martedì 18 febbraio 2014

Una domanda a bruciapelo

La domanda è arrivata così, all'improvviso, inaspettata, mentre tornavamo da danza in macchina. "Papà...ma è vero che Babbo Natale, la fatina dei denti e il coniglio di Pasqua non esistono?"
In macchina c'era anche Sofia, quindi le ho detto che ne avremmo parlato più tardi.

E appena Sofia si è addormentata la domanda è tornata fuori.

Così ci siamo seduti sul divano. Lei mi ha raccontato che nella sua classe molti le hanno detto che quelle cose non esistono, che neanche le fate ci sono e che la polvere magica. Me lo diceva con il magone e con gli occhi lucidi, e a me veniva in mente Bennato "...e a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia, e chi è saggio, chi è maturo lo sa, non può esistere nella realtà..." ed Eleonora è matura e saggia, e questo è uno dei suoi primi scontri fra cuore e cervello, fra la fantasia di una bambina di otto anni e il pragmatismo di chi cresce, a volte in maniera impercettibile, a volte con passi da gigante.

Non le ho dato una risposta diretta, ma abbiamo parlato di cose che sono plausibili e cose che magari lo sono meno, ma anche del fatto che tante cose possono venire dal mondo della fantasia (Pippi Calzelunghe, Geronimo Stilton, le storie che adora del cavallo Sigge) ma non per questo darci emozioni meno vere.

A quel punto mi ha chiesto di potersi accovacciare con me sul divano e di abbracciarla, ha pianto un pochino, poi piano piano ha ritrovato il sorriso e mi ha chiesto di accompagnarla a dormire.

A volte non è facile essere bambini... ma anche essere genitori può presentare delle sfide interessanti...

30 commenti:

  1. a volte abbiamo bisogno di credere che i nostri eroi e i nostri amici fantastici esistono... anche da cresciuti.
    un abbraccio.

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  2. Conversazione con una bimba a scuola, dopo la favola di Biancaneve:
    "Ma i buoni vincono sempre, vero?"
    Risp "I buoni nelle favole vincono sempre!"
    "Ma anche nella realtà, vero?!"
    Le ho risposto che sarebbe giusto che vincessero sempre e che fanno di tutto per riuscirci. Non potevo mentire, ma nemmeno essere brutale.

    Ci vuole una delicatezza immensa per fare entrare il mondo "duro" nell'animo di cristallo dei bambini senza rompere niente.

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    1. E la cosa interessante diventa quando ti accorgi che non ci sono "i buoni" e "i cattivi", ma ci sono "le persone"... che possono essere tutte e due assieme senza problemi.

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  3. Il mio bimbo è ancora piccolo e non ho idea di come gestirò le sue domande e le sue perplessità alla stessa età di Eleonora, però mi sono molto commossa alla reazione della tua piccola nonostante la tua capacità e sforzo di "addolcire" l pillola alla piccolina :) Mi sono immedesimata in te e ho pensato a quando sarà il mio turno....e mi rendo conto che delle volte fare il genitore è probabilmente più complicato di essere figlio...
    se ti va passa da me www.mammachevita.it

    Giada

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  4. Forse e' il momento di "La storia infinita"
    Beppe

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  5. Una tenerezza immensa questa piccola donna che sta crescendo... Quando toccherà a me mi sa che mi metterò a piangere insieme ai miei bimbi...

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  6. Veg er overbevist om, takket være din oplevelse også, jeg vil ikke lyve for mit barn. Jeg siger ikke, du gjorde forkert, og jeg forsøger at skrive dette i dansk håber ikke en masse mennesker vil læse det da jeg ikke ønsker at starte en stor diskussion.
    Jeg siger blot, at jeg ikke ville være i stand til at klare det. Det ville såre mig for meget, vel vidende, at jeg er på grund af min babys gråd, jeg er ikke så stærk læse om dit barn gråd gjorde mig dårlig og dette er en af de mange grunde til, at jeg har besluttet jag vil fortælle ham fra starten, at det kun er et spil, et eventyr og intet mere, vil det stadig være sjovt men jeg behøver ikke at skuffe ham en dag fortæller ham, at jeg har løjet for ham.
    Jeg siger ikke, at hvad du gjorde, er forkert, jeg siger blot, at læse om det lærte mig, hvat jeg ønsker at gøre med min søn.
    Så, tak for at dele dine erfaringer. Jeg er glad for jeg har lært, hvad der er bedst for mit barn og for mig på denne måde.
    Magdalen+Travis 37+0

