domenica 10 novembre 2013

Sarà solo marketing, però...

A otto giorni dal suo compleanno e sei settimane da Natale una delle letture preferite di Eleonora sono i vari cataloghi dei giocattoli. Quello di Toys 'r' Us quest'anno ha deciso di reagire alle critiche ricevute lo scorso anno (era praticamente diviso in due, una parte solo per i maschi e una solo per le femmine) e di rendere molto minori le scelte di genere. Il risultato è un catalogo dove maschi e femmine giocano insieme con diversi tipi di giocattoli, che è poi quello che succede nella realtà di tutti i giorni. L'abbiamo visto settimana scorsa quando siamo andati a casa di una coppia di amici che ha due bambini maschi, l'abbiamo visto ieri sera quando sono venuti qui a cena due amici che hanno un figlio e una figlia, lo vediamo ogni volta che andiamo a prenderle all'asilo e a scuola.
Quella di Toys 'r' Us sarà forse solo una scelta di marketing, però mi piace, e sembra piacere tanto anche a Eleonora e Sofia.

19 commenti:

  1. Bellissima idea in effetti. Non si possono vedere i cataloghi dove alle femmine vengono proposti mocio lavapavimenti e lavatrici in miniatura e ai maschietti palloni e microscopi.

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    1. avevo postato una risposta a questo commento che ora non c'è più, o sono io che ho l'alzheimer? ò.o;

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    2. Che brutta cosa la vecchiaia! ;__;

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  2. Finalmente! Qui è una battaglia continua, pure lo scivolo rosa hanno fatto, come se verde fosse solo per i maschi....Ancora non ho visto i cataloghi delle note catene di giocattoli ma spero che non siano più come l'anno scorso. Il nostro problema è che nessuno si lamenta, anzi spesso vedo bambini sbeffeggiati dagli adulti perchè giocano con "giochi da femmina" o bambine etichettate come maschiacci perchè amano macchinine e giocano a calcio. (Immagino che da voi questi problemi non ci siano!). Noto però un'inversione di tendenza tra le coppie giovani: lasciano i figli più liberi di scegliere, come è giusto che sia.
    Giulia (vi seguiamo sempre e amiamo la vostra parità di genere, come famiglia e come paese!)
    Ho appena sfogliato il catalogo di Toys, niente, non c'è niente da fare, divisi in giochi da bimba e giochi da bimbo.

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    1. Hai perfettamente ragione Giulia.
      Qui in Italia c'é distinzione fra i sessi.
      Quand'ero bambina mi ricordo che giocavo insieme a mio fratello con le macchinine,e facevamo anche delle gare! C'era da divertirsi!
      Invece i miei genitori,che non volevano che io giocassi con le macchinine,perché "pericolose",loro mi mettevano a giocare da sola con giochi da bambina. Io nn ci ho mai giocato!
      Ritornavo da mio fratello e giocavo con lui! Avrò pensato" prima o poi i miei genitori mi capiranno"! Infatti mi hanno capito,poi.
      Anna

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  3. Bell'idea!
    Infatti sono sicura che se in Svezia fai un regalo di Barbie a un maschio lui lo accetta,e la stessa cosa se fai un regalo da maschio a una bambina.
    Tutti sono uguali in Svezia,non c'é distinzione fra i 2 sessi,tanto che nella grammatica volevano cambiare i 2 soggetti con uno solo,per indicare sia maschi che femmine.
    In Svezia sono avanti!
    Toglimi una curiositá,(io non sono mai stata in Svezia),e dall'immagine che c'é in questo post,c'é il prezzo di 1199:-. Quel :- cosa vuol dire?
    Anna

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    1. La distinzione fra i sessi c'è eccome (anche perché altrimenti non si parlerebbe di quote rosa nei consigli di amministrazione). Le pari opportunità e l'evitare le differenze di genere immotivate (scivolo rosa per la bambina, blu per il maschio? A calcio o con il Meccano giocano solo i maschi, a cucinare le femmine? E Vissani e Gracco chi sono?) è ben altra cosa.
      :- vuol dire 0 öre (1 corona = 100 öre)

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    2. Anna: perché dici un regalo "da maschio"? Vedi che anche tu cadi nelle differenze di genere e pensi che una macchinina sia un regalo da maschio e una macchina da cucire uno da femmina? Poi pensi che Missoni e Trussardi sono uomini eterosessuali e creano vestiti bellissimi, Lella Lombardi nel 1975 (!) fece punti nel mondiale di Formula1, Shawna Robinson ha fatto pole position e vinto gare nel Nascar, Manon Rheaume ha giocato come portiere di hockey professionista con gli uomini, di donne scienziati è pieno il mondo.

