martedì 10 febbraio 2015

Vuole crescere!

Eleonora vuole diventare grande. E si vede. È una cosa bella, affascinante, che muove molti sentimenti e sensazioni, nel cuore, nel cervello e nella pancia.
Quando può chiede di poter tornare da sola da scuola, e se non lo chiede ma le si offre la possibilità di farlo accetta molto contenta.
Ieri e oggi poi ha chiesto di poter dormire in soffitta, in quella che in futuro sarà la sua stanza.
Questa mattina era contenta come una pasqua.

Poi, a un certo punto della sera, mentre sei sul divano a scrivere di lei e della sua voglia di diventare grande, ecco che la senti scendere dalla soffitta, ti viene vicino, si appallottola come un gatto, legge quello che scrivi e ti dice: "È vero, voglio diventare grande, ma voglio anche essere piccola, mi fai un po' di coccole`". E tu molli tutto e ti dedichi a lei!

lunedì 9 febbraio 2015

Lo spalmaburro è quasi pronto

Oggi colloquio a scuola di Eleonora. Sono passato a prenderla mentre era nel laboratorio di artigianato/falegnameria. Stava facendo un coltello per spalmare il burro. Il manico ha deciso di farlo terminare con il muso di un gatto, con le orecchie appuntite, che poi decorerà con il pirografo. Quando sono entrato io stava facendo una parte del lavoro di fino per smussare una parte che l'insegnante le aveva consigliato di fare più sottile. Dovrebbe finirlo durante la prossima lezione, poi potrà portarlo a casa.

Quello che fu fatto da Anette e che usiamo regolarmente presto avrà un concorrente...

domenica 8 febbraio 2015

Via il gatto...

Oggi Eleonora era stata invitata a una festa di compleanno; bowling e pranzo in un centro commerciale. Io e Anette abbiamo deciso che era una buona occasione per passare un po' di tempo entrambi con Sofia e coccolarla un po' più del solito. Così prima abbiamo accompagnato tutti insieme Eleonora e poi abbiamo lasciato che Sofia decidesse cosa fare.
Il gelato è stato solo il primo passo... :-)

sabato 7 febbraio 2015

Kidsvolley

Kidsvolley è una variante della pallavolo per bambini dai 6 ai 9 anni. È nata in Danimarca una quindicina di anni fa, e da meno di dieci si sta diffondendo anche in Svezia. Si divide in livelli di "difficoltà" da 1 a 3. Più alto è il livello, più simile è il gioco alla pallavolo "vera". Le squadre non vengono composte per età, ma per livello.

Nel kidsvolley il giocatore può fermare la palla, ma se lo fa deve poi lanciarla oltre la rete nel campo avversario. Le squadre sono miste maschi e femmine. Le partite sono a tempo. Dieci minuti. Il giocatore più vicino a dove cade la palla deve lasciare il campo, ma viene riportato in gioco se, anziché fermare direttamente la palla in arrivo dagli avversari, i suoi compagni fanno una ricezione con bagher (o palleggio) e presa. Se tutti i giocatori sono in campo, la combinazione bagher + presa vale un punto. Se una squadra elimina tutti gli avversari guadagna tre punti.

Queste regole fanno si che il gioco sia facilmente praticabile anche da chi abbia appena iniziato.

Eleonora questa mattina ha giocato il suo primo mini torneo di kidsvolley e si è divertita tantissimo. Le partite come portiere quando giocava a calcio sono state d'aiuto, probabilmente più del fatto che si sta guardando su YouTube tutte le puntate di Mila e Shiro...

