martedì 30 aprile 2013

Tutta suo padre

Oggi pomeriggio, tornando dall'asilo, pioggia, vento e grandine. Sofia ha guardato mamma Anette e le ha detto: "ho voglia di gelato". So esattamente da chi ha preso...

lunedì 29 aprile 2013

Umorismo svedese incompreso

Liseberg è un parco dei divertimenti a Goteborg, di quelli tipo Gröna Lund (sull'isola di Djurgården a Stoccolma), Fiabilandia, Gardaland e compagnia bella. L'ultima campagna pubblicitaria di Liseberg mostra dei bambini in lacrime perché costretti a trascorrere le vacanze in luoghi tipo Creta e Maiorca anziché a Liseberg.
Alla fermata dell'autobus vicino a casa nostra ce n'è uno che vede una bambina piangere e il testo recita "Vissa barn tvingas åka till Italien i sommar" (Alcuni bambini sono costretti ad andare in Italia d'estate).
Eleonora e Sofia non hanno compreso l'umorismo della pubblicità.
Eleonora ha letto ad alta voce lo slogan e ha detto "Ma io casomai piango quando devo partire dall'Italia". Sofia, quando le è stato spiegato perché la bimba piangesse, ha mostrato empatia, accarezzato la foto della bimba e le ha detto di non essere triste, perché lei in Italia si diverte moltissimo.

Non è sempre un mestiere facile fare il copywriter...

domenica 28 aprile 2013

Smörgåsbord

Lo smörgåsbord è il classico buffet svedese con leccornie di tutti i tipi, dalle aringhe e il salmone in diverse marinature ai diversi tipi di prosciutto e insaccati vari passando per polpette, patè, formaggi e altri piatti. In svedese si usa anche quando si vuole parlare di una serie di possibilità fra le quali scegliere.

Eleonora e Sofia non sono nate sul suolo italiano, ma sono nate da un papà italiano (e sono cittadine italiane). Io insegno loro la lingua e la cultura, un po' perché possano comunicare con i nonni e gli amici in Italia, un po' perché sono parte di me e ne sono contento e orgoglioso. Leggo loro libri che ho letto io e libri che quando ero piccolo io non c'erano, da Gianni Rodari a Geronimo Stilton, passando per la Pimpa e Collodi, ma naturalmente legg(iam)o anche i libri di Astrid Lindgren, le fiabe di Esopo, quelle dei fratelli Grimm, eccetera. Insegno loro ad apprezzare e cucinare i piatti lombardi e quelli italiani in generale, ma anche cucina svedese, thai, indiana, messicana, cinese, eccetera.

Io (e mia moglie) cerchiamo di insegnare loro la parità di genere e loro passano dal vestirsi da principesse al giocare a calcio e se, come oggi, le sorprese negli ovetti Kinder sono una moto e una macchinina loro sono contente e si mettono subito a fare una pista per giocarci. Sono abituate a vedere entrambi i genitori sia guidare che fare il bucato, vedono tanto la mamma armarsi di utensili e riparare quanto me cucinare e ci vedono entrambi coltivare le nostre ambizioni di carriera.

Mi sto rendendo conto che il mio ruolo di genitore è tanto cercare di educarle e trasmettere loro valori quanto, se non di più, dar loro la possibilità di scegliere. Offrire loro lo smörgåsbord, ma non costringerle a mangiare solo ciò che piace a me o che voglio io. Insegnare loro la parità, a credere in se stesse, ad essere aperte ad altre culture e consapevoli della loro. Da loro imparo che dovrò accettare le loro scelte e far sentire loro che sono dalla loro parte, perché alla fine essere genitore significa imparare davvero ad amare incondizionatamente.

