giovedì 21 aprile 2011

Con Eleonora in ufficio

Giovedì di Pasqua, si lavora solo mezza giornata. È da un po' che Eleonora mi chiede di venire al lavoro con me, quindi oggi l'ho accontentata. Siamo già passati dalla macchinetta del caffè e della cioccolata ed ha già addocchiato i gelati nel frigo fuori fuori dalla cucinetta.
Inoltre:
- Ho stampato da coloratutto una dozzina di disegni da colorare, l'ho fornita di pennarelli ed evidenziatori e via. Almeno per un'oretta dovrebbe bastare. C'è poi la promessa di un gelatino.
- Ho prenotato una delle sale riunioni con computer e proiettore. Ho un dvd e c'è YouTube. Visto lo schermo da 80 pollici è meglio che a casa.
- Le ho promesso il pranzo in mensa, che oggi è giovedì e ci sono le frittelle con la panna montata e la marmellata di lamponi o fragole.
- Se trovo un seggiolino sto pensando anche di farle fare un giro sull'auto elettrica. Chissà, forse prenderà la patente guidando una di queste.

13 commenti:

  1. bel programma! io non vedo l'ora di portare il mio bimbo una volta al lavoro con me, adesso è ancora troppo piccolo, magari fra un annetto... ma ricordo il figlio della mia collega quando era venuto nel laboratorio dove lavoravo prima, all'epoca aveva 5 anni, il tecnico gli aveva lasciato cacciaviti e vecchi oggetti da smontare, poi siccome la maggiorparte dei nostri amici sono anche colleghi, era entusiasta di incontrarli tutti e diceva "ma quanti amici!", infine alla mensa aveva preso pizza e patatine... insomma era convinto che la sua mamma andasse a lavorare per incontrare amici, giocare al computer, mangiare pizza e patatine... comunque anche io ho belissimi ricordi di quando mio papà mi portava in ufficio, tanti evidenziatori, disegnavo tantissimo, tutti mi coccolavano e le segretarie mi regalavano buste piene di "coriandoli" (di fatto svuotavano la macchinetta per bucare i fogli)... :-D

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  2. ma posso venire anche io a lavorare da te? ma che spasso! gelati nel frigo e frittelleee! slurp
    LaFra

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  3. che bello essere figli di lavoratori dipendenti...ricordo giornate intere passate nel negozio dei miei genitori, tra frigoriferi e lampadine. Nessuna mensa o macchinetta per il caffè, ma aria tesa di cambiali in scadenza e ora di cena che non arrivava mai. Chiara

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  4. scusa l'OT fefo, ma l'altro giorno ti ho percaso sentito alla radio? ho sentito a pezzetti un programma Rai della Buonaccorti che parlava appunto di congedo parentale dei babbi, ed ad un certo punto interveniva uno Stefano che abita in Svezia, eri tu?
    ciao Elena

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  5. @rugiada Ero proprio io. Devo mettere il link?

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  6. Ciao,ho trovato la puntata alla radio(martedi 19,giusto?),stasera la ascolteremo.Siamo ancora in tempo, per essere adottati da voi?Ciaooo.Daniela e marito

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  7. http://www.radio.rai.it/podcast/A7618164.mp3

    Buon ascolto!
    /Stefano

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  8. Aiuto, la conduttrice non fa che dire che il papà fa il casalingo e che assolve i compiti della madre, che si sostituisce alla mamma... ma da quando fare il papà è un compito della madre? Amedeo, che dici?

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  9. @Marina, ho ascoltato.
    1) Stefano: sei un grande!!! Grazie!
    2) Mah, ti dirò, Marina: ho sentito mooolto di peggio. Tuttavia, è vero che il riferimento tocca spesso il concetto di "mammo", "casalingo", ruolo di femmina ecc ... E sottoscrivo le tue perplessità, assolutamente.
    In ogni caso, voglio gioire di questo spazio che hanno concesso a Stefano e ad altri per parlare dle tema. Buon segno.

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  10. Grande Stefano!!! .. solo posso dirti che potevi tranquillamente dire alla conduttrice che tra "Mammo" e "Papà" c'è un baratro!

    Seya

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  11. @seya Hai ragione, anche io personalmente aborro il termine "mammo", io sono un papà. Prendersi cura ed amare i propri figli (e la propria moglie) non è essere "mammi", è essere papà.

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