lunedì 8 settembre 2014

Semiologia e prossemica applicate

Eleonora e Sofia giocano sempre più insieme, e sviluppano sempre di più il rapporto fra sorelle. Sofia alterna momenti di vera e propria ammirazione, nei quali fa tutto quello che fa Eleonora imitandone gesti, espressioni e vocaboli, a momenti quasi di "sfida"nei quali fa di tutto per provocarla. La norma comunque è che di solito trovano una soluzione che va bene a entrambe, sia sul gioco da fare che, ad esempio, sul film da vedere.

Eleonora è quella che più spesso vuole restare da sola, e lo comunica chiaramente.
Sono entrambe molto verbali e quasi per niente fisiche. Stanno volentieri vicine, e si abbracciano volentieri.

Fra di loro parlano quasi sempre in svedese, ma quando litigano lo fanno in italiano.

13 commenti:

  1. Mi fai venire voglia di farlo un altro per Travis!
    (Puoi spiegare il titolo in inglese? :0 )

    Magdalen

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    1. http://en.wikipedia.org/wiki/Proxemics
      http://it.wikipedia.org/wiki/Semiologia

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    2. Quella era la pigrizia delle 2 di notte che scriveva il commento!

      Ciao
      Magdalen

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  2. come mai per litigare usano l'italiano? e non lo svedese.. solitamente quando ci si "arrabbia" si riflette meno, farlo nella lingua di cui si ha più padronanza non dovrebbe prevalere? - Cla

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    1. Forse per loro è la lingua della passione :-)

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    2. Più probabilmente si può fare più baccano in italiano che in svedese.

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    3. L'ho sempre detto che lo svedese mal si presta ad una vera catartica arrabbiatura! Peraltro ho fatto una piccola ricerca sul bilinguismo e ho scoperto che anche i anche i bambini bilingui francese-svedese litigano in francese. La lingua prevalente tra fratelli, nonché la lingua del gioco, è invece sempre la lingua che si parla a scuola, a prescindere da quale sia. Trovo questo argomento affascinante!

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  3. In realtà, nella mia esperienza, anche la lingua del gioco varia da quella parlata a scuola. Cosa notata tra tanti amici internazionali e numerosissime famiglie italiane (pur perfettamente integrate) qui in Svizzera. Comunque Concordo, argomento interessante! Noi stiamo crescendo una piccolo trilingue e sono sorprese quotidiane! Alessandra

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    1. davvero? sarei curiosa di saperne di più! in effetti basavo la cosa su un solo articolo e le mie esperienze personali. A onor del vero nell'articolo si parlava anche di code-switching, ossia i fratelli passavano ad altre lingue a seconda dell'argomento (tipo: italiano per litigare, ma anche per parlare di cose italiane, di vacanze etc) quindi, ipotizzo, magari anche a seconda del gioco?

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    2. Credo dipenda anche dalla lingua dominante percepita che, suppongo, sia quella dell'infanzia o parlata a casa. Ho una lista di libri in materia (che ho letto solo in parte :)). Uno dei piu' consigliati e' questo:
      The Bilingual Experience : A book For Parents by Eveline de Jong. Vecchiotto, ma, mi dicono, ancora attuale. La Svizzera e' un ottimo osservatorio di bilinguismo e trilinguismo. Parlare piu' lingue e' cosa normale, il che facilita sicuramente l'apprendimento da parte dei bambini.

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  4. Ah ok! :) Non ho idea di come suoni lo svedese in effetti, ma di certo da italiana, studiando inglese, francese e spagnolo, ho sempre amato di più le lingue neolatine .. credevo fosse per una questione soggettiva, ma in effetti spronano ad essere logorroici e a dare lo stesso ritmo dell'italiano.. affascinante davvero come discorso! grazie per le spiegazioni sullo svedese :) - Cla

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