sabato 27 aprile 2013

Spettacolo di danza del corso di Eleonora

Visto l'alto numero di bliglietti venduto si è svolto per ben due volte di fila, nella splendida cornice di Confidencen, il più vecchio teatro Rococo in Svezia, situato nel parco del castello di Ulriksdal a Solna. Oggi era il giorno dello spettacolo "Il mago di Oz", interpretato dalle varie classi che frequentano i corsi di musica e ballo della scuola culturale di Solna. Il gruppo con il quale danza Eleonora da qualche settimana si preparava in maniera febbrile: esercitazioni extra nei fine settimana, più due ulteriori l'altroieri e ieri compreso uno nel teatro come prova generale. Eleonora si è divertita tantissimo. Lei e il suo corso, che erano i più piccoli, hanno recitato più ruoli, dai Mastichini ai papaveri ai topi campagnoli alle scimmie alate. I cambi di costume sono stati talmente veloci che abbiamo deciso che da adesso al mattino faremo finta di essere nel mezzo di uno spettacolo di danza.

venerdì 26 aprile 2013

Adesso anche in Svezia ci son due coccodrilli e un orango tango

Ne avevamo già parlato, e oggi lo abbiamo fatto: Sofia ha portato all'asilo il cd e il libro con "ci son due coccodrilli". Un po' come parte del lavoro che stanno facendo con le diverse lingue, un po' perché ne aveva voglia, Sofia ha deciso che voleva condividere la canzone con i suoi amichetti e voleva insegnare loro le mosse. Appena arrivati nel cortile dell'asilo Sofia ha mostrato il libro al maestro, il quale si è subito messo a leggere il libretto (benché non parli italiano, ma è pieno di figure) con me e Sofia che cantavamo e recitavamo (cosa che ha attratto maestre e bimbi). Così dopo pranzo, durante sångstunden (il momento della canzone), tutti ad ascoltare e copiare Sofia. E adesso ci sono un po' di bambini svedesi che "canticchiano" in italiano la canzoncina dei due liocorni.

giovedì 25 aprile 2013

Sciopero

L'avviso è arrivato in forma di messaggio di posta elettronica.
Lunedì i cuochi delle refezioni degli asili faranno sciopero. Non verrà servito nessun pasto. I bambini dovranno portarsi la colazione al sacco. Ricordarsi di:
- Portare colazione, pranzo e merende
- Non sarà possibile scaldare il cibo
- Non verranno lavati i piatti
- I cibi portati da casa verranno tenuti a temperatura ambiente
- Non portare frutta a guscio a causa di possibili allergie

Sofia ha già detto che vorrà un panino con la bresaola.

mercoledì 24 aprile 2013

Sofia dixit

Commento della "treannienemmenocinquemesenne" Sofia dopo aver incontrato la figlia dei vicini nata il suo stesso giorno ma un anno dopo: "Certo che Agnes sta diventando proprio grande!"

martedì 23 aprile 2013

Mattina lentina

Ci sono mattine in cui le bimbe sembrano capire che quando la mamma è via per lavoro c'è bisogno che si diano da fare un pochino più del solito e ti sorprendono lavandosi, vestendosi e facendo colazione senza perder tempo così da essere quasi più veloci di me.

E ci sono le mattine come oggi nelle quali al confronto loro un bradipo sembra Nembo Kid, Sofia fa colazione con morsi di formica e ruminando cosicché a mangiare una fetta di pane imburrato ci mette venti minuti ed Eleonora riesce a mettersi la giacca di Sofia e lamentarsi che le va stretta.

