domenica 22 luglio 2018

Venezia

Sarà piena di turisti (come noi), cara (ma abbiamo trovato diversi posti con ottima qualità e prezzi "normali", ti chiedi
come facciano a transitare certe navi da crociera proprio di fianco a Piazza San Marco... ma Venezia è unica, e ha un fascino tutto suo.

1 commento:

  1. Scusate se occupo abusivamente questo spazio: riporto di seguito la vicenda di Salvatore Pezzano, che è stato compagno di calcio di mio figlio, nella speranza che qualcuno riesca ad aiutarlo. Grazie Chiara

    “Salvatore Pezzano, il ragazzo che dopo un infortunio durante una partita di calcio rischia di morire

    Il suo appello su Facebook è diventato virale in poche ore. Quello che lui stesso definisce come “ultima spiaggia” in poche ore ha ricevuto migliaia di condivisioni: la speranza è quella di trovare qualcuno che abbia superato lo stesso, rarissimo, infortunio. Trovare quindi un medico in grado di fargli l’intervento.

    Facciamo un passo indietro. A sfogarsi su Facebook è Salvatore Pezzano. Il ragazzo, 19 anni e una vita davanti, quella vita rischia di perderla a causa di un ‘incidente’ durante una partita di calcetto all’oratorio: il giovane è stato spinto con veemenza da dietro da un avversario. Non solo lui è finto per terra ma anche il compagno falloso gli è franato addosso. Il dolore di quel giorno, il 2 maggio, è stato subito molto acuto ma mai quanto il referto medico e quello che ne sarebbe conseguito.

    Nei mesi successivi, il 19enne insieme con i propri genitori hanno cominciato il loro pellegrinaggio tra ospedali e medici specialisti senza trovare una soluzione. Salvatore ha una grave lussazione sterno claveare. “Questa lussazione – scrive il giovane nel suo appello corredato di foto – ha causato gravi conseguenze sul mio corpo, la spalla si è chiusa e la scapola dietro è completamente uscita, oltre a portarmi problemi di respirazione e continui dolori legati alla postura e alla posizione anomala della clavicola”.

    “Dal 2 maggio è iniziato il mio calvario: ho girato molti medici e ospedali a Milano e in altre altre regioni, ma nessuno se la sente di fare questo intervento perché – prosegue Salvatore – è rischiosissimo, oltre ad essere rarissimo”. La sua clavicola si troverebbe adesso a soli 7 millimetri dall’aorta e proprio per questo ci sarebbe “l’alto rischio di morte”.

    I medici italiani che hanno parlato con i genitori di Salvatore, un assicuratore e una infermiera, stanno provando a metterli in contatto con i migliori specialisti nel settore. Per ora senza grande successo. Il 19enne, però, non demorde e vuole tornare a fare una vita normale: “Ho speranza perché chi la perde è morto.” “

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