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    3. @Anna L'idea di usare "hen" per "han eller hon" (lui o lei) non ha niente a che vedere con il cambiare i due soggetti per uno solo. Nessuno ha mai messo in discussione maschile e femminile (che esistono anche per cose che non sono le persone, ad esempio "klockan" (l'ora) è femminile, tanto è vero che la risposta a "hur mycket är klockan?" (che ore sono?) è "Hon är..." e non "Den är..." usando il femminile. "Hen" è molto pratico quando si vuole usare un soggetto senza specificare se sia maschile o femminile.

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  4. Pensavo la stessa cosa quando ho ricevuto un catalogo dell'Early Learning Centre, che qua in UK e' una delle catene di giocattoli "intelligenti": bambine e bambini che giocano insieme tanto con gli elicotteri e le macchinine da formula uno quanto con le cucinette e le bambole. Che, come dici tu, e' quello che succede nella realta', perlomeno a casa nostra e a casa dei nostri amici.

    E poi, sara' anche una scelta di marketing, ma vedendo quanto il marketing influenzi i bambini, ben venga ogni piccolo gesto che aiuti a non dividere il mondo in "robe da maschio" e "robe da femmina".

    Silvia

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    1. Ciao Silvia dove e che ability bel UK? Io nel Oxfordshire :)
      Stavo per mettere anche io un commento riguardo il UK se hai notato la pubblicità del Kinder Sorpresa hanno fatto quello rosa con giochi di fatine e bamboline e quello blu con giochi di macchine, però nella pubblicità dicono solo "rosa" e "blu" ma non c'è nessun riferimento a "per lei" o "per lui" oppure quale è da maschio o da femmina. Così se una bambina vuole la sorpresa della macchina prende l'uovo con la confezione blu senza che sia etichettata "da maschio" stessa cosa per il contrario.
      Ciao
      Magdalen+Travis 22+5

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    2. Ciao Magdalen, io sto a Londra.
      Non sapevo dei Kinder Sorpresa... ma ai miei tempi a me non dispiaceva l'idea di avere la sorpresa extra: avrei trovato cose da montare (le mie preferite) o bamboline?

      Silvia

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  5. ho guardato pochi giorni fa il catalogo corrispondente in italiano e niente da fare: pagine e pagine rosa con cucine, elettrodomestici, bambole e pentoline, e quello da maschi con dinosauri e supereroi. ma il punto è che qui anche i genitori persino nelle famiglie più paritarie sono convinti che le femmine siano più inclini per loro natura a certi giochi o interessi e i maschi ad altri. per difendere questa teoria raccontano aneddoti a cui hanno assistito di bambini attratti da autobus e ruspe e femmine attratte da oggetti rosa e lustrini sin dalla più tenera età senza che loro li abbiano mai influenzati. mai nessuno pensa al fatto che un bambino sin da neonato riceve in regalo macchinine, libri che parlano di macchine, magliette con macchine disegnate, e una bambina invece bambole, libri che parlano di fatine, magliette rosa con lustrini.

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  6. Inutile, solo in Italia siamo messi in questa situazione. Anche in Francia non ho notato la stessa forte divisione di giochi che c'è in Italia, forse perchè ce n'è così tanti in giro e a prezzi umani che non si nota.
    Comunque ben venga questo tipo di marketing!

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    1. L'ho notato anch'io in Austria,Spagna,Svizzera e Germania. Loro non sono come noi. Non fanno distinzione tra i sessi.
      Isabella/1

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  7. Finché l'italiano limiterà i suoi generi grammaticali a maschile e femminile le cose non cambieranno molto. Nello svedese, sembra esista anche un genere "comune", che renderebbe queste cose più facili.

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  8. Chiedo scusa, ma mi sembra ch il punto fondamentale non sia evitare le distinzione tra generi, che grazie al cielo esistono e vanno preservate, anche grammaticalmente parlando. Credo che il punto sia togliere i paletti derivanti dall'attribuzione di un ruolo (come dire che le femmine stanno in cucina e i maschi guidano) che può diventare frustrante, scomodo e parecchio fuorviante.

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    1. Sante parole!

      Silvia (la stessa di prima :-)

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