lunedì 22 aprile 2013

Invasione nel lettone

Questa sera Anette è via per lavoro. Le bimbe si sono comportate in maniera splendida. Agli allenamenti di calcio Eleonora non solo si è impegnata, ma alla fine ha voluto fare una ventina di minuti in più di tiri e parate. Sofia si è comportata benissimo, sia durante l'allenamento che dopo. E così prima ci siamo goduti il cartone de "la gabbianella e il gatto" tutti insieme accovacciati sul divano (e loro hanno potuto mangiare davanti alla tv, che oramai non è più proprio un'eccezione), poi loro mi hanno chiesto di poter dormire con me nel lettone. Ho acconsentito. Eleonora allora ha detto che avrebbe portato anche il suo peluche preferito, gatto rosa. Sofia ha chiaramente copiato la sorella e ha detto che lei avrebbe portato Izzy, la principessa pirata. Eleonora ha chiesto se poteva portare anche mjukisina (morbidina), il peluche che ha vinto al luna park. Sofia ha allora chiesto di poter portare anche coniglione. Eleonora ha quindi aggiunto che le sarebbe piaciuto portare anche Minnie. Sofia ha quindi voluto metterci il gatto tigrato. Alla fine Eleonora si è presentata con un quarto peluche, gatto Maja, "che altrimenti si sarebbe sentita sola". Sofia è corsa ha prendere un quarto peluche che ha presentato indicandolo e facendo eco alla sorella con un "tita tola".
E così abbiamo letto la fiaba della buonanotte e in questo momento il lettone è occupato dalle bimbe e da otto peluche.

Quasi quasi dormo nel letto di Sofia.

domenica 21 aprile 2013

Sensazione mista

So che un genitore non dovrebbe essere contento di sentire le proprie figlie bisticciare, ma quando sento che Eleonora e Sofia tra di loro lo fanno in italiano un po' mi viene un sorriso...

sabato 20 aprile 2013

Primo derby

Ore 19 di venerdì sera, su un campetto sterrato di un parco di Solna le bambine dell'AIK F05 hanno giocato
la prima partita ufficiale del campionato " Sankt Eriks Cup", il campionato provinciale di Stoccolma. L'avversario era di tutto rispetto: le bambine del Djurgården, che l'anno scorso hanno già giocato il campionato contro le squadre del 2004. AIK-DIF è il derby svedese per eccellenza. È la partita che riempie gli stadi, è l'incontro fra avversari storici, quello che quando si vedono quelle maglie in campo, anche se indossate da bimbe di 7-8 anni e anche se giocato su un campetto anonimo fa fermare i passanti. Eleonora ha scelto un ruolo difficile per l'esordio: portiere. La partita ha offerto di tutto: divertimento, agonismo, emozioni, rimonte, belle parate (da entrambe le parti), bambine gioiose che hanno dato il 110%. È finita 4-3 per l'AIK. Noi avevamo detto alle bimbe che l'importante è divertirsi e che il risultato non conta, ma vincere il primo derby è una piccola soddisfazione.

venerdì 19 aprile 2013

Parolacce (2)

Fino a qualche giorno fa le bimbe non conoscevano molte parolacce in italiano.

Ieri sera zia Dani, che oggi avrebbe dovuto essere qui con sua figlia, mi ha chiamato dal gate dicendomi che non la facevano imbarcare visto che lei aveva ancora sua figlia sul passaporto, ma che da quasi un anno c'è la legge che anche i minori devono avere il proprio passaporto.

Quando ho messo giù il telefono ho dato l'occasione alle bimbe di farsi un vocabolario da camallo... (loro però hanno mostrato empatia e mi hanno coccolato e consolato senza per fortuna troppi "papà, ma cosa vuol dire...")

giovedì 18 aprile 2013

Sofia e la rabbia

Oggi quando sono andato a prendere Sofia all'asilo il maestro mi ha invitato a vedere alcuni degli ultimi lavori fatti. Uno dei progetti ha a che fare con i sentimenti, e ci siamo soffermati a guardare quello sulla rabbia. Oltre alla foto di Sofia che simula l'espressione arrabbiata (con tanto di braccia conserte e labbro inferiore proteso) c'era un disegno fatto da lei con i colori che volevano indicare lo stato di rabbia (lei ha scelto alcune tonalità di rosso, altri hanno scelto il blu). Inoltre c'era un disegno prestampato con la sagoma di una persona e delle righe su cui scrivere. Sulla sagoma Sofia aveva passato diverse volte il pennarello sulla pancia, "perché è lì che sento la rabbia" aveva spiegato al maestro, il quale le aveva chiesto cosa la fa arrabbiare di più. La sua risposta è stata "quando mamma e papà non mi ascoltano". Tornando a casa ne abbiamo parlato. Non ha nemmeno tre anni e mezzo, ma sa parlare dei propri sentimenti, usare esempi precisi molto bene e farti riflettere così da ricordarti che a volte genitori e figli si aiutano a crescere a vicenda, perché in fondo anche noi nel nostro essere genitori ci sviluppiamo e cresciamo.

