lunedì 10 ottobre 2011

Chi va e chi viene

E così con oggi nonno Carlo è tornato a Milano.
Sofia lo ha cercato appena tornata dall'asilo. È andata in giro per la casa dicendo "Callo...? Nonno Callo...?" poi, dopo aver cercato in ogni stanza, ha aperto le braccia con un po' di disappunto e malcelata delusione. Vedremo di andare a breve a trovare lui e nonna Marghe a Milano, magari approfittando del fatto che sino al compimento dei due anni Sofia non paga praticamente nulla perché vola in braccio a me.

A scuola da Eleonora invece oggi è arrivata la maestra di hemspråksundervisning, ossia l'insegnamento della lingua parlata a casa. In pratica una maestra di sostegno per l'italiano. È passata a prendere Eleonora in classe e l'ha portata in un'altra classe con altri 5-6 bambini della stessa scuola più o meno coetanei. Per un po' lavoreranno sui cinque sensi e sul proprio corpo, un lavoro che segue parzialmente quello fatto nel programma didattico che ci è stato illustrato alla riunione dei genitori. Inoltre, ad ogni lezione, ad ognuno è stato chiesto di portare dei libri che si scambieranno a vicenda creando una specie di biblioteca.
Mentre mi raccontava della lezione Eleonora mi è sembrata veramente contenta.

3 commenti:

  1. Penso sia stato per te uno di quei momenti in cui hai patito di più la distanza da nonno Carlo e da nonna Marghe, vedere Sofia delusa dall'assenza del nonno.
    Interessante il sostegno per i bambini bilingue.
    Roberta

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  2. Noi stiamo aspettando i nonni, ogni giorno si fa il conto alla rovescia...

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  3. L'attenzione all'infanzia al nord la conosco, ma non smette di sorprendermi!
    C'è nell'aria la possibilità di aprire una materna, dopo 9 anni di asilo nido, ma se si fa devo venire prima in Svezia per un bagno di conoscenza (tipo vasche di Lourdes).
    un saluto,
    mari

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