Ci sono giorni in cui incastrare le agende fra due genitori che lavorano è praticamente impossibile ed entrambi hanno ricevuto all'ultimo minuto inviti a riunioni importantissime che finiscono tardi e che richiedono la presenza fisica. Sono quei giorni in cui inoltre gli impegni di lavoro inderogabili si sovrappongono agli allenamenti di calcio di Eleonora. Chiaramente sono giorni che coincidono con il figlio della vicina di casa che va allo stesso asilo di Sofia a casa ammalato, con la sera in cui gli altri vicini di casa hanno il turno in ospedale, nonché con il primo temporale di pioggia mista neve che fa sì che ti senti in colpa a chiamare i nonni a 70km per farli venire per un'oretta o due al massimo.
E così parte l'sms all'ultima speranza, la mamma dell'amichetto del cuore di Sofia...che però ti risponde che proprio quel giorno ha deciso di non mandare all'asilo il figlio, ma di tenerlo a casa per il loro "mysdag" (giorno coccoloso).
Poi però lei aggiunge che va a prenderti volentieri Sofia all'asilo all'ora in cui ti serve. Tanto lei è a casa.
Quando poi vai a casa sua a prendere Sofia scopri che lei è golosa di parmigiano.
Io e le bimbe domani partiamo per una toccata e fuga a Milano.
Mi viene da sdebitarmi portandole una forma intera di parmigiano di quelle da circa 40 chili...
mmm, pesantino, come bagaglio a mano...
RispondiEliminaRoberta
Allora non viaggiare con Ryan Air...
RispondiEliminaChe meraviglia il "mysdag"! Qui non esiste una cosa simile, mia mamma di certo non ha mai fatto una cosa del genere con me quand'ero bambina.
RispondiEliminaIo, ormai adulta da parecchi anni, mi sono inventata qualcosa del genere per me stessa (non avendo figli) e l'ho chiamato il T-day.
Anch'io voglio avere un giorno coccoloso!
RispondiEliminaBuon viaggio a tutti e 3!
RispondiEliminaSe fai un salto a Istanbul me ne porti un po' anche a me per favore? L'ho appena finito, sigh!
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