venerdì 6 febbraio 2015

Banda larga

Ieri e oggi ho lavorato un paio d'ore da casa visto che dovevano installarci la fibra ottica. La squadra che è venuta a compiere i lavori era composta da un tecnico e dalla capo squadra. Lui, con solo una t-shirt sotto la salopette alla Super Mario nonostante i meno cinque, si occupava dei lavori di trapanatura (dovevano passare attraverso il pavimento della camera mia e di Anette, che è poi il soffitto del salotto dove abbiamo la tv), mentre lei, che un po' sembrava una versione biondissima di Sofia, dirigeva i lavori, comandava per telefono un'altra squadra, e si è occupata dei lavori di rifinitura e dei coprifili. Alla fine mentre lui passava l'aspirapolvere lei mi ha spiegato come avevano risolto un paio di problemini sorti verosimilmente dal fatto che la casa è del 1910, ma i disegni sono del 1935 e per un paio di dettagli non c'era corrispondenza con la realtà.
Guardandoli lavorare mi è venuto da sorridere perché mi facevano molto pensare a quando Sofia gioca con il suo compagno di classe che è anche nostro vicino di casa.

giovedì 5 febbraio 2015

Storie di re e di regine

Il bisogno di studiare un po' di storia svedese lo sentii per la prima volta molti anni fa, quando chiesi il codice di una porta a un collega e lui, che andava di fretta, mi rispose "La battaglia di Lützen", data che tutti gli svedesi conoscono visto che fu quella nella quale perì Gustav II Adolf. Io rimasi basito, e visto che lui era già corso via non mi rimase che telefonare ad Anette, la quale fu un po' sorpresa dal fatto che il suo ragazzo la chiamasse in orario di lavoro per avere la risposta a una domanda di storia.

Con gli anni ho cercato di leggere un po' di libri, anche perché è interessante capire, per esempio, cosa spinga una nazione intera a mettersi a ballare (grandi e piccini) intorno a un palo decorato quando c'è il solstizio d'estate, indipendentemente dal fatto che ci sia il sole o una pioggia torrenziale.

La vera occasione di imparare tutto bene però mi sta arrivando adesso. Con Eleonora. Un po' perché i suoi libri di scuola sono scritti in maniera molto istruttiva visto che si rivolgono a dei novenni; e un po' perché non sopporto l'idea di saperne meno di una bambina di nove anni. Così questa sera aiutandola a fare i compiti mi sono fatto una cultura sul re della prima dinastia monarchica della Svezia, Gustav Vasa.

Adesso devo trovare per le bimbe un bel libro con la storia dei re di Roma, nonché con la storia d'Italia, che un tempo pensavo avrei ripassato il giorno in cui avessi avuto figli in età scolastica.



PS: La data della battaglia di Lützen è il 1632. La regina consorte Di Gustaf II Adolf si chiamava Maria Eleonora. La Svezia ha avuto tre regine consorti con il nome Eleonora e tre regine consorti con il nome Sofia. Ha inoltre avuto una regina capo di stato di nome Eleonora (Ulrika Eleonora), ma nessuna di nome Sofia.

mercoledì 4 febbraio 2015

Sorpresa mattutina

La routine del mattino durante la settimana lavorativa da noi segue uno schema abbastanza fisso: Anette due-tre volte a settimana si alza intorno alle sei, esce e va a correre un po' più di 5 km (anche in questi giorni di neve, lo fa usando le scarpette chiodate). Io mi alzo alle 6:45, preparo le colazioni (per il bere latte e cacao per le bimbe, caffè per me, macchiato caldo e una spremuta per Anette, per il mangiare o fiocchi d'avena senza latte per Eleonora, con latte per Sofia o pane scuro con burro e formaggio o con leverpastej ossia un patè di fegato) mentre ascolto in diretta streaming o Caterpillar AM su Radio Rai 2 o Prima Pagina su Radio Rai 3. Poi o io o Anette svegliamo le bimbe, che a volte sono sotto le coperte a ridere aspettando di venir chiamate e a volte sono ancora profondamente fra le braccia di Morfeo. Di solito è Anette ad accompagnare Eleonora (che inizia alle 8:10) e io ad accompagnare Sofia, che visto che non ha un orario di inizio preciso (se escono in gita non lo fanno mai prima delle 9). Se non ho riunioni presto, io e Sofia siamo soliti leggere un libriccino prima di uscire.
Su questo tema centrale possono esserci piccole variazioni, può essere una delle bimbe che si alza da sola e vuole aiutarmi a preparare le colazioni, io che cerco di preparare la spremuta ad Anette prima che rientri dalla corsa, Anette che mi prepara il caffè, le bimbe che si inventano scherzi vari tipo il mettere cuscini sotto le coperte mentre loro si nascondono oppure che dicono che sono stanche e vogliono venir portate al piano di sotto una alla volta abbracciate a me oppure a "sacco di patate", oppure che decidono che la radio è noiosa e mettono su musica a loro piacere.
Fanno poi eccezione le mattine dei compleanni e quelle in cui o io o Anette siamo via per lavoro.