mercoledì 17 aprile 2013

In campo con i giocatori

Eleonora e Majstorovic
Questa sera si giocava AIK-Malmö FF, partita di cartello del campionato svedese. Proprio come in Italia, anche qui è usanza che i giocatori entrino in campo tenendo per mano dei bambini vestiti con la divisa dell'altra squadra. Oggi era la volta della squadra di Eleonora di entrare con i giocatori, e così ha provato l'emozione di vedere alcune parti dello stadio che raramente sono aperte al pubblico e di vedere da vicino cosa succede prima di un incontro, di scambiare qualche parola con arbitro e giocatori, nonché di vedere lo stadio dal campo (mentre di solito succede il contrario).

martedì 16 aprile 2013

Primo compito in classe per Eleonora

Eleonora questa sera ha raccontato che oggi a scuola hanno fatto per la prima volta un compito in classe, di matematica. Tre paginette. Le è sembrato di essere stata la quarta a finire, crede di aver svolto tutti gli esercizi correttamente, ma si vedrà dopo che la maestra avrà corretto.
Il compito è stato a sorpresa, la maestra non gli ha dato un peso particolare, Eleonora nemmeno.
Per ancora qualche anno di voti non se ne parla, e a me fa piacere che non ci sia lo stress da verifiche.

lunedì 15 aprile 2013

Piccole furbette

Serata solo con le bimbe. Durante gli allenamenti di calcio di Eleonora, Sofia è stata bravissima ad accontentarsi di guardare senza partecipare mentre Eleonora ha fatto tre gol uno più bello dell'altro. Arrivati a casa ho chiesto loro se volessero fare qualcosa che non sono solite fare. La risposta di entrambe è stata di voler mangiare in sala guardando un film "perché non lo facciamo mai".

A un certo punto Anette ha chiamato per dare la buonanotte alle bimbe. Le ho raccontato che stavano mangiando davanti alla televisione, e lei mi ha risposto "lo fanno sempre anche con me quando tu sei via"...

domenica 14 aprile 2013

Cambio di stagione

Guardando le previsioni possiamo finalmente dire che è giunto il momento di mettere via i vestiti dell'inverno (anche se ieri mattina la pioggia scendeva mista a qualche fiocco di neve). Mi fa un po' impressione pensare che alcuni dei vestiti di Eleonora torneranno utili per Sofia fra poco più di tre anni, e a quel punto Eleonora avrà già dieci anni compiuti.

Oggi comunque la giornata di sole è stata proprio bella. Su iniziativa di Anette ci siamo messi tutti e quattro in giardino a seminare nei vasetti  fiori e piantine, da tenere in casa ancora per qualche settimana per poi trapiantarli in giardino. Alle bimbe e a me è venuto in mente lo spettacolo di Quelli di Grock ("Il giardino") che abbiamo visto a Milano settimana scorsa. Lo spettacolo era consigliato dai sei anni, ma ha colpito molto anche la treenne Sofia che oggi mentre piantava i semini ne parlava. L'arte ha lasciato il segno.

sabato 13 aprile 2013

Cose da non fare

Se hai invitato degli amici a cena, e hai deciso di offrire per l'aperitivo lo strolghino di culatello e il salame di Felino che ti sei appena portato dall'Italia, lasciare il tagliere con gli affettati in bella vista per Sofia ed Eleonora mentre tu e tua moglie andate a prepararvi non è un'idea molto intelligente...

venerdì 12 aprile 2013

La parità data per scontata

Durante l'ultima visita a Milano un'amica mi ha regalato "Cattive Ragazze - 15 storie di donne audaci e creative", un bel libro a fumetti che racconta le storie di donne come Marie Curie e Miriam Makeba. Una delle storie narrate nel libro è quella di Alfonsina Morini Strada, pioniera del ciclismo femminile e unica donna ad aver corso il Giro d'Italia con gli uomini.

