domenica 28 aprile 2013

Smörgåsbord

Lo smörgåsbord è il classico buffet svedese con leccornie di tutti i tipi, dalle aringhe e il salmone in diverse marinature ai diversi tipi di prosciutto e insaccati vari passando per polpette, patè, formaggi e altri piatti. In svedese si usa anche quando si vuole parlare di una serie di possibilità fra le quali scegliere.

Eleonora e Sofia non sono nate sul suolo italiano, ma sono nate da un papà italiano (e sono cittadine italiane). Io insegno loro la lingua e la cultura, un po' perché possano comunicare con i nonni e gli amici in Italia, un po' perché sono parte di me e ne sono contento e orgoglioso. Leggo loro libri che ho letto io e libri che quando ero piccolo io non c'erano, da Gianni Rodari a Geronimo Stilton, passando per la Pimpa e Collodi, ma naturalmente legg(iam)o anche i libri di Astrid Lindgren, le fiabe di Esopo, quelle dei fratelli Grimm, eccetera. Insegno loro ad apprezzare e cucinare i piatti lombardi e quelli italiani in generale, ma anche cucina svedese, thai, indiana, messicana, cinese, eccetera.

Io (e mia moglie) cerchiamo di insegnare loro la parità di genere e loro passano dal vestirsi da principesse al giocare a calcio e se, come oggi, le sorprese negli ovetti Kinder sono una moto e una macchinina loro sono contente e si mettono subito a fare una pista per giocarci. Sono abituate a vedere entrambi i genitori sia guidare che fare il bucato, vedono tanto la mamma armarsi di utensili e riparare quanto me cucinare e ci vedono entrambi coltivare le nostre ambizioni di carriera.

Mi sto rendendo conto che il mio ruolo di genitore è tanto cercare di educarle e trasmettere loro valori quanto, se non di più, dar loro la possibilità di scegliere. Offrire loro lo smörgåsbord, ma non costringerle a mangiare solo ciò che piace a me o che voglio io. Insegnare loro la parità, a credere in se stesse, ad essere aperte ad altre culture e consapevoli della loro. Da loro imparo che dovrò accettare le loro scelte e far sentire loro che sono dalla loro parte, perché alla fine essere genitore significa imparare davvero ad amare incondizionatamente.

12 commenti:

  1. Io vivo in Spagna ed ad Agosto nascerà Lucas, questo post mi è piaciuto perché parla della parità , una delle cose che vorremmo insegnare a nostro figlio, in una società che non è precisamente la svedese...una società dove maschilismo e patriarcato ci sono e si possono toccare con mano ogni giorno.

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  2. Anche a me questo post è piaciuto. Moltissimo.
    ps: nello smörgåsbord ci sono le aringhe. Le arringhe sono quelle degli avvocati. :)

    Dante A.

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  3. Ogni volta che leggo il tuo bel blog, mi viene in mente che potrei creare un anti-blog, perchè tutto quello che tu fai di giusto con e per le tue figlie, io l'ho vissuto al contrario.
    Niente traumi evidenti o famiglia problematica, una famiglia abbastanza normale, semplicemente niente pedagogia e genitori, seppur istruiti, intimamente rozzi. E leggendoti me ne rendo conto sempre di più.
    Niente "tempo da perdere" dietro i giochi o gli interessi dei bambini, al loro modo di essere, agli adulti che diventeranno. Tanti rimbrotti, parolacce, insulti. Pari opportunità? manco a parlarne. Donne da una parte, uomini dall'altra. Tanta, tanta ignoranza. Il figliare più come necessità primitiva che come esperienza mistica che accresce entrambi.
    Per cui leggo il tuo blog anche per diventare un genitore migliore in futuro, quando e se avrò dei figli. Magari non ambisco a tanta perfezione, ma mi sarai sicuramente di buon esempio.

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    1. Se si legge come un romanzo d'appendice, forse lo é...

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  4. Bravo Stefano, fossero tutti come te...che gioia. Io non riesco,vorrei ma ormai i miei sono grandi e viziati (ometto da chi!!! ...è meglio)(non da me!)e sarebbe una discussione unica tutti i giorni. Ovviamente le regole ci sono, ma non sono sufficienti a insegnare loro parità e l'uguaglianza...
    p.s. i miei figli vedono sempre mamma che cucina,stira ect...e papà che gioca a Ruzzle PAZZESCO!!! ti saluto Milano Via Vovinio e Cermenate..Ciao Micaela

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  5. e se un giorno le tue figlie ti dicono che sono lesbiche come la prendete tu e tua moglie? (scusa ma è solo curiosità vista come la prendono i genitori qui in italia quando gli dici che sei gay)
    ciao
    s

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    1. Penso così: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2294281/Dads-touching-letter-accepting-gay-son-goes-viral.html

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  6. Scusa se te lo chiedo,ma come si pronuncia smörgåsbrod? Spero che tu moglie insegnerá alle tue figlie la cultura svedese,giusto?

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    1. ö è come la oe di cassoeula in milanese
      å è una o un po' chiusa c
      o in questo caso si pronuncia u
      quindi diventa smoergosburd

      Abitando in Svezia lingua e cultura vengono dalla mamma e da tutto il resto

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  7. Leggo da poco questo blog.....ma sembra una fiaba!!! Ti rendi conto vero di essere un privilegiato??? Torna in Italia e te ne accorgerai...solo chia ha denaro può ambire a una certa educazione...altrimenti.. TV e vvvvaiiii!!!!

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