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Mamma Anette in piscina con Eleonora, io a casa con Sofia. Giochiamo insieme in sala, le leggo un libro. Ad un certo punto sembra stancarsi della lettura. Si guarda intorno. Gattona verso il ciuccio e lo mette nel carrello primi passi, poi si guarda ancora intorno, gattona fino al telefonino e mette anche quello nel carrello, perplessa continua ancora a guardarsi intorno come se mancasse qualcosa, quindi espressione contenta quando vede un peluche, gattona, lo prende, mette anche quello nel carrello e solo a quel punto si alza ed inizia a spingere con aria soddisfatta. La seguo. Fa tutta la strada sino alla cucina. Una volta arrivati mi guarda, indica la credenza e dice "kaka" (in svedese: biscotto).
Appena prima di cena forse non si dovrebbe, ma non potevo non darglielo.
Ha fatto la spesa!
RispondiEliminaCome si fa a non trasgredire, mai prima di cena, anche io in genere cedo, non lo dico mai a mia moglie, poi Matilde mangia regolarmente e io mi sento in pace con la mia coscienza
RispondiElimina@v.scardamaglia Tu ed io non facciamo testo, che se le bimbe ci guardano ci sciogliamo e gli diamo anche una cassata e dei dolcetti di marzapane prima di cena
RispondiEliminaMi sono aggregata anche io e ti ho segnato nei link preferiti al mio blog!!!Che belle cose che scrivi, come vorrei che anche qui fosse tutto così semplice!!
RispondiEliminaMassì un biscottino! Dopo tutta la fatica che ha fatto a spingere il carrello! :)
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