Questa mattina però sono rimasto basito. Quando sono sceso per iniziare a preparare le colazioni dalla sala ho sentito un "ciao!".
Era Sofia.
Seduta sul divano.
Già vestita.
Aveva anche preparato in ingresso la tutona e gli scarponcini.
Mi ha detto: "Ti dispiace se vado con la mamma oggi?" e poi mi ha aiutato a preparare le colazioni. Praticamente mentre Eleonora si lavava il viso Sofia si stava già lavando i denti.

martedì 3 febbraio 2015

La regista

Sofia come Karlsson... sul tetto!
 Oggi quando stavo per entrare nel cortile dell'asilo per prendere Sofia ho notato che due bambini si stavano arrampicando sul tetto di una delle casette. Ho pensato che mi sarei stupito molto se uno dei due non fosse stato Sofia. Chiaramente lei era uno dei due.

Sorelle monelle
Poco dopo ci ha raggiunti Eleonora, che dopo aver fatto da animatrice alla festa di Sofia è molto popolare fra i bambini, sia quelli che erano presenti che quelli che hanno sentito parlare di lei. Eleonora ha raccontato che a scuola aveva imparato due cose: durante scienze come fare il vulcano con l'aceto, il detersivo per i piatti e il bicarbonato, e durante il doposcuola come fare i filmini "magici" che fanno sparire e apparire gli attori. Scartata l'opzione di insegnare ai piccoli ciò che aveva appreso a scienze, ecco che Eleonora ha deciso di trasformarsi in regista e girare filmini nei quali i bambini sparivano e riapparivano come per magia. Visto che ogni volta che filmava poi mostrava il risultato ai bambini ecco che si è creata la coda per partecipare e vedere. Eleonora ha fatto la regista mentre Sofia dirigeva il casting.

Siamo venuti via dopo una mezz'ora abbondante.

lunedì 2 febbraio 2015

Nevica ininterrottamente da 24 ore

È da ieri sera che nevica in continuazione.
Tutto è coperto da una coltre bianca che ovatta tutti i suoni e cancella i colori.
Mentre tornavamo dall'asilo Sofia ha deciso: domani all'asilo vuole andarci facendosi trascinare sullo slittino.

domenica 1 febbraio 2015

Anche i genitori fanno festa



Ci sono Amici che non avrei mai incontrato se non fosse stato per Eleonora e Sofia...

Ci sono Amici che incontro almeno ogni due settimane (a scuola di italiano) grazie a Eleonora e Sofia...

Ci sono Amici da Catania, da Napoli, da Roma e dal Piemonte, che come me si sono trovati, seguendo il cuore, ad abitare in Svezia e ad avere i figli multilingue, e con i quali si parla di tutto, compreso l'essere padri (e mariti) in una coppia internazionale.

E ci sono sere in cui questi Amici si incontrano, discutono di vini, di culture, di cose futili e cose serie, di genitorialità, di cibo, di Italia, di Svezia e di tutto quello che passa in mente.

