martedì 12 giugno 2012

All'asilo per la recita...una piacevole sorpresa

Inizia la conquista dello scivolo...


...scivolata finale ed estratto Lpfö 98
Oggi pomeriggio spettacolo di fine anno della classe di Sofia all'asilo: un "musical". Visto che la classe è "mista" (bimbi da 1 a 5 anni) i ruoli erano divisi per età. Per i più piccoli, Sofia compresa, percussioni e "canto".

Dopo lo spettacolo c'era la classica "fika" (caffè e torta) e tutti a girare per le aule. In una Anette ed io abbiamo trovato il faldone di Sofia. Abbiamo iniziato a sfogliarlo e dentro, come documentazione del suo sviluppo, ci sono sia un po' di lavori fatti da Sofia che documentazione di gite e momenti "memorabili". Fra questi la narrazione, con oltre una decina di foto, di come Sofia ha "conquistato" lo scivolo durante una gita. Le prime foto mostrano come inizialmente l'arrampicarsi sembrasse molto difficile...ginocchio...piede...cade...due volte...ma Sofia è tenace...insiste, si arrampica, passa il ponte e finalmente, con un grande sorriso, si gode lo scivolo.

Alla fine della pagina un estratto dell'Lpfö 98 (läroplan för förskolan, il piano didattico per la materna):
"La prescuola deve impegnarsi affinché ogni bambino
* sviluppi la propria curiosità, il desiderio e la capacità di giocare ed imparare
* sviluppi indipendenza e fiducia nei propri mezzi
* sviluppi la capacità motoria, di coordinazione e di conoscenza del proprio corpo".

Obiettivo raggiunto!

14 commenti:

  1. Assicuratevi solo che in tutte le altre documentazioni non ci sia la stessa identica cosa per essere certi che sia una cosa autentica per Sofia e non un modo per far contenti i genitori (come spesso accade nelle scuole -almeno qua da me-). Sicuramente le foto sono state scattate "dopo" non è verosimile che siano le stesse foto di quel preciso istante che raccontano.

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    1. Niente di identico negli altri faldoni, anche perché a Sofia queste cose non le fai fare a comando :)
      Certo, il racconto è in forma romanzata, ma sono foto fatte proprio "durante".
      Si tratta "semplicemente" di maestre veramente molto brave, appassionate del proprio lavoro.

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  2. Penso di riuscire a riconoscere la passione degli insegnanti dalla gratificazione che leggo sui loro volti per gli apprendimenti didattici, fisici ed emotivi dei bambini.
    Mi rattrista pensare che possa essere una sceneggiata pro-genitori.
    Le conquiste dei bambini sono delle conquiste anche per chi ha saputo accompagnarli nel percorso.
    Brava, Sofia, che mi sa avere una bella capatosta!
    Roberta

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  3. A me non è venuto nemmeno il dubbio... Forse ci dimentichiamo che lì sono in Svezia e fortunatamente almeno lassù, per buona parte della gente lo stile di vita e la coscienza nel fare le cose sono completamente diverse dalla nostra cara Italia. Noi (e mi ci metto anch’io a volte) siamo sempre abbastanza prevenuti su qualsiasi cosa…proviamo a cambiare rotta !!!
    Complimenti alle maestre di Sofia veramente attente! Anche noi siamo agli sgoccioli e a settembre Asia passerà dal nido alla materna, qui da noi il passaggio è molto netto (cambio di struttura, di metodo e di approccio)… si parte per una nuova avventura :-)
    ciao Erika

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  4. sono questi racconti a consolidarmi nel convincimento che tutti dovremmo trasferirci nei paesi nordici

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    1. a chi lo dici! ci ho pensato più di una volta, manca un pò di coraggio...

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  5. Guardate che la scuola dell'infanzia da noi non è mica da buttare via.... poi magari ci sono quelle migliori e quelle peggiori, ovviamente. Ma di maestre dedite e attente ce ne sono anche da noi. E che capperi!

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    1. e' il sistema scolastico che non valorizza il potenziale e non premia i meritevoli (intendo corpo docente), non criticavo i singoli

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  6. Sono una maestra di scuola dell'infanzia, italiana, mamma di tre bambini. Attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio. E' offensivo per le maesre brave e per gli italiani onesti. Pat tri- mamma
    ps. se passate a scuola da me troverete tanti faldoni simili a quello di Sofia

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    1. Si, sono d´accordo con te Anonima. Sono una maestra italiana che lavora in Svezia.
      In effetti il nuovo läroplan della scuola d´infanzia svedese é ispirato in molti aspetti al "Reggio Emilia Approch". Questo dovrebbe far pensare.
      Nel nuovo läroplan si valorizza molto la documentazione pedagogica di cui il portfolio di Sofia é un esempio. Inoltre posso confermare che nelle scuole d´infanzia svedesi le insegnanti se ne vanno veramente in giro il piú possibile con la macchina fotografica in tasca per "catturare" i momenti salienti delle giornate dei bambini.
      Eleonora

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    2. Non ho esperienza diretta di scuole d'infanzia in Italia (a parte vaghe memorie di quando la frequentavo io nel '74-'75 e racconti ed esperienze di mia sorella con i suoi figli, ma parliamo comunque di 10-15 anni fa) quindi mi astengo da ogni paragone. Confermo però che quando l'ispirazione non è Reggio Emilia è comunque, in parte o del tutto, Montessori e quindi sempre di Italia si tratta). Fra le esperienze di Eleonora e quelle di Sofia (asili diversi) ho comunque potuto constatare che alla fine sono sempre le persone a fare la differenza. Con le maestre di Sofia siamo stati veramente fortunati a trovare personale estremamente professionale.

      @Eleonora - Dove sei in Svezia?

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    3. Vivo in Östergötland. Forse ti ricordi di me, ci siamo pure incontrati di persona a una festa a Stoccolma e abbiamo parlato di omogeneizzati e pannolini. ;)
      Leggo sempre il tuo blog, anche se non commento...
      Eleonora.

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    4. Adesso connetto :)
      Fatti sentire quando sei da queste parti!

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