Ieri mattina per la prima volta Eleonora e Sofia hanno giocato insieme per oltre due ore. Insieme.
Sinora era capitato che giocassero un po', ma dopo 15-20 minuti al massimo erano già a giocare ognuna per conto proprio.
Ieri, mentre Anette e io finivamo di fare colazione, le bimbe hanno iniziato a giocare in sala. Prima hanno deciso di giocare al mercato: sali e scendi dalla camera da letto alla sala, scegli cosa prendere, scegli come vestirti, insomma un bel viavai con un parlottare che faceva proprio pensare a uno dei classici mercati rionali settimanali italiani. Inizialmente io e Anette non ci abbiamo fatto caso, ma poi abbiamo iniziato a notare che il gioco si faceva lungo e che loro continuavano a giocare insieme. Ogni tanto Sofia si ribellava al fatto che Eleonora volesse decidere un po' tutto, ma, contrariamente alle volte precedenti, dopo un po' di discussione e un po' di negoziazione il gioco continuava. E dopo il mercato è stata l'ora del tè. Insieme hanno apparecchiato a puntino, con tanti dettagli, e solo quando tutto è stato pronto le bimbe hanno invitato me e Anette a prendere il tè con loro.
E così, mentre mi godevo il tè immaginario, pensavo che è proprio bello vederle crescere anche come sorelle.
Comincio a notare qualche cosa di simile, inframmezzato da liti, anche nelle mie due più grandi (quattro anni e mezzo una, due e mezzo l altra) e sono pervasa da felicità...da filia unica è un ono x me ignoto. E intanto la piccola di otto mesi osserva...e presto farà parte attiva, spero!
RispondiEliminaCiao!
A me - figlia unica e con un solo figlio - ogni volta che leggo queste cose viene voglia di allargare il cerchio. Ma mi riempio di mille giustificazioni per non farlo: è troppo presto/ il momento di crisi e i costi/ la stanchezza fisica. Forse dovrei fare come per il primo: smettere di programmare e lasciare che la vita decida per me. Il rapporto tra due sorelle femmine, quello ad ogni modo non lo sperimenterò in ogni caso :) :)
EliminaFinché le sentite che chiacchierano, state tutto sommato tranquilli. E' quando giocheranno nel silenzio che vi dovrete preoccupare, soprattutto se giocano insieme.
RispondiEliminaRoberta
ho scoperto per caso il tuo blog, e lo adoro, sto rileggendo tutti i vecchi post (mini permettendo). Io ne ho solo una, e dopo un anno di nido ho deciso di prendere un congedo parentale (non pagato) per stare con lei fino ai suoi tre anni: è dura economicamente, ma quanta felicità!
RispondiElimina:-) vedrai che ne vale la pena (anche senza le agevolazioni svedesi, che sono enormi)
Eliminafortunato ;-) invece da noi a paris non è tanto facile, e pensare che quando vado in italia tutti pensano che ci siano un sacco di agevolazione rispetto all'italia, invece no :-(
Eliminasulle prestazioni sociali, è vero, conosco tanti residenti in Francia , francesi e non, che mi hanno spiegato qual'è il sistema...non dissimile da quello italiano
Eliminaperò, sono certa che l'unica grande insostituibile agevolazione che forse in Francia c'è e in Italia no,
è il valore di una "cultura" (atteggiamento, modo si vedere le cose...)
che almeno consente, anche a zero euro, di poter stare a casa coi bimbi senza essere
"accusati", demansionati, mobbizzati, ricattati...
Här finns 3 grader i Parma... Jag undrar när jag kan lägga undan din jacka!
RispondiEliminaE noi che oggi partiamo proprio per l'Italia...
EliminaNon vedo l'ora che succeda anche ai miei due bimbi... ma il piccolo ha solo 17 mesi... mi sa che dovrò aspettare ancora un po'...
RispondiEliminaI pomeriggi interi trascorsi a giocare con mia sorella sono tra i miei ricordi d'infanzia più belli, anche se davanti a lei, da brava e orgogliosa sorella maggiore, non lo ammetterei mai :) E quando papà entrava nella stanza a chiamarci per cena e interrompeva la "magia"... quante storie facevamo!
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