L'idea era di leggere le varie storie insieme a Eleonora, un po' come ispirazione, un po' per commentarle insieme. Io avevo preparato il libro alla pagina della storia della Morini Strada, ma lei ha letto la storia (4 pagine) mentre io ero occupato con Sofia. Le ho chiesto come l'avesse trovata. Lei mi ha detto che sì, la storia era carina, ma mi ha chiesto cosa ci fosse di speciale nel fatto che una femmina gareggiasse insieme a dei maschi. Loro a scuola lo fanno spesso, e lei è dall'asilo che nella corsa sovente si lascia dietro molti maschi. Praticamente in tutti gli sport fanno squadre miste e ci sono sempre delle bambine più brave di alcuni bambini, e al mare l'estate scorsa dei bambini che giocavano a calcio l'avevano voluta in squadra.

Per lei la parità è scontata. Il libro lo leggeremo comunque, ma la cosa mi fa molto piacere.

giovedì 11 aprile 2013

Parolacce

Questa mattina mentre le bimbe scendevano a fare colazione Eleonora si è accorta di aver dimenticato in stanza una cosa, e così le è scappato un "tusan också" (letteralmente "mille anche"), parola innocente, ma che in realtà imita quasi il suono di quella che in svedese sarebbe una parola meno fine. Sofia, che le stava dietro, ha ripetuto immediatamente "tusan också" suscitando l'ilarità mia e di Anette, che dopo aver riso abbiamo rammentato a Eleonora che Sofia la copia in tutto e impara tutto quello che lei dice.

La cosa mi ha fatto anche realizzare che né Eleonora né Sofia conoscono le parolacce in italiano. A parte qualcuna leggera che mi può essere scappata guidando, il fatto di non andare né all'asilo né a scuola in Italia (oltre al non guardare talk show italiani) fa sì che in questo il loro vocabolario italiano sia molto più scarno di quello dei loro coetanei italiani. Gliene insegno qualcuna o aspetto che facciano la figura delle educande pudiche quest'estate in spiaggia quando le sentiranno dire da altri bambini e ne chiederanno il significato?

mercoledì 10 aprile 2013

Benvenuto con coro

Non aveva saltato molti giorni di asilo, solo quattro, ma sembrano essere bastati affinché alcuni dei suoi amichetti e delle sue amichette sentissero la sua mancanza, e così, ci ha raccontato il maestro in cortile appena arrivati questa mattina, ieri hanno voluto usare il momento delle canzoncine per comporne una per Sofia. E questa mattina gliel'hanno cantata. Non abbiamo fatto in tempo ad aprire il cancello che già due bimbe le stavano correndo incontro gridando con gioia il suo nome. Subito dopo è arrivato il maestro, e tutti insieme hanno incominciato a cantare. Sofia ascoltava, rideva e si godeva il momento.

Quando sono andata a prenderla oggi pomeriggio le ho chiesto come fosse andata la giornata. Mi ha risposto in due lingue: "Piratprinsessan är tillbaka - la principessa dei pirati è tornata".

martedì 9 aprile 2013

In viaggio con le mie figlie

C'era un tempo in cui l'idea di un viaggio solo con le bimbe era un po' fonte di preoccupazione nonostante, bisogna ammetterlo, quando un papà viaggia con la prole l'impressione è che venga trattato da tutti con un occhio di riguardo, da chi ti fa il check-in a quelli della sicurezza, sino ad arrivare al trattamento extra da parte delle hostess.

