giovedì 4 giugno 2015

Segnali di crescita

Eleonora e Sofia, a modo loro e con i propri tempi, crescono.
Questa mattina me lo hanno fatto vedere, in maniera diversa, in ingresso mentre stavamo per uscire.

Eleonora da attiva è diventata silenziosa. Dopo qualche secondo di inusuale silenzio le ho chiesto cosa stesse facendo. E lei: "Controllo se qualcuno ha messo "mi piace" sulle mie ultime foto su Instagram".

Anche Sofia, che era dietro di me mentre parlavo con Eleonora, era abbastanza silenziosa, anche se la sentivo che stava parlando di "...orecchie del coniglio...". Così ho chiesto anche a lei cosa stesse facendo. E lei, mostrandola con orgoglio: "Mi sono allacciata la scarpa da sola!".

24 commenti:

  1. ...ed il papà entra in crisi mistica, già pensando a tutti quei "mi piace" maschili...

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    1. Hmmm...sono le foto fatte da una bimba di 9 anni e mezzo.
      E siamo nel 2015.
      In uno dei paesi più avanzati nel campo dell'uguaglianza e delle pari opportunità.
      Mi mette molto più in crisi la malizia di alcuni adulti...
      :-)
      (Nota: quando io e Anette ci siamo sposati siamo entrati in chiesa insieme, nessun "passaggio di proprietà" dal padre al marito. E se Eleonora e Sofia si sposeranno succederà la stessa cosa: entreranno loro con chi hanno scelto loro).

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    2. Scusa ma su questa cosa del passaggio di proprietà non concordo. Non si tratta di proprietà, ma di affidare qualcuno a cui tieni immensamente a qualcun altro che se ne prenderà cura. Un gesto puramente simbolico e denso di un tenerissimo significato.
      Passare la navata della chiesa al fianco di mio padre è stata un'emozione enorme e un privilegio cui non avrei rinunciato.

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    3. Scusa, ma perché quel percorso non viene fatto con la mamma, che fra l'altro ti ha tenuto in ventre e allattata? E perché solo con la femmina? Amo le mie figlie, come le ama mia moglie. Moglie della quale mi prendo cura e che si prende cura di me.
      Io ho fatto quel percorso di fianco alla donna che stavo per sposare ed è stata un'emozione anche per me. Un percorso nel quale siamo entrati insieme. Alla pari.

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    4. Purtroppo la nostra società è ancora maschilista: perchè si deve avere il cognome del papà e non quello della mamma? Perchè non tutti e due i cognomi? Perchè non dare la possibilità ai figli di scegliere il cognome che preferiscono?
      Paola

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    5. Perché, scusatemi, non può fare ciascuno come gli pare?

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    6. Sui cognomi no. Per legge bisogna prendere per forza quello del papà
      Paola

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    7. Non è vero, si può prendere anche quello della mamma da poco tempo a questa parte! E io in chiesa sono entrata accompagnata da entrambi i miei genitori, e lo stesso mio marito. Le cose cambiano, e in ogni caso se si vuole si possono cambiare le cose!

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    8. È così. Siamo noi il motore del progresso o del regresso del mondo. Siamo noi a decidere di cambiare le cose o di mantenerle come sono. E siamo sempre noi che possiamo decidere di essere uguali o di continuare a sentirci una specie inferiore.
      Io sono così fiera di Fefo, manco fosse mio fratello, che dimostra ogni giorno che si può essere maschi e italiani, ma non per questo si deve essere una sottospecie di orangutan. ;-)

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    9. Penso molto francamente che se la parità passa da queste cose, se queste lo rappresentano, allora siamo messi proprio tanto male. Lo dico senza alcun astio, sia chiaro. Ma è una riflessione amara comunque.

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    10. Ormai si può scegliere se prendere il cognome del papà,della mamma o di entrambi!!!

