martedì 19 febbraio 2013

Nuovi momenti di trascurabile felicità

Ogni tanto scopro nuovi "momenti di trascurabile felicità" (per dirla alla Francesco Piccolo).

La passeggiata del mattino con Sofia verso l'asilo è uno di quelli. Molto più lenta della mia camminata normale, facendomi avvolgere dai discorsi di una treenne come fossero una sciarpa, inventando nuovi giochi con lei, e una volta arrivati all'asilo passare per il rito della scelta della pettorina e poi il bacio dopo che lei mi ha accompagnato al cancello.

Le facce che fa Sofia quando le lavo i capelli...chiude gli occhi come a concentrarsi affinché lo shampoo vada da un'altra parte, poi piano piano distende i lineamenti del viso, poi appena le dico "fatto!" sfodera un sorriso orgoglioso per aver vinto il timore dello shampoo negli occhi.

Spazzolare i capelli a Eleonora. Quasi una terapia.

Il momento in cui si è tutti e quattro sul lettone...di giorno (di notte un po' meno...).

Quando creiamo il nostro personale lessico famigliare: ad esempio una parola svedese declinata in italiano o viceversa. Quasi incomprensibile al resto del mondo, ma quasi parte del nostro dna famigliare.

8 commenti:

  1. Che poesia! Mi hai fatto riflettere sul fatto che a volte non ci facciamo nemmeno caso ma siamo avvolti da una magia splendida creata dalle nostre famiglie!

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  2. Sei sicuro di essere un uomo? sensibilità a mille!!! complimenti! Isa.

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  3. Cogliere il valore di questi piccoli momenti è una delle cose più appaganti che trovo nel ruolo di genitore, la giusta ricompensa del duro lavoro di educatore.
    Roberta

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  4. tutti e quattro nel lettone di giorno, a leggere un libro, vedere un film o fare due chiacchiere, lo facciamo ancora adesso nella mia famiglia, e io e mia sorella abbiamo ciascuna una quindicina d'anni più delle tue figlie. è un'abitudine bellissima da non perdere!
    p.s.: domani sono a stoccolma e sarà bello pensarvi tutti e quattro insieme nel lettone!

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  5. Ritrovo nel tuo descrivere il vissuto mio e di mia figlia, ritrovo il calore di una relazione umana che si alimentava di gesti quotidiani, ritrovo sguardi pieni di complicità reciproca e felicità.
    Vissuti che abbiamo avuto fino a circa un anno e mezzo fa e che ora ci è impedito per la violenza disumana di terze persone e istituzioni pubbliche.

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