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    1. Magdalen, è vero, se non dovessimo mai mentire ai bambini non dovremmo mai dirgli di Babbo Natale, o dovremmo dirgli dal primo giorno che quello è il vicino di casa travestito. Credo però che spesso perderebbero tanti momenti di gioia infantile che messi insieme credo che compensino abbondantemente la potenziale delusione di quando scoprono la verità. E quella verità si evolve velocemente dal "ma mi avete raccontato una frottola :-( " all' "avete fatto tutto questo per me? :-) "
      Le storie, pensa alle storie del tuo compaesano H.C. Andersen, hanno un ruolo fondamentale nell'evoluzione dei bambini... e ritengo anche degli adulti.
      Trovo questa discussione molto utile e sono aperto a tutti i commenti e le esperienze.

      Nota: Magdalen ha scritto, in maniera molto dolce e rispettosa, che, anche tramite questo post, ha capito che non vorrà mentire al suo figlio in arrivo, non vuole creare situazioni che daranno sofferenza, e vorrà raccontare da subito che si tratta di un gioco, un'avventura e nulla di più.

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    2. Credo che Fefo abbia ragione: non rinuncerei per nulla al mondo alla luce e gioia che c'è nei loro occhi a Natale... e non è solo per i regali, ma per tutta la magia che vivono! Credo che nessuno di noi abbia subito uno shock irreparabile alla notizia che Babbo Natale non esiste (non esiste?) anche perchè di solito lo veniamo a sapere quando siamo "pronti" per saperlo. Nei bambini realtà e fantasia si mescolano, non sono scindibili... quante volte possiamo dire ai nostri bimbi spaventati che i mostri non esistono? Finchè non saranno pronti a capire che non esistono, continueranno a crederci... e un po' vale lo stesso anche per le cose belle come Babbo Natale (e direi per fortuna!) Non priviamoli della "magia" prima del tempo... tanto temo che da adolescenti avranno comunque un sacco di cose da rinfacciarci... e la "bugia" su Babbo Natale sarà l'ultima di queste! ;-)

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    3. Purtroppo non posso leggerlo perché é scritto in danese. Mi servirebbe una traduzione in italiano :))
      Qualcuno di Voi a parte Fefo ha capito qualcosa?

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    4. Si ma noi leggiamo le fiabe di Andersen sappiamo che è la fantasia ma anche se i grandi non lo hanno insistito a farci credere che la sirenetta esiste veramente non ci ha impedito di sognare e io un po nel mio cuore credevo che la sirenetta esisteva davvero ma era una cosa che originava da me non dai grandi che dicevano questo, pero non ha perso il fascino.
      Sono contenta che non ti ha dato fastidio cosa ho scritto. Ah volvevo scrivere eventyr come kunsteventyr o folkeeventyr come fairytale o come le fiabe, non come avventura, e poi veg all'inizio è jeg ma quello è un typo :)
      Magdalen+Travis 37+1

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    5. Grazie Magdalen+Travis.
      Vi ho fatto scrivere un pò, ma almeno ho capito che cosa c'é scritto! :))

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  7. io gli racconterò di fate, gnomi ecc.. ma tenendo presente che vivono in un mondo parallelo, dove regna la fantasia e il potere della nostra mente in cui può rifugiarsi ogni volta che vuole.
    In fondo anche gli adulti credono negli angeli, negli extraterrestri, negli spiriti e negli oroscopi, e non è detto che non esistano perchè manchino prove scientifiche.
    E anche se pure qualcuno gli provasse che non esititono, loro non gli darebbero retta, perchè è più forte il bisogno di credere.
    Insomma realista, ma senza tarpare la necessità di credere in qualcosa, che è propria di tutti gli essere umani, piccoli e grandi.
    Perchè certo non si può andare avanti la mattina pensando solo alla miseria globale, all'inquinamento devastante, alla tratta di esseri umani, ai campi di concentramento nordcoreani e alla generale miseria dell'uomo mangia uomo.

