sabato 14 dicembre 2013

Cose che vanno a rotoli

Era da settimane che appena un rotolo di carta igienica si stava per avvicinare al termine mi sembrava che finisse abbastanza velocemente. E appena era finito spariva, preso da Sofia.

Venerdì all'asilo tutto mi è divenuto chiaro. I rotoli servivano per fare i pupazzetti di una composizione natalizia. Sofia mi ha mostrato con orgoglio alcune delle sue creazioni. Questo sì che è riciclaggio creativo.

7 commenti:

  1. Cos'è, da sola fa il gatto e la volpe di Pinocchio?

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  2. Per noi adulti non sono bellissimi,ma per dei bimbi dell'asilo sono speciali,perché fatti da loro. Poi si rispetta anche l'ambiente,ed é questo che conta di più.
    Viva la SVEZIA!!!!!! L'Italia dovrebbe prenderne l'esempio,solo così si potrá uscire definitivamente dalla crisi: ritornare alla lira,e ritornare anche monarchia costituzionale. Poi il 15% della spesa pubblica servirá per l'istruzione,e il 45% per sanitá e previdenza.
    Poi chiudere le frontiere,cosí non arrivano gli immigrati nel nostro Paese,e togliere i politici mangia soldi.
    Così anche l'Italia,come la Danimarca avrá forse la denominazione di: Terra più felice del mondo!

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    1. Sogni ad occhi aperti... piacevoli ma irrealizzabili.

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    2. Ma se la Svezia avesse chiuso le frontiere io non avrei mai potuto seguire il cuore e andare a vivere con Anette, e Sofia ed Eleonora non ci sarebbero...

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  3. Hai due o tre troll che ti infestano. Sul web ci sono dei piccoli software on line che ti consentono dal numero IP di risalire all'indirizzo e spesso alla persona specifica. Come fece nonsolomamma, se ti ricordi.

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  4. Questi troll hanno due caratteristiche peculiari: 1. a prescindere dallo pseudonimo con cui si firmano, hanno tutti il vezzo di dimenticare spesso lo spazio dopo le virgola. 2. a prescindere dallo pseudonimo con cui si firmano, scrivono tutti, e sempre, "à" ed "è" con l'accento sbagliato, acuto, così: "é" e "á".
    Passi per "é" (in italiano esistono entrambe le grafie, usate per termini diversi, ma il tasto di default sulle tastiere italiane è quello della "è"), ma la "á" in italiano proprio non esiste, è tipica dell'alfabeto spagnolo, e non c'è neppure sulla tastiera: occorre una combinazione particolare di caratteri per ottenerla. Digitano forse dalla Spagna queste curiose e petulanti signore dai mille nomi? In ogni caso, digitano in modo un po' troppo simile simile fra loro. ;)

    Eva Lotta

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