lunedì 11 novembre 2013

Cambia la "Lettera della settimana"

L'annuncio ci era arrivato venerdì, quella che avevamo in mano e nella casella di posta elettronica sarebbe stata l'ultima lettera della settimana che Eleonora (e ogni suo compagno di classe) avrebbe portato a casa in quel formato. La prima "Lettera della settimana" l'avevamo ricevuta più di due anni fa, alla fine della prima settimana di scuola. Ma i tempi cambiano, la scuola si evolve, e così da questa settimana è attiva "Infomentor", una piattaforma via web (in svedese e inglese) per la gestione dei rapporti fra scuola e famiglia: presenze/assenze, piano didattico, piano personale di sviluppo, giudizi, lista di classe, blog, forum e tante altre cose. Le informazioni più sensibili sono raggiungibili solo tramite un codice che viene mandato via sms al momento. Lo schema delle attività della settimana, che eravamo abituati a vedere nella lettera della settimana, adesso ha una scheda digitale tutta sua. E così adesso la lettera della settimana arriverà attraverso questa nuova piattaforma. Prima leggevamo ad alta voce la versione cartacea, vorrà dire che adesso ci metteremo tutti intorno al tablet.

19 commenti:

  1. anche qui, la vita scolastica del mio ragazzo la vedo tutta su internet, assenze in tempo reale, voti, compiti assegnati e per alcune materie i compiti vengono svolti direttamente sul pc. All'inizio dell'anno scolastico ci viene consegnata una password che cambia ogni anno, al ragazzo ne viene consegnata una diversa perché alcuni dati "sensibili" a lui non sono visibili. Ma siamo alle superiori....

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  2. dimenticavo: anche le circolari non arrivano più per via cartacea, solo on line!

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    1. Qui a Parma,alle medie,le circolari ci sono sia cartacei che sul pc.
      Alle elementari non esiste il registro elettronico,si fa tutto su carta, (che io preferisco perché lo posso leggere meglio).
      Io spero che si ritorni alla carta.
      Lia

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  3. Anche nella scuola di mia figlia si fa così da quest'anno. Alle elementari non ancora,però.
    Nel classico "registro elettronico" (si chiama così in Italia), ci si mettono i voti,le assenze,e alcune volte i compiti.
    Ogni singolo alunno ha una "scheda",che per entrare ci vuole la password e il codice utente. Solo che il 90% delle volte la password non va.
    Se la password va,però i problemi ci sono con i voti dei figli,che non corrispondono al vero voto che ha preso l'alunno,e questo accade l'80% delle volte.
    Insomma noi in Italia siamo ancora un pò indietro,é ovvio!
    Quasi quasi,tanto vale che ritorniamo al classico registro cartaceo,e siamo tutti a posto! :-)
    Chiedo un tuo parere: come la penso che sia la scuola in Italia secondo quello che ho scritto?
    Lia

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  4. Io sono contrarissima al fatto che i genitori possano controllare l'intera vita scolastica del figlio on line. Ben venga la lettera della settimana, il programma e la mensa, ma i voti e le assenze dalle medie in su dovrebbero essere riferiti dal figlio per insegnargli l'autonomia e la sincerità e lasciargli la possibilità di imparare come e quando e quanto mentire.

    A me questo registro elettronico in mano ai genitori sa un po' troppo di carcere. I miei grazie al cielo non l'hanno, volutamente, mai usato.

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    1. Penso che come tutti gli strumenti possa essere usato nel modo corretto o molto male. Se un genitore lo usa per controllare in modo assillante, il problema non sta nello strumento, ma in un rapporto sbagliato con i figli.
      Diventa anche chiaro, però, che se un figlio mente a ripetizione, è necessario anche un mezzo per controllare in tempo reale, domandandosi contemporaneamente il perchè di un atteggiamento così sbagliato. E attenzione, potrebbe anche non esserci un perchè derivante da errori genitoriali, ma essere una fase: l'adolescenza l'abbiam passata tutti, e per tutti è difficile.
      Il discorso che ho sentito fare un sacco di volte ultimamente, ovvero che "mio figlio deve essere libero di marinare la scuola quanto gli pare" invece non sta proprio in piedi, e mi verrebbe da prendere a scarpate chi lo fa, francamente.

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    2. @17enne Non condivido. A 13, 14, 15 anni e qualcuno in più la responsabilità è comunque alla fine del genitore. Va bene la fiducia, ma essere genitori vuol dire anche essere presenti (non assilanti). Non considero molto educativo insegnare a mentire. Inoltre, come dice Alahambra, l'adolescenza è un periodo complesso.
      Mi permetto di consigliare i libri di Torkel Klingberg
      http://www.libreriauniversitaria.it/cervello-arte-imparare-apprendimento-memoria/libro/9788862204781

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    3. mi spiace 17enne (l'età di mio figlio) ma non sono d'accordo con te! premetto che pur avendo a disposizione questo strumento da molti anni (c'era già alle superiori da mia figlia che di anni ne ha 23) non l'ho mai usato perché conosco i miei figli e mi basta guardarli in faccia per sapere se mentono. Penso però che possa essere molto utile per le famiglie che per problemi lavorativi o personali non possono essere a diretto contatto con gli insegnanti, e come Alahambra penso che un po' di controllo non faccia male!!! Insomma...se volete la nostra fiducia dovete guadagnarvela!!

