Credo che io ed Anette non fossimo pronti per la domanda. È arrivata all'improvviso. "Posso andare in disco?" ci ha chiesto Eleonora. E noi abbiamo detto sì. Disco è la discoteca, organizzata dai ragazzi del settimo anno (qui elementari e medie sono insieme) per raccogliere fondi per la gita. Venerdì pomeriggio, dopo il doposcuola, dalle 17 alle 20. Ingresso poco più di due euro, poi la possibilità di comprare bevande e generi vari di conforto (comprese torte e biscotti fatti in casa). Musica da hit-parade, ad intervalli regolari "godisregn", la pioggia di caramelle. Il tutto nel locale per le feste della scuola elementare di Eleonora. Per i genitori posto una stanza di fianco, a distanza tale da poter "controllare", ma senza imbarazzare.
Eleonora ha ballato alla grande, si è lanciata nel limbo, ed ha persino preso l'iniziativa ed invitato un bambino di quinta a ballare un lento.
Meglio godersi ogni istante con lei perché cresce veramente velocemente...
Ciao Fefo! Leggo regolarmente il tuo blog e mi piace tanto ! Ultimamente però mi soffermo spesso a pensare che l'osservazione di ogni attimo della vita di vostre figlie è quasi maniacale! Caspita! Normalmente poi sono le mamme che si soffermano a captare ogni minimo dettaglio, e nel post dove ti sei soffermato a scrutare tua figlia che leggeva le fiabe mi hai quasi impressionato!! Non ho mai visto nessun papà che sta là a catturare ogni minimo dettaglio! Non so che pensare sai, è bello studiare i propri figli e vederli crescere, però credo che non debba essere l'unico scopo della vita oltre al lavoro, sarebbe bello avere degli altri interessi, hobbyes, tipo palestra, andare al cinema con la compagna etc... perchè poi diventano grandi e genitori eccessivamente attaccati poi rimangono delusi e con tanta nostalgia... ora tu mi dirai che è proprio perchè crescono velocemente che le scruti ossessivamente, in questo caso non avrai recepito il mio messaggio. Saluti, Anonima.
RispondiElimina@Anonima Ma io ed Anette ci siamo appena fatti 8 giorni da soli in Argentina :) Io gioco a calcetto nella squadra della mia azienda, organizzo eventi per gli Alumni di INSEAD qui in Svezia, mi faccio coinvolgere da Alessandro "renna" nelle sue degustazioni, eccetera, solo che non ne scrivo qui. Questo blog è il mio diario come papà, che in realtà era nato solo per raccontare l'esperienza del congedo parentale. Certo che la vita è molto di più.
RispondiEliminaAnonima non ha capito lo spirito del blog.
RispondiElimina"Maniacale"...non ci siamo proprio!
Sono d'accordo con te, Fefo! Godiamoci ogni istante perché crescono troppo rapidamente! La mia più grande ha 10 anni, il prossimo anno andrà alle medie e mi accorgo adesso che il tempo è volato!
RispondiEliminaAnonima, magari ci fossero più papà come Fefo!
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di avere un papà come lui e ti posso assicurare che aveva il suo lavoro e i suoi interessi nonostante fosse sempre presente in ogni momento della mia vita, anche quando mi sono trasferita in un altro continente! E non è mai rimasto deluso, anzi! E' stato un padre felice con una figlia felicissima e fiera di lui!
Bell'idea, quella della disco per bambini!
RispondiEliminaPeccato che Anonima non abbia capito lo spirito del blog. Chiaro che questo è uno spazio dedicato alle tue osservazioni della vita quotidiana delle bambine, e qualche volta esuli (come quando hai parlato del tango). Ma la vita è fatta di 24 ore, non necessariamente tutte da raccontare qui, no?
Roberta
io credo che anonima non abbia capito in generale lo spirito dei blog...un blog seguito è sempre caratterizzato da una tematica dominante, che lo fa nascere e su cui naturalmente la persona si sofferma di più! anche se tu, oltre a raccontare la tua vita da papà, ci racconti anche un po' di Svezia e a me personalmente fai immaginare come potrebbe essere vivere lì :-) ...
RispondiEliminaSecondo me, semplicemente, le persone felici attirano sempre commenti di chi ritiene che siano felici nel modo sbagliato :)
RispondiEliminaIn realta' probabilmente e' solo un pochino di invidia
Barbara