Una sera così è stata un ottimo complemento alla festa di compleanno di Sofia.


sabato 31 gennaio 2015

La sorella maggiore

Oggi Eleonora ha preso il controllo della festa di Sofia: ha fatto da deejay quando c'era da ballare, ha direttol'apertura dei regali inventandosi un gioco della bottiglia per decidere quale andava aperto, ha creato le mappe della caccia al tesoro che poi ha diretto.
I cinquenni l'hanno adorata.
I genitori presenti sono rimasti affascinati.
Io e Anette siamo rimasti a bocca aperta.
È stata semplicemente fantastica.

venerdì 30 gennaio 2015

Quelle idee semplici, ma geniali che chi le ha avute meriterebbe il Nobel

Domani, meglio tardi che mai. Sofia avrà la sua festa di compleanno; o come la chiama lei, PPP, Party Principesse e Pirati (lei, chiaramente, sarà entrambe le cose).
Quando abbiamo mandato gli inviti abbiamo chiesto di eventuali allergie e intolleranze, così da potersi adeguare. Di fianco ai nomi di chi viene così adesso abbiamo anche, per alcuni, cosa devono evitare. Ed ecco che in fase di pianificazione e preparazione mi viene proprio da ammirare che abbia avuto l'idea geniale di scrivere in grassetto gli ingredienti che più sovente sono fonte di allergie, tipo gli ingredienti derivati da soja, latte, uova, frutta a guscio, o quelli contenenti glutine. Una idea semplicissima, ma di una utilità, per qualcuno, vitale.

giovedì 29 gennaio 2015

Nuove letture

Da un po' di anni i nonni, sia quelli italiani che quelli svedesi, assicurano alle bimbe la lettura mensile di un paio di giornalini. Tutto è iniziato quando Eleonora aveva intorno ai quattro anni. Nonno Carlo e nonna Marghe hanno iniziato a spedirci ogni mese il giornalino G-Baby, seguiti da nonna Eivor e nonno Bosse che hanno regalato a Eleonora l'abbonamento al giornalino di Bamse, l'orso più forte al mondo, famoso per difendere i più deboli. La cosa è stata apprezzata, ed è continuata, diventando una tradizione. Su quei giornalini, prima letti da noi, e poi piano piano da lei, si può quasi dire che Eleonora abbia imparato a leggere.
Adesso è il turno di Sofia. Il G-Baby arriva puntuale ogni mese, in un pacchetto che spesso contiene anche altri piccoli regali dall'Italia, e a Natale l'abbonamento a Bamse è stato fatto a suo nome. A Eleonora i nonni svedesi hanno fatto l'abbonamento a KP-Kamratposten ("Il giornalino degli amici"), che si rivolge a un pubblico più o meno dai 9 ai 12 anni.
Questa sera è arrivato il primo numero. Eleonora se lo sta leggendo da copertina a copertina.
Io l'ho sfogliato. Alterna fumetti e racconti leggeri ad articoli più impegnati. Uno che mi ha colpito, per la serietà e l'intelligenza con cui era scritto, raccoglieva domande e risposte su quando inizia a crescere il seno alle bambine, e su come trattare l'argomento con i genitori, compreso il possibile desiderio da parte della bambina di avere un reggipetto o un top.
Chissà se c'è un giornalino per i genitori per prepararli ad affrontare tali argomenti...

mercoledì 28 gennaio 2015

Nuova routine del martedì

Dopo la pausa natalizia le varie attività stanno riprendendo. Purtroppo con degli orari diversi. Prima della pausa danza era praticamente perfetta: stesso giorno e lezione di Eleonora dopo quella di Sofia.
Adesso invece Sofia ha danza il martedì, mentre Eleonora ce l'ha il mercoledì, praticamente in contemporanea con l'allenamento di calcio di Sofia. Per fortuna le due palestre sono abbastanza vicine, quindi uno solo fra me e Anette riesce a lasciare Eleonora a danza, portare Sofia a calcio, guardare l'allenamento (visto che la presenza è obbligatoria vista l'età) e poi andare a riprendere Eleonora.

Consiglio: se si vuole fare la morra cinese per decidere a chi tocca portare le bimbe, e si decide di farla via sms visto che si è rimandata la decisione, meglio non fare la prima mossa...

martedì 27 gennaio 2015

Eleonora a pallavolo

Abbandonati per un po' il calcio e l'equitazione, Eleonora ha provato un allenamento di pallavolo, nella versione Kidsvolley, dove è possibile prendere la palla, che inoltre ha una superficie morbida tipo velluto.
Le è piaciuta tantissimo.
Ha già deciso di voler continuare.

