Oggi pomeriggio è arrivata la comunicazione che una mia collega dal primo gennaio cambierà azienda per assumere un ruolo a livello di quadro/middle management. Mentre le facevo le congratulazioni non ho potuto fare a meno di guardare il suo pancione e pensare che ad inizio febbraio avrà il secondo figlio e che quindi sarà nella nuova posizione per solo un mese prima di stare a casa "sino ad almeno dopo l'estate..." (ndr: parole sue).
Ha fatto i colloqui durante le scorse settimane. Chi l'ha assunta non solo sapeva che lei era incinta, ma si è anche accollato l'onere di aggiungere la differenza rispetto a quanto dà lo stato svedese durante il congedo parentale per garantirle il 90% dello stipendio nominale.
Tornato nel mio ufficio ho guardato fuori dalla finestra. Alle 15:30 buio pesto. Poi ho pensato alla mia collega, ho guardato la foto di Sofia ed Eleonora, ed ho pensato che qui le aspetta un futuro radioso pieno di opportunità.
Poi chissà, come io ho avuto molto supporto dalla famiglia nel momento in cui ho scelto di venire qui, magari loro decideranno di andare da tutt'altra parte del mondo, ed il mio compito di genitore sarà quello di aiutarle e sostenerle nelle loro scelte.
Hai ragione, sono d'accordo con te.
RispondiEliminaEvviva!!!! Spero che vadano a diffondere il seme della tolleranza e del sostegno ai genitori e a ridurre le differenze generazionali tra uomo e donna nel resto del mondo!
RispondiEliminapienamente d'accordo :-)
RispondiEliminaperché tanto l'affetto, l'amore non risentono dei km di distanza.
gireranno il mondo per scoprire che provengono da uno paese fantastico :)
RispondiEliminaProbabilmente le sue competenze non si potevano trovare altrove, e sei mesi non sono un grosso problema per l'azienda. In un mercato del lavoro piccolo (anzi piccolissimo) come quello svedese è molto difficile trovare persone competenti e con esperienza. Alla fine sono sempre le solite facce che girano. Quindi direi che è un discorso di pura convenienza economica. Altrimenti il fatto di essere incinta avrebbe pesato eccome secondo me..
RispondiEliminaMa secondo te se mia figlia 21enne, ottimo inglese ma non laureata si trasferisse in Svezia avrebbe opportunità di lavoro?? No perchè qui, complice un liceo classico che ti dà tanta cultura e tanta "fuffa", non si riesce a trovar nulla che non sia un lavoro stagionale!!
RispondiEliminaBaci
@gattosolitario È vero che è competente, ma è piuttosto un discorso basato sulla lunghezza del rapporto: se prevedi che una persona lavorerà per te i prossimi 10-15 anni allora aspettarla per 8-9 mesi non è così problematico
RispondiElimina@Daniela Difficile a dirsi senza conoscerla, sapere cosa la appassiona, eccetera. Magari potrebbe fare una vacanza qui e vedere se le piace. Certo, io magari una laurea breve la farei in ogni caso, e credo che qui sia più facile la combinazione studio/lavoro visto che l'università è gratuita, qualche soldino lo stato te lo da e se scegli di studiare in città come Luleå la vita è molto meno cara che a Stoccolma.
1) a me quando racconti queste cose, mi viene un fremito di rabbia, perchè paragono la realtà italiana a quella di Paesi più civili e mi viene da piangere!
RispondiElimina2) io sono sicura che sarai capace di farle volare ovunque vorranno andare e lo faranno con responsabilità e sicurezza, sapendo di avere alle spalle genitori che approvano, supportano, amano...non mi pare poco...
@gatto solitario: non è pura convenienza economica, ma uè proprio un altro modo di pensare il mondo del lavoro. Succede -raramente-anche qui in Italia, ma in società non italiane (leggi "ma le donne no" di Caterina Soffici..)
Anna la realtà svedese è buona, ma molto meno rosea di quello che leggete. L'economia sta frenando, ci si aspetta una mini recessione per l'anno prossimo, le grosse fabbriche chiudono, il terziario non è molto competitivo etc...
RispondiEliminaL'università è gratis ma bisogna fare un esame di svedese per entrare. In più non si possono avere i soldi dallo stato se non si è vissuto due anni qui, durante i quali ti devi mantenere da solo.
Le donne hanno sicuramente maggiori possibilità, ma nella media hanno uno stipendio più basso degli uomini a parità di qualifica e grado. E fanno più raramente carriera così come sono molto poco rappresentate a livello di board
@gattosolitario
RispondiEliminaHai ragione che in Svezia non è tutto rose e fiori, ma per me si tratta di fare confronti relativi e non solo guardare posizioni assolute.