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  2. Piccole donne che crescono...
    Mi piace tanto leggere le piccole grandi avventure della vostra famiglia. Un saluto da una siciliana aspirante svedese :)

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  3. Anch'io, nella bigottissima bassa padana, sono entrata in chiesa al braccio del mio quasi-ex-fidanzato-ora-marito. Qualcuno ha capito, molti no, altri non ci hanno fatto caso.
    Quanto al tema del post: vedrai lo shock quando, per la prima volta, ruberanno le scarpe ad Anette!

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  4. Visto che siamo in argomento crescita, posso proporre una discussione che abbiamo avuto di recente con alcuni amici-neo genitori..
    A quanti anni accettereste che il vostro figlio o figlia metta il brillantino al naso?

    Magdalen

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    1. Per l'orecchino abbiamo detto nove. Per quello al naso diciotto.

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    2. Premetto di non avere figli, ma dov'è la differenza?

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    3. Consideriamo il buco in qualsiasi altra parte del corpo che non sia l'orecchio come piercing. Vero, forse non è molto logico. Ma, almeno per il momento, è così.

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  5. Non avevo mai pensato a questa cosa del metrimonio in termini di passaggio di proprieta', uno spunto su cui riflettere. La questione dei cognomi in Nord Europa pero' mi lascia decisamente perplessa: quasi tutte le mogli prendono il nome del marito, come mai? Capisco i vantaggi pratici, date le molte difficolta' al controllo passaporti che ho avuto viaggiando sola con mia figlia: cognomi diversi, io mora lei biondissima, ma perche' il cognome dell'uomo?

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    1. forse mi sbaglio, ma dev'essere una delle innumerevoli conseguenze del "mater semper certa est, pater nunquam", il che ti dice quanto vecchio sia il problema.

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  6. Il brillantino al naso? Ma si usa ancora? :) Io l'avevo fatto (poi tolto in tempo record) forse a 14-15 anni. Non saprei, ma mi fanno piu' paura gli adulti conciati da teenager piuttosto che, appunto, i teenager un po' sbrindellati o con qualche orecchino. Ogni cosa ha il suo tempo.

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  7. Anche io quando ho percorso la navata a bracetto di mio papà ho provato una bellissima emozione. Percorrevano lo stesso tragitto che 29 anni prima avevano percorso i miei genitori, prima sposi, poi con me in braccio per il battesimo e poi per gli altri sacramenti. Ognuno è libero di fare quello che vuole. Anche in Italia. Smettiamo di denigrare sempre quello che abbiamo. Purtroppo non è in quel minuto che si decide il rispetto. Uno può essere a bracetto di suo papà, del futuro marito, del fratello e via così e prendersi cura del marito e della moglie fino alla fine dei suoi giorni. O smettere di amare e rispettare dopo pochi giorni. Magari bastasse questo. E trovo dolcissimo quello che è stato scritto sopra, ossia che tu genitore che hai tanto amato tuo figlio, lo affidi a un'altra persona e davanti a tutti dimostri di approvare questo amore. L'uguaglianza è un'altra cosa. Diciamo piuttosto che speriamo che anche in Italia ci si possa sposare anche se dello stesso sesso. Perché l'amore è uguale per tutti e deve essere tutelato. Scusate la lunghezza.
    Elisheba

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  8. Il gesto del padre che accompagna la figlia dal marito ha un preciso significato simbolico, da secoli e attraverso diverse culture, che è appunto quello indicato da Fefo. Per quello è nato e non è questione di opinioni, mi stupisce che tante persone qui non lo sapessero. Poi nulla toglie che possa dare una grande emozione percorrere la navata accanto al proprio papà (ma perché non la mamma, appunto? Che vi ha fatto di male?) e che si possa averlo fatto con altro significato, ma questo non cambia il motivo per cui l'usanza è nata. Inutile offendersi ;-)

    Bravo Fefo per la grande sensibilità con cui affronti le questioni di genere, hai tutta la mia stima.

    Laura

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