver visto i fuochi, io ed Anette abbiamo deciso di provare a tenerla sveglia ancora per quella manciata di secondi che mancava sino alla mezzanotte. Allo scoccare del nuovo anno il cielo si è acceso di mille colori. Eleonora, occhietti a mezz'asta, ha visto, accennato un sorriso, e quindi è definitivamente crollata.
Questa mattina non era sicura se i fuochi li avesse visti davvero o se fosse stato un sogno. Beh, almeno ci abbiamo provato. Buon anno!