Le previsioni di sviluppo economico vanno comparate con gli altri paesi, come il gender gap (la Svezia è quarta al mondo dopo Islanda, Norvegia e Finlandia, l'Italia ha il posto nr74). Quindi è vero che gli stipendi sono inferiori, ma nella media "solo" del 5,9% e nel settore comunale la differenza è quasi nulla (0,4%).
http://www.mi.se/pdfs/pdfs_2011/Rapp_loneskilln_2010.pdf
Per quanto riguarda l'università, come cittadino UE le regole sono diverse rispetto agli altri stranieri. Puoi venire qui, iniziare a lavorare e quindi iniziare a studiare ed hai diritto ai soldi di CSN:
Right to financial aid for studies according to EU Legislation
If you are an EU citizen or a relative of an EU citizen, you can be ranked in the same category as a Swedish citizen according to EU Legislation and thus qualify for financial aid for studies. You must meet one of the following requirements:
You have a permanent right of residence.
You came to Sweden to work or run a company and have established yourself on the Swedish labour market before you start to study. You must continue to work during the period that you study. Even if you have stopped working you may have the right to financial aid for studies, but then you must meet special requirements.
Allora è ancora peggio di come sapevo io. Per avere un permanent right of residence (permanent upphällåsrätt) anche come cittadino EU ci vogliono 5 anni di residenza fissa in Svezia. Durante questi anni devi poi dimostrare di esserti mantenuto etc... Io ho appena ricevuto il mio dopo una quintalata di carte, ed ho un lavoro a tempo indeterminato. Quindi mi sa niente sussidio per i cittadini EU che vengono qui a studiare. Tra l'altro collaboro con il Karolinska e so bene di tanti studenti tedeschi, inglesi, francesi che studiano qui ma non prendono una corona. E forse è anche giusto così.
RispondiEliminaQuello che penso è che noi che abitiamo qui abbiamo il dovere di essere chiari e non dare troppe illusioni. La Svezia è un bel posto che funziona discretamente bene, ma ci sono anche molti problemi e parti oscure e ben nascoste. Secondo me dobbiamo cercare di non creare illusioni, altrimenti poi chi ci legge dall'Italia arriva qui aspettandosi chi sa cosa, e poi trova problemi, discriminazioni etc...
io seguo questo blog da un po. perche' mi piace legegre le cose carine che scrive fefo e perche' mi piace quando racconta della diversita' di CIVILTA' esistente tra Svezia a Italia. Questa e' la prima volta che commento. Ed ho deciso di farlo perche' spinta da queste parole:"La Svezia è un bel posto che funziona discretamente bene..."
RispondiEliminaE c'e' una ENORME differenza tra un paese "che funziona discretamente bene" e un paese dove la natalita' e' ferma perche' o fai la mamma (e "muori di fame" e rimani ancorata a principi di 70 anni fa - Donna>Mamma>Casalinga) oppure fai finta di "far carriera" ma ovviamente rinunci a tutto il resto. Ed ovviamente perche' NON FUNZIONA NULLA.
@gattosolitario Confondi il permesso di residenza (uppehållstilstånd) che è garantito per i cittadini UE con il diritto di residenza permanente e/o la cittadinanza (sono quelli che richiedono i 5 anni di residenza).
RispondiEliminaMigrationsverket scrive:
As an EU/EEA citizen you have the right to work in Sweden without a work and residence permit. If you would like to stay longer than three months, you have to register with the Swedish Migration Board.
Visto che lavori a Solna, dove abito io, ti prenoto per un caffè (quello di Enrico Caffè a Solna non è proprio come quello napoletano, ma è proprio buono).
non posso che concordare con MaryG...
RispondiEliminala Svezia, come in generale tutti i Paesi scandinavi, non è tutta rosa e fiori, ci mancherebbe..
ma certo che la realtà italiana, a confronto, è desolante..
quindi un fisico esperto in telecom e ottica come lo vedono in svezia?