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    4. Sono parzialmente d'accordo con 17enne: questo tipo di controllo mi sembra un po' eccessivo. Trovo assurdo quello che diceva Daniela sulla password diversa per il figlio: si sta parlando di quello che fa il ragazzo a scuola, di quali informazioni non dovrebbe essere a conoscenza? Casomai capirei il contrario, ovvero informazioni oscurate per il genitore! Alle superiori i genitori dovrebbero farsi sempre più da parte ed entrare sempre meno nella vita scolastica, non il contrario! Poi ci ritroviamo coi ragazzi che vengono accompagnati dai genitori all'Università...
      Chiaramente il discorso può essere diverso per elementari e medie.
      Martina

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    5. ummmm Martina, forse tu parti dal presupposto che tutti i ragazzi siano bravi, buoni e responsabili...così non è! Ci sono ragazzi bocciati per troppe assenze, per voti di condotta troppo bassi, ragazzi sospesi per averne combinate di ogni, i furti nelle scuole sono all'ordine del giorno ecc ecc io credo che la famiglia debba SEMPRE essere avvertita di quello che succede a scuola. Poi sta nella famiglia lavorare per trovare le soluzioni, cosa che purtroppo non sempre accade.

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    6. La famiglia deve sempre essere avvertita in situazioni "limite" come quelle da te descritte (e per limite non intendo dire che non siano frequenti), ma dare uno strumento di controllo di questo genere a tutti i genitori credo sia davvero eccessivo. Il ragazzo "teppista" (perdonami la generalizzazione) secondo me è problematico quanto il ragazzo perennemente insicuro e senza autonomia (e anche qui parliamo di casi "limite" non così infrequenti). Penso che forse si possano trovare strumenti più adatti!

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    7. Perfettamente d'accordo con Martina.

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  5. noi siamo al foglio mandato dalla maestra..... lontani anni luce dalla piattaformaweb ----- il cartaceo da noi va sempre per la maggiore o il telefono.....oppure il libretto rosso per le elementari e le medie non ho ancora provato!!!!!!!!
    ps- l'avevo detto che voglio venire insvezia!!!!!!!!!

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    1. Sono disposta a seguirti.
      Anna

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    2. .... in più di un'occasione leggendo le pagine di questo blog ci si trova a fare spesso il confronto Italia Svezia, talvolta Italia resto del mondo e questo per usi, costumi, infrastrutture e metodi, e la maggior parte delle volte, l'immagine di questo nostro "Stivale" per i più svariati motivi che non sto qui ad elencare ne esce "stropicciata"
      Ebbene io vorrei ricordare che noi, l'italia, con una superficie che è meno dello 0,1% della Terra abbiamo un sacco di gente che nel restate mondo: vuole vestire come noi, mangiare come noi, leggere quello che scriviamo noi, ammirare la nostra arte, godere del nostro clima e del paesaggio, vivere le nostre città, studiare la nostra lingua, la nostra cultura, le nostre origini e mettere a contratto le nostre menti .... e tutto per il loro futuro.

      Sonia






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    3. Sonia, per carità è vero, ciò non toglie che si può sempre imparare anche dagli altri Paesi, come la Svezia o no? Ok non è bello criticare sempre il proprio Paese, ma attenti a non finire dall'altra parte del cavallo cercando di nascondere i problemi che, inevitabilmente l'Italia ha. La Svezia ne ha altri, basta documentarsi sul web, senza tanto polemizzare.
      Comunque, tornando in tema, io sono riuscita a far aprire un blog per l'asilo nido e la materna in modo da pubblicare almeno gli avvisi, le convocazioni, il programma ecc ecc, però che faticaaa! Manco la mailing list per mandare gli avvisi, viaggiamo ancora con il pezzetto di carta attaccato con lo scotch sull'armadietto dei bimbi O_o
      - Mariangela -

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    4. E' fondamentale confrontarsi con gli altri e prendere esempio laddove possiamo migliorarci, la mia puntualizzazione era per sottolineare che qualcosa la possiamo insegnare anche noi.

      Io sono molto critica nei confronti di questo nostro bel paese, ma come dice il proverbio ... Se Sparta piange Atene non ride.

      Sonia

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  6. A me sembra peró che gli italiani ci provino gusto ad autoflagellarsi e autocommiserarsi. mi sembra un atteggiamento rinunciatario e pigro: come a dire "è inutile provare a migliorarci, siamo fatti male..." atteggiamento pessimo perchè da un lato nega le eccellenze italiane che pur ci sono (e sono tante) dall'altro impedisce di migliorare dove sarebbe necessario.
    l"atteggiamento qualunquisticamente rassegnato del "che vuoi farci, siamo in Italia" secondo me dovrebbe farci indignare!

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