I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
sabato 3 novembre 2012
A volte non è facile essere bilingue
Una delle cose che si impara abbastanza presto nell'usare due lingue in casa è che tradurre in maniera letterale non è in realtà quasi mai possibile. A volte le differenze fra le due lingue sono poi abbastanza interessanti. Già una volta Eleonora era rimasta incuriosita dal fatto che in italiano parliamo del "rosso dell'uovo" mentre in svedese si dice äggula, ossia "il giallo dell'uovo". Oggi abbiamo anche scoperto che "Una rondine non fa primavera" in svedese si dice "En svala gör ingen sommar", ossia una rondine non fa estate. Si vede che ci mettono una stagione a migrare sino a quassù. E così Eleonora deve imparare due proverbi diversi a seconda della lingua nella quale si sta esprimendo in quel momento.
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A volte succede anche quando i due genitori provengono da regioni differenti.
RispondiEliminaRoberta
Sicuramente su qualche cosa si puó fare un po' di confusione ma trovo davvero un privilegio crescere con due lingue madri. Fortunate le tue bimbe!
RispondiEliminaComunque quello dell'uovo anch'io l'ho sempre chiamato giallo - mai rosso!
RispondiEliminaSecondo me qui è tradizione familiare, non di paese.
Paola
Pensa quando i bimbi crescono in una famiglia in cui si parlano 3 lingue!
RispondiEliminaTony
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