RispondiEliminaTi auguro e auguri ai tuoi lettori felici feste e una buona scivolata nell'anno nuovo, gli svizzeri dicono cosi' ;-)
Anche il caffè svedese è buono! Anzi a me piace di più :) PS: quando c'è TANTA neve metteresti una foto che il mio fidanzato non ci crede che fa la neve a Stoccolma? Col fatto che siamo morti di caldo ad agosto quando siamo venuti non riesce a pensare alla neve lì... e ribadisce il fatto dicendo che nelle cartoline non ci sono foto con la neve... quindi vuol dire che non è tipica... DS :)
RispondiElimina@MarinaMarea Le avevo messe a novembre dell'anno scorso ed a marzo di quest'anno:
RispondiEliminahttp://congedoparentale.blogspot.com/2010/11/sofia-ed-i-biscotti-allo-zenzero.html
http://congedoparentale.blogspot.com/2011/03/maledetta-primavera.html
Leggendo quello che hai scritto serve la residenza permanente per avere i soldi da studente, e questa si ha solo dopo 5 anni, anche se sei cittadino EU. E che ci sia bisogno di alcuni anni qui mi è confermato da diversi studenti con cui ho lavorato. Giusto per evitare che alcuni si trasferiscano qui pensando di avere i soldi dallo stato :-) La socialdemocrazia svedese non esiste quasi più.
RispondiEliminaIo non faccio mai paragoni con l'Italia, che è spesso come sparare sulla croce rossa, ma alcune cose non sono affatto meglio in Scandinavia, anzi. Insomma è un discorso molto complesso e la società ha molte sfaccettature.
Grazie per il caffè, se offri qualche altra cosa la prendo volentieri, perché non bevo caffè :-) Comunque non lavoro a Solna, ma da casa. Faccio parte di un virtual team internazionale
@gattosolitario Vada per un tè :) mandami una mail quando sei dalle parti del Karolinska (dove è nata Sofia)
RispondiEliminaPS Se inizi prima a lavorare e poi ti iscrivi agli studi funziona anche senza aspettare 5 anni
Du arbetar eller har arbetat i Sverige
Du som kom till Sverige för att arbeta eller driva företag och är etablerad på den svenska arbetsmarknaden innan du börjar studera kan få rätt till studiestöd. Du måste fortsätta att arbeta under tiden du studerar. Även om du slutat arbeta kan du få rätt till studiestöd, men då måste du uppfylla särskilda villkor. DS
Io, invece, i paragoni li faccio, come dovrebbero farli chi riesce a contare qualcosa in politica. Da qualche parte funziona qualcosa? Vado, vedo, studio, cerco di capire se è un modello importabile o meno...ma che dire, a parlar d'utopia.
RispondiElimina(Guardiamo solo in Francia con la politica per le famiglie degli ultimi 3 anni).
Dunque, in questa Milano da bere, a 29 anni (neppure sposata), durante un colloquio mi dissero 'mah, sa, lei è in un'età a rischio, non me la sento...' e una serie di genialate che non ascoltai neppure.
Ora ho 8 dipendenti femmine, tra i 26 e i 30 anni, una di loro è in maternità e se ne potessi avere 100, vorrei avere 100 donne tra i 20 e i 60 anni con tutti i contratti possibili e immaginabili (tre in croce, qui in Italia) per agevolarle in ogni modo e rendere possibile lavorare e avere una famiglia, ossia il sacrosanto diritto di avere una vita normale. Cosa (scandalosamente) sempre più difficile, a queste latitudini.
@mari e manu...eccomi!...di cosa vi occupate? ^_^
RispondiEliminaè un asilo nido!
RispondiEliminamari
Con due genitori come voi, Sofia ed Eleonora avranno un futuro roseo ovunque vadano.
RispondiEliminaRoberta
proprio come succede in Italia, si' si', uguale uguale
RispondiEliminavaleriascrive
Davvero tra questo e il post sulla scuola di Eleonora dell'altro giorno, vien proprio voglia di spedire in Svezia tutti i figli sopra i vent'anni (anzi, figlie, nel mio caso)
RispondiEliminaBuon Natale a tutti!!
mocaliana
@mari e manu: vengo due volte allora! ^_^
RispondiEliminavieni, ti aspettimo!!!!
RispondiEliminamari :)
Ciao Ragazzi!
RispondiEliminaHo letto il post ed i commenti e mi sono sembrati interessanti.
Se anche voi vi state domandando quali siano i pro ed i contrio a vivere in Svezia, vi consiglio di andare a guardare www.insvezia.com
e tra i diversi articoli leggere il seguente
http://www.insvezia.com/cercare-lavoro-in-svezia-ecco-qui-3-buone-ragioni.html
Io stesso sono rimasto stupito di come sti svedesi affrontino l'annosa questione del congedo parentale parificando completamente i giorni che si può prendere il padre e la madre.
Il datore di lavoro in questo modo non si preoccuperà se al colloquio si presenta una donna od un uomo, visto che in caso di nascita di un figlio, ambedue hanno la stessa probabilità di assentarsi dal lavoro, PER LEGGE!