Giovedì di Pasqua, si lavora solo mezza giornata. È da un po' che Eleonora mi chiede di venire al lavoro con me, quindi oggi l'ho accontentata. Siamo già passati dalla macchinetta del caffè e della cioccolata ed ha già addocchiato i gelati nel frigo fuori fuori dalla cucinetta.
Inoltre:
- Ho stampato da coloratutto una dozzina di disegni da colorare, l'ho fornita di pennarelli ed evidenziatori e via. Almeno per un'oretta dovrebbe bastare. C'è poi la promessa di un gelatino.
- Ho prenotato una delle sale riunioni con computer e proiettore. Ho un dvd e c'è YouTube. Visto lo schermo da 80 pollici è meglio che a casa.
- Le ho promesso il pranzo in mensa, che oggi è giovedì e ci sono le frittelle con la panna montata e la marmellata di lamponi o fragole.
- Se trovo un seggiolino sto pensando anche di farle fare un giro sull'auto elettrica. Chissà, forse prenderà la patente guidando una di queste.
bel programma! io non vedo l'ora di portare il mio bimbo una volta al lavoro con me, adesso è ancora troppo piccolo, magari fra un annetto... ma ricordo il figlio della mia collega quando era venuto nel laboratorio dove lavoravo prima, all'epoca aveva 5 anni, il tecnico gli aveva lasciato cacciaviti e vecchi oggetti da smontare, poi siccome la maggiorparte dei nostri amici sono anche colleghi, era entusiasta di incontrarli tutti e diceva "ma quanti amici!", infine alla mensa aveva preso pizza e patatine... insomma era convinto che la sua mamma andasse a lavorare per incontrare amici, giocare al computer, mangiare pizza e patatine... comunque anche io ho belissimi ricordi di quando mio papà mi portava in ufficio, tanti evidenziatori, disegnavo tantissimo, tutti mi coccolavano e le segretarie mi regalavano buste piene di "coriandoli" (di fatto svuotavano la macchinetta per bucare i fogli)... :-D
RispondiEliminama posso venire anche io a lavorare da te? ma che spasso! gelati nel frigo e frittelleee! slurp
RispondiEliminaLaFra
che bello essere figli di lavoratori dipendenti...ricordo giornate intere passate nel negozio dei miei genitori, tra frigoriferi e lampadine. Nessuna mensa o macchinetta per il caffè, ma aria tesa di cambiali in scadenza e ora di cena che non arrivava mai. Chiara
RispondiEliminascusa l'OT fefo, ma l'altro giorno ti ho percaso sentito alla radio? ho sentito a pezzetti un programma Rai della Buonaccorti che parlava appunto di congedo parentale dei babbi, ed ad un certo punto interveniva uno Stefano che abita in Svezia, eri tu?
RispondiEliminaciao Elena
@rugiada Ero proprio io. Devo mettere il link?
RispondiEliminaCiao,ho trovato la puntata alla radio(martedi 19,giusto?),stasera la ascolteremo.Siamo ancora in tempo, per essere adottati da voi?Ciaooo.Daniela e marito
RispondiElimina@fefo Metti il link, metti! :)
RispondiEliminahttp://www.radio.rai.it/podcast/A7618164.mp3
RispondiEliminaBuon ascolto!
/Stefano
Aiuto, la conduttrice non fa che dire che il papà fa il casalingo e che assolve i compiti della madre, che si sostituisce alla mamma... ma da quando fare il papà è un compito della madre? Amedeo, che dici?
RispondiElimina@Marina
RispondiEliminaAscolto e commento.
@Marina, ho ascoltato.
RispondiElimina1) Stefano: sei un grande!!! Grazie!
2) Mah, ti dirò, Marina: ho sentito mooolto di peggio. Tuttavia, è vero che il riferimento tocca spesso il concetto di "mammo", "casalingo", ruolo di femmina ecc ... E sottoscrivo le tue perplessità, assolutamente.
In ogni caso, voglio gioire di questo spazio che hanno concesso a Stefano e ad altri per parlare dle tema. Buon segno.
Grande Stefano!!! .. solo posso dirti che potevi tranquillamente dire alla conduttrice che tra "Mammo" e "Papà" c'è un baratro!
RispondiEliminaSeya
@seya Hai ragione, anche io personalmente aborro il termine "mammo", io sono un papà. Prendersi cura ed amare i propri figli (e la propria moglie) non è essere "mammi", è essere papà.
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