Viaggiare con le bimbe adesso invece è un vero piacere. Niente capricci strani passando per il duty-free (ma forse torneranno quando loro saranno adolescenti, però con i capi di moda e non con i giocattoli) e lo sguardo fiero da cosmopolita mentre danno da sole passaporto e carta d'imbarco (con la treenne Sofia che riesce persino a dire "lì ero piccola" mentre mostra la foto sul passaporto). A bordo poi una pacchia: fra tablet, cose da colorare, libri da leggere e giochi da fare insieme il tempo vola e le due ore e tre quarti passano in un baleno.

Eleonora poi ha passato il limite della ruffianaggine. Appena salita ha squadrato la hostess, le ha sorriso, e poi le ha chiesto: "Questa è una di quelle compagnie che regalano i giocattoli ai bambini, vero?". La hostess della SAS ha sorriso e si è presentata poco più tardi con due sacchettini contenenti peluche, gioco stacca-attacca e mini puzzle dicendole con gioia "Certo, noi non siamo come quell'altra compagnia là".

lunedì 8 aprile 2013

La sei giorni di Milano

Sei giorni "solo" con le tue figlie a Milano sono proprio belli e ti fanno sentire papà in una maniera particolare, volano, ma bastano a sentire l'italiano di Sofia migliorare quasi di ora in ora, bastano a incontrare amici vecchi che ogni volta sembra ieri, e di incontrarne nuovi che speri di rincontrare al più presto, bastano a ridere del fatto che le tue bimbe insegnano ai bimbi italiani il rap trash svedese mentre tua moglie introduce gli amici svedesi al Liga, bastano a vedere zia e nipotine e nonni e nipotine relazionarsi in maniera tale che in certi momenti ti dispiace proprio abitare in Svezia, e bastano a sentire storie da far rizzare i capelli e ringraziare di abitare in Svezia, bastano a camminare per una via e voler condividere con le mie figlie le memorie della città dove sono nato e cresciuto e che vorrei sentissero un po' anche come la loro città, bastano a sentir la voglia di tornare da mia moglie a godere del tempo con lei e del tempo tutti insieme come famiglia, bastano a far provare alle bimbe un gelato al giorno anche se il tempo non è proprio primaverile tanto a Stoccolma oggi c'è stata una spruzzata di neve. Sei giorni scarsi a volte ti sembrano quasi tanti quando prenoti il biglietto dell'aereo e ti sembrano quasi passare troppo presto quando ci sei dentro.

domenica 7 aprile 2013

Proprietà transitiva

Pomeriggio in Brianza dalle cuginette. Sia Eleonora che Sofia si sono divertite tantissimo, cosa che hanno raccontato nei dettagli a mamma Anette al telefono questa sera. Sul treno, mentre tornavamo, Eleonora se n'è uscita con una delle sue domande: "Papà... ma se la squadra di Milano è il Milan, quella di Misano è il Misan?".

sabato 6 aprile 2013

Scambi culturali

Mattina a casa di una amica con tre bimbi di cui due praticamente coetanei di Eleonora e Sofia e un terzo di poco più grande. Nel giro di un'oretta eravamo allo scambio di musica trash. Le bimbe hanno introdotto gli amichette a Sean Banan e hanno trovato come punto comune Gangnam Style. Milano e Stoccolma unite via Seoul. Pomeriggio a teatro. L'idea era quella di far fare alle bimbe un po' di pratica di italiano. A me è bastato vedere che lo spettacolo era organizzato da "Quelli di Grock" per prenotare i biglietti. Avrei dovuto leggere anche la recensione... lo spettacolo era di mimo. Comunque è stato splendido. "Il giardino". Ha coinvolto entrambe le bimbe, nonché il sottoscritto e zia Dani. Sofia, stanca dai giochi della mattina, poco prima dello spettacolo stava quasi per addormentarsi. Dopo pochi minuti di spettacolo era già affascinata. Non si è persa un istante. I suoi suoni erano il segno tangibile che era dentro lo spettacolo. Arte teatrale allo stato puro.

