Nonostante Anette e le bimbe siano state da loro per tre giorni solo qualche giorno fa, nonno Bosse e nonna Eivor oggi sono venuti a trovarci visto che poi da martedì per un po' saremo in Italia.
Nonno Bosse aveva con se più di mezzo chilo di fragoline di bosco e, mentre apparecchiavano, Anette e sua mamma hanno pianificato che a settembre faranno un viaggio in macchina loro due per qualche giorno per andare nello Skåne (la regione dello Scania) dalla sorella di Anette. Inoltre nonna Eivor - che di solito ama mandare biglietti e cartoline alle bimbe non solo nel caso di ricorrenze particolare, ma anche solo così "solo per farle contente" - aveva già notato che mercoledì undici sarà l'onomastico di Eleonora e mi ha dato perciò un bigliettino di buon onomastico da far trovare ad Eleonora a Milano la mattina dell'undici.
Mi sbaglierò, ma io più sto quì e più credo che quella degli scandinavi vichinghi che "la famiglia non è così importante" sia solo una leggenda metropolitana.
che bei nonni..i nonni tedeschi sono un po' freddini.
RispondiEliminaSe pensi che danno dei vichinghi - in parte lo sono, in effetti - anche ai russi, che vedono ancora oggi nella famiglia un punto fisso ...
RispondiEliminaFefo ti leggo sempre, sono appassionata delle avventure delle tue monelle!
RispondiEliminaAnche io conosco qui in Svezia famiglie molto unite, nonni che fanno spesso visita ai nipoti o che li portano al parco e giocano con loro, fratelli e sorelle adulti che volentieri si riuniscono.
Credo che l'affermazione "gli svedesi sono poco attaccati alla famiglia", che ho sentito quasi esclusivamente da italiani o altri mediterranei, contenga un fondo di verità ma sia ingigantita dal fatto che il concetto di cosa sia un "normale" legame familiare è diverso nelle due culture. Qui i ragazzi vanno via di casa presto e spesso trovano lavoro e mettono su famiglia lontani dai nonni o comunque indipendentemente da essi, mentre da noi è poco comune e a volte c'è un attaccamento morboso da parte della famiglia d'origine (o dei figli mammoni).
Quando mio marito e io abbiamo deciso di trasferirci qua (tutto sommato a tre ore di volo, non in capo al mondo), i suoi hanno reagito come se gli stessimo strappando la ragione stessa della loro vita, come se lui non li amasse più. Questa concezione dei legami familiari, per me esagerata e oppressiva, è abbastanza comune in Italia, Spagna ecc ma è impensabile nei Paesi nordici.
Io già mi vedo Eleonora in Nuova Zelanda e Sofia in Argentina...
EliminaSiete in procinto di arrivare in Italia? Preparatevi al caldo!
RispondiEliminaIl concetto di famiglia è relativo. Puoi volere bene a qualcuno a 4-500 km di distanza e odiarlo sotto lo stesso tetto, pur appartenendo alla stessa famiglia.
RispondiEliminaCredo che qui si sia involuto, ovvero il controllo a tutti i costi sui discendenti di ogni ordine e grado e non solo limitato al periodo "finché abiti con noi, fai quello che dico io".
Roberta
concordo con Roberta; è relativo. I miei genitori sono svedesi e se si ricordano i compleanni dei nipoti è già tanto. Il nonno italiano pretende di educare invece...quando ha tempo...
RispondiEliminaCaspita, hai perfettamente ragione!
RispondiEliminaI nonni dei miei bimbi sono di Roma e non hanno mai partecipato ad un compleanno loro (a volte neanche una telefonata)I nordici(ovviamente non tutti ma un'alta percentuale) hanno un concetto di familia molto differente dal nostro...Vogliono bene e non comandare.
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