giovedì 13 ottobre 2016

Tutto il mondo è paese (2)

Eleonora oggi è andata con la scuola al museo del medioevo. È tornata esaltata. Raccontava della visita a non finire, anche al momento di andare a letto. Hanno anche visitato la città vecchia (Gamla Stan) con la chiesa Storkyrkan.  Nella chiesa c'è una statua di San Giorgio e il drago. La guida ha raccontato alla classe che quando hanno restaurato la statua dentro ci hanno trovato un mazzo di carte. La spiegazione che ha dato è che secondo lui a un certo punto il capo dei lavori doveva essere andato via, e così gli operai si erano messi a giocare a carte, ma a un certo punto il capo deve essere tornato all'improvviso, e così gli operai hanno gettato il mazzo dentro la statua e hanno continuato a lavorare, dimenticandosele dentro.

4 commenti:

  1. Ciao Fefo! Visto il titolo del post ho temuto si fosse verificato un altro furto 😱
    I nostri antenati medioevali non potendo andare a caccia di pokemon ammazzavano il tempo come potevano 😂😂😂

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  2. Ciao Fefo! Non so se hai seguito la polemica sui compiti a casa che impazza sui social in Italia da qualche settimana... leggendo un articolo del FQ ho trovato questo commento: http://disq.us/p/1cr3w4o.
    Si riferisce alla scuola superiore, quindi non so se puoi darmi conferma o meno, però ammetto che mi è un po' crollato un mito...

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    1. Ciao. Riporta una esperienza personale, quindi devo crederle. Io però non ci riconosco l'esperienza che vivo tramite Eleonora e Sofia.

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  3. Sulla grammatica, dicci la tua Stefano, perché la mia esperienza e che in Svezia, ma non solo, la grammatica non sanno neanche cosa sia. Ad esempio, mio marito non sa cosa sia un avverbio. L'analisi logica della frase è un concetto totalmente estraneo. Infatti la mia esperienza è che gli svedesi, anche con l'inglese, parlano bene ma scrivono peggio proprio per queste lacune grammaticali. In compenso secondo me in matematica fanno meglio. Sullo status degli insegnanti, mio cognato e insegnante e conferma che non è una professione socialmente molto riconosciuta. Un po' come in Italia

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