giovedì 23 aprile 2020

Frammenti di dialogo con una figlia decenne

Parlando con Sofia mi ha spiegato che qui in Svezia i bambini della sua età non dicono che qualcosa è "pinsamt" (imbarazzante), ma usano il termine inglese "cringe". Me lo ha detto scandendo bene "noi giovani d'oggi parliamo così".

E questa mattina mentre camminavamo per andare a scuola mi ha spiegato che la (loro) moda in questo momento prevede la maglietta dentro davanti, ma fuori di fianco e dietro. È una moda che mi fa un po' sorridere, come quella del berretto con la resa dritta e rigida, che a me ricorda tanto il Faletti del "giumbotto". Poi penso che la mia generazione aveva il Moncler arancione, l'Henry Lloyd giallo tipo ANAS e usava per camminare in centro città i polacchini Timberland, per cui non so se siamo i più adatti a dare consigli di moda...

Riguardo al distanziamento sociale, sia Eleonora che Sofia dopo il rientro a scuola hanno alcune regole nuove, tipo la disposizione dei banchi, gli intervalli fuori in cortile, le code per la refezione con la distanza segnata sul pavimento e il mangiare servito dal personale anziché a buffet.

4 commenti:

  1. Il mio Moncler viola di 31 anni lo sta usando mio figlio ma ora devo buttarlo perché il colletto si disgrega. E mettevo le Timberland coi calzini bianchi e i jeans a zompafosso 😱 Henry Lloyd non ricordo com'erano fatti!

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  2. Felpe Best Company, calze Burlington e borse Naj-Oleari... indimenticabile!

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  3. Il bomber, poi? E le tute adidas a strisce?

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  4. Anche in Italia usano il termine cringe e le magliette solo sul davanti nei pantaloni.

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