martedì 13 settembre 2016

L'unicorno

Oggi è stata una di quelle giornate per cui vale la famosa storiella:
Babbo Natale: "Dimmi, allora, cosa vorresti?"
Io: "Un unicorno rosa per Sofia"
Babbo Natale: "Dai, su, niente fantasie, sii realista"
Io: "Va bene, una settimana senza impegni accavallati e dove ogni giorno ho cinque minuti per riuscire a bermi il caffè caldo"
Babbo Natale: "Di che colore hai detto l'unicorno?"

Alle 16:55 mi squilla il cellulare. Era Eleonora. "Papà, perché non sei ancora qui a scuola per la riunione dei genitori che inizia alle 17:00?"
Scambio veloce di telefonate con Anette, che era appena passata a prendere Sofia che alle 17:30 ha il corso di nuoto (mentre io avrei dovuto portare agli allenamenti di pallavolo che iniziano alle 17:45 Eleonora). Entrambi avevamo saltato la riga nelle lettere della settimana delle ultime due settimane che annunciavano la riunione. Abbiamo quindi deciso che avrei presenziato alla riunione.
Dilemma: Cosa fare con Eleonora. Lei adora gli allenamenti di pallavolo, solo che il martedì sera sono in una palestra a circa 3km da casa. Lei ha suggerito di andarci in bici. È una strada per metà percorso su ciclabile, ma con un pezzo su strada trafficata.
Scambio veloce di opinioni con Anette e nuovo atto di fiducia verso Eleonora, che è andata a casa a prendere la bici e poi è andata da sola in bici agli allenamenti.
Quando sono andato a prenderla mentre pedalavamo sulla strada del ritorno mi ha anche fatto notare che un pezzo che di solito le faccio fare in strada quando andiamo io e lei in bici agli allenamenti in realtà ha dall'altro lato della strada la ciclabile, che lei ha preso (al contrario di quanto faccio io).
C'è da stare più sicuri quando va da sola che quando è con me...

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