    ps. non ho capito come si fa a commentare comparendo solo con il nome, per es. Vale, senza far comparire la mail

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  8. mi è piaciuta molto la spiegazione che hai dato (tante cose possono venire dal mondo della fantasia), la terrò in serbo per usarla quando arriverà il momento (più tardi possibile, spero)

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  9. Ormai i miei figli sono grandi 36e 29) ma ricordo ancora l'ansia e la gioia di aspettare Babbo Natale. Il grande lasciava anche biscotti e latte e un anno ha chiesto anche l'autografo ! (Fatto dal mio papà ) quando ha capito che Babbo Natale non esisteva (alla stessa età di Eleonora) mi ha detto: "avevo avuto qualche sospetto, l'autografo era del nonno Guido vero?" Io mi sono raccomandata di non dire niente al fratellino perché era giusto che lui continuasse a crederci e lui fu bravissimo! Sono ricordi bellissimi

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  10. Per anni abbiamo inventato ad ogni Natale qualcosa di nuovo per mio cugino, che era il piccolo della famiglia... ora ha 20 anni. Ha continuato a fingere di credere a babbo natale fino alla fine delle elementari, perché gli piacevano troppo le sorprese che ci inventavamo. Quando non è stato proprio più credibile ha confessato di sapere che non esisteva, ma che avrebbe voluto comunque una sorpresa... e per qualche anno per lui c'è stata la caccia al tesoro, ogni tappa un regalo. Coinvolgevamo persino i vicini, che per la sera della Vigilia gentilmente ci davano libero accesso al loro giardino... era un divertimento per tutti!!

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  11. Io l'ho solo scoperto a 9/10 anni, Babbo Natale ecc.. Non esistono.
    Mia cugina più grande l'ha invece "scoperto" a 6/7 anni perché i suoi genitori ce l'hanno detto.
    Quando l'ho scoperto non ho pianto, ma neanche ero felice, sono rimasta come un pò sconcertata.
    Chissá quando lo scoprirá Sofia?!

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  12. Anche io ricordo di aver pianto, ma mai e poi mai avrei rinunciato a tutta la magia degli anni prima. Ho aspettato i miei figli per riviverla e mi chiedo: ma tutta questa gioia questa felicità, questa sana impazienza anche a 30 anni...forse non è che Babbo Natale esiste sul serio?

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  13. Mi piace molto la tua risposta sul fatto che anche se non vere mica significa che non ci possano emozionare. Mi sa che me la tengo buona ;)

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  14. La domanda non la ho manco fatta io, a parte che a me dicevano di chiedere i doni a Gesù bambino... e visto che io sognavo la macchinina radiocomandata come il mio cuginetto a vedermi arrivare una bambola (con cui detestavo giocare) ho colto chi era a portare i regali.
    Piccoli atei crescono. ;-)

    Però... ricordo una compagna di scuola che a oltre sette anni si vantava ad ogni rientro dalle feste di essere stata sulle ginocchia di babbo natale... e la qui presente carognetta le disse: ma tu quando ci sei in braccio controlli bene che non sia uno dei tuoi zii?

    Lo fece.
    Suppongo che una parte di lei si ricordi di me... come disse qualcuno ti ricordi di come la gente ti fa sentire e io non devo averla fatta sentire troppo bene quel natale.

    Quando dicono: oh i bambini sono la bontà.
    E ricordandomi come ero carogna da piccola(Non che crescendo sia migliorata eh) penso sempre: dipende... eccome se dipende.

    Possibile che ci siano sempre bestiole grame mie pari che devono rovinare la magia a chi ancora ci crede... ancora un po'... uff.
    Mi spiace per Eleonora. Rivedo l'aria afflitta della mia compagna di scuola quando mi ha detto: avevi ragione era uno degli zii che si era nascosto prima.
    Già... mi sono sentita proprio meschina.