...e io voglio una di quelle palle. Ha una superficie tipo quei maglioni che non riesci a smettere di accarezzare. :-)

lunedì 26 gennaio 2015

Quando canta il Liga si riunisce la famiglia

Ispirata da un personaggio del cinema svedese (Sune), Eleonora ha deciso che quando qualcuno vuole riunire la nostra famiglia per discutere di qualche cosa basta mettere su "Balliamo sul mondo" di Ligabue. Il motivo può essere ad esempio quello di decidere cosa fare nel fine settimana, suggerire un film da vedere o una idea su dove andare in vacanza.
Chi mette su la canzone dirige poi la riunione.
Quando dirige Eleonora è inflessibile: chi vuole parlare deve alzare la mano e può farlo solo quando chi dirige la riunione da la parola.
La cosa funziona.
L'unico problema è che a volte capita di voler ascoltare quella canzone senza voler convocare la riunione di famiglia, quindi va comunicato in anticipo che quello che si sta per ascoltare non è una chiamata.

domenica 25 gennaio 2015

Ho perso un paio di bimbe per strada..

Alla partenza...
C'è qualcosa nella neve che risveglia la parte più giocosa di me (e ho notato che non sono solo in questo). Così questa mattina quando ho raggiunto Anette e le bimbe ai giardinetti vicino a casa non ho potuto fare il semplice spettatore.

Prima io e Anette ci siamo impossessati degli snow-racer di Eleonora e Sofia e siamo scesi in parallelo.

...e all'arrivo
Poi, su idea delle bimbe e copiando un altro papà, ho preso Eleonora, Sofia e tre altre bimbe figlie di due famiglie di nostri vicini e tutti insieme siamo scesi su un tappetino slitta che a metà discesa ha iniziato a girare su se stesso; così prima ci siamo trovati a scendere al contrario e poi la rotazione ha fatto sì che un paio di bimbe perdessero la presa e rotolassero, sotto lo sguardo divertito dei rispettivi genitori.

Una volta a casa abbiamo scelto un modo originale per scaldarci, visto che abbiamo tostato un po' di dolce morbido di pan pepato e lo abbiamo guarnito con del gelato alla vaniglia e una spolverata di cannella.

sabato 24 gennaio 2015

Picnic in giardino (nella neve)

L'idea è venuta ad Anette che ha trovato un vecchio mini barbecue usa e getta in cantina: perché non fare un pic-nic nel nostro giardino innevato?

Alle bimbe l'idea è piaciuta. Al sottoscritto anche. E così abbiamo acceso la carbonella, preso wurstel e ketchup, preparato dello sciroppo di lamponi e rabarbaro e steso la coperta.

Da rifare!

giovedì 22 gennaio 2015

19+1

E così, ridendo e scherzando, sono passati 19 anni (e un giorno) dal giorno in cui io a Anette abbiamo deciso che eravamo qualcosa più che due amici.

Nel portafogli ho ancora il bigliettino che mi scrisse sul retro di uno scontrino dell'IKEA (che altro?) di Uppsala.

Se penso che il tutto cominciò con un inter-rail che per la maggiorparte avrebbe dovuto svolgersi in Germania visto che lo scopo era quello, assieme ad alcuni compagni di corso al Goethe, di praticare il tedesco... :-)

mercoledì 21 gennaio 2015

Visione e realtà

Mentre tornavo a casa dalla conferenza pensavo a com'è di solito il ritorno quando sono stato via una notte: Sofia ed Eleonora mi corrono incontro, fanno a gara ad abbracciarmi e baciarmi, le coccole la fanno da padrone e ci si racconta delle 36 ore passate lontani quasi in stile odissea.

Quando sono arrivato oggi Eleonora era a danza e Sofia e Anette erano appena andate all'allenamento di calcio di Sofia. In casa c'era solo il silenzio, reso ancora più ovattato dalla neve che scende da un paio di giorni e che copre colori e suoni.

Certo che anche la casa tutta silenziosa ha il suo fascino.