venerdì 5 aprile 2013

Allenare il cuore

Ne sono quasi convinto: chi ha inventato quei posti per bambini con tunnel, palline, scale, scivoli, trampolini eccetera lo ha fatto anche per allenare il cuore di genitori, nonni e baby sitter. Io e nonno Carlo abbiamo portato oggi pomeriggio le bimbe a uno di quei posti (in zona Loreto), ed è stato quasi come fare il tagliando alle coronarie. Vedi le bimbe lanciarsi e sparire in scivoli altissimi per poi sentirle ricomparire un paio di piani di sotto, ma non fai in tempo a ritrovarle che sono già sparite un'altra volta. Quando poi pensi di aver affinato l'udito per cercare di individuarle tramite i loro suoni ecco che il posto si riempie di bambini che partecipano a una festa e l'unica alternativa è sedersi, mettersi il cuore in pace e sperare in bene. Fra i tanti bambini Eleonora ha incontrato anche tale Federico. Hanno giocato insieme tanto che lui ha persino trascurato un po' i compagni di classe, e lei è stata molto contenta. Sofia ha voluto fare tutto quello che faceva Eleonora, le è stata attaccata come un francobollo per quasi tutto il pomeriggio, e non ha visto di buon occhio il venir quasi trascurata dalla sorella per un bambino appena conosciuto. Da fratello minore mi sono sentito dalla sua parte.

giovedì 4 aprile 2013

Le bimbe lasciano subito il segno

Ieri sera all'arrivo da nonna Marghe e nonno Carlo la casa era in ordine e immacolata. Stamattina dopo colazione: - sono comparse macchie di cioccolata sul divano - erano stati attaccati adesivi su mobili e pareti - diversi soprammobili erano già sparsi per la sala usati come personaggi di intricate e fantasiose avventure ...e non erano ancora le nove...

mercoledì 3 aprile 2013

Fra mamma e bambino non mettere il gelatino

A tavola.
Io: E dopo l'asilo tutti a Milano, dai nonni e da zia Dani
Sofia: Io...tu...Eleonora? E non la mamma?? Noooo... voglio rimanere qui, con la mamma!
Io: Dalla nonna potrai mangiare quanto gelato vuoi
Sofia: Siiiiiiiiii!!! Andiamo in Italia!!!

PS: Entrambe le bimbe si porteranno dietro una maglietta di mamma Anette da usare come camicia da notte, tanto per non sentire la mancanza. In cambio hanno messo sul lettone i propri cuscini ed un paio di peluche a testa, così che mamma Anette non si senta sola.  DS

martedì 2 aprile 2013

Sorellanza

Ieri mattina per la prima volta Eleonora e Sofia hanno giocato insieme per oltre due ore. Insieme.
Sinora era capitato che giocassero un po', ma dopo 15-20 minuti al massimo erano già a giocare ognuna per conto proprio.

Ieri, mentre Anette e io finivamo di fare colazione, le bimbe hanno iniziato a giocare in sala. Prima hanno deciso di giocare al mercato: sali e scendi dalla camera da letto alla sala, scegli cosa prendere, scegli come vestirti, insomma un bel viavai con un parlottare che faceva proprio pensare a uno dei classici mercati rionali settimanali italiani. Inizialmente io e Anette non ci abbiamo fatto caso, ma poi abbiamo iniziato a notare che il gioco si faceva lungo e che loro continuavano a giocare insieme. Ogni tanto Sofia si ribellava al fatto che Eleonora volesse decidere un po' tutto, ma, contrariamente alle volte precedenti, dopo un po' di discussione e un po' di negoziazione il gioco continuava. E dopo il mercato è stata l'ora del tè. Insieme hanno apparecchiato a puntino, con tanti dettagli, e solo quando tutto è stato pronto le bimbe hanno invitato me e Anette a prendere il tè con loro.

E così, mentre mi godevo il tè immaginario, pensavo che è proprio bello vederle crescere anche come sorelle.

lunedì 1 aprile 2013

È primavera!

Prima caduta dell'anno con sbucciatura di Sofia in giardino.

Prima coppia di cerotti di Hello Kitty sulle ginocchia.

Adesso sì che è primavera!