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  15. Quando ero piccola il Natale era bellissimo, certo che credevo fermamente a Gesù bambino che porta i regali, si faceva una piccola processione con oì piccola davanti che portavo il bambinello nel presepe e si passava davanti all'albero di natale pieno di doni. Ricordo il fremito, il desiderio si prendere i pacchi e l'attesa, perché prima si doveva mettere il piccolo Gesù nel presepe. Si cantava tutti insieme, che emozione! Poi verso i nove anni ho scoperto la verità e il dispiacere è stato enorme, ma, come dice qualcuno, subito dopo è subentrata la complicità con gli adulti per mantenere il segreto con la mia sorellina piccola. E sono state emozioni lo stesso, il sentirsi grandi, l'appartenenza ad un nucleo di persone a conoscenza del segreto.
    E con tutti i figli di noi bambini, ormai cresciuti, abbiamo fatto lo stesso. Ed è stato davvero bello. Intenso, emozionante.
    Ora c'è l'ultima nata del gruppo, due anni, i cui genitori hanno deciso di non farle credere a babbo natale o Gesù bambino. Siamo un po' sconcertati, perché alla fine che resta del natale senza la magia, senza le favole, senza il credere che i doni arrivano per magia e per magia sono proprio quelli giusti, tanto desiderati! Se non is ricreasse ogni volta la favola per i bimbi piccoli della famiglia quello che resta è solo un mucchio di stupidi oggetti sotto un albero con un po' di palline su.
    E poi, pensateci, genitori! il vostro compito è proteggere i vostri bambini da ogni piccolo trauma o abituarli mano mano al fatto che la magia delle favole è la nostra magia, che siamo noi che possiamo immaginare tutto e costruire castelli sulle nuvole. Che babbo natale sono i nostri genitori e i nonni e gli zii e che lo hanno fatto per amore.
    Inoltre riflettete su quello che dice Rab-bit., peste coglie il bimbo che dice agli altri bimbi che babbo natale non esiste! Brrrrrr.
    Un bacio a tutti e buona pasqua!

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  16. 25 anni, qui da noi il 13 dicembre passa Santa Lucia. Bene, ogni mattina del 13 mi sveglio emozionata come quando ero bambina. Non importa il sapere chi sia, importa la magia e l'emozione della tradizione

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  17. Vero. La magia del Natale non passa mai. Quando i miei nipoti erano piccoli, la vigilia di Natale li mandavamo a letto presto, dopo aver messo le scarpe ben lucidate sul tavolo, un bicchiere d'acqua e del pane per l'asinello. Quando erano a letto, lasciavamo sul pavimento i ferri dorati dell'asinello e poi mettevamo sul giradischi i canti di Natale. Loro credevano che fossero gli angioletti che accompagnavano Gesù Bambino e si addormentavano subito, altrimenti non ci sarebbero stati regali il giorno dopo
    Che bella atmosfera si creava
    Paola

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  18. Sono sempre stata una bimba sensibile e superfantasiosa, che Babbo Natale non esisteva me lo disse la maestra in terza elementare. (ma che mostro di persona sei????) Ci rimasi troppo male.

    Quando sei così però quel briciolo di magia ti resta dentro ed io ancora oggi a Babbo Natale ci voglio credere lo stesso! <3

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  19. Mi sono commossa e ho apprezzato molto la delicatezza della tua risposta.

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  20. de "L'isola che non c'è", però, cantale anche l'ultima strofa: "e ti prendono in giro, se continui a cercarla, ma non darti per vinto, perché... chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te" :)

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  21. Il tuo pst mi è piaciuto un sacco e l'ho inserito nella top3 della settimana. Passa a leggere su http://www.mammachevita.it/2014/02/topo-of-post-2-24-febbraio-2014.html oppure su www.mammachevita.it

    Giada

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  22. Tra qualche anno dovrò affrontare la stessa domanda pure io!
    Credo che non avresti potuto trovare risposta migliore da dare a tua figlia, sei davvero un bravissimo papà! ^_^
    Arrivo dal blog di mamma che vita e sono davvero contenta di averti conosciuto!

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  23. Bellissimo post, mi tocca da vicino, ti devo confessare che mi sono emozionata...una risposta veramente ben data complimenti!!

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