martedì 23 agosto 2011

Primo giorno di scuola elementare per Eleonora

Ore 9.00 di questa mattina: la campanella! Prima un benvenuto informale e poi l'appello.
Seduti ai banchi 20 bimbi, 11 femmine e 9 maschi. In piedi, con lo sguardo tanto emozionato quanto quello dei bimbi, papà, mamme e persino un nonno. Eleonora si è seduta vicino all'amichetta conosciuta settimana scorsa.

Le tre maestre hanno inizialmente spiegato la struttura della giornata: dalle 6.30 alle 8.30 il prescuola (facoltativo), dalle 8.30 alle 13 l'attività didattica, quindi dalle 13 alle 18.30 il doposcuola, anch'esso facoltativo ed usufruibile anche per meno ore di quelle di apertura. È quindi possibile, ad esempio, lasciare i bimbi alle 8 e prenderli alle 17. L'unica cosa che viene chiesto è una specie di "contratto" che definisce il bisogno in anticipo per permettere alla scuola di pianificare la presenza del personale.

Poi, mentre ai bambini è stato assegnato il primo compito (fare un disegno da mettere sul proprio armadietto), a noi genitori hanno consegnato un bustone con una serie di moduli da riempire, è stato indicato il piano delle "pari opportunità" che accompagna quello della didattica e ci sono state spiegate alcune regole di base (ad esempio che i bambini non possono portare i propri giocattoli a scuola, per evitare invidie e conflitti). La maestra ci ha inoltre informati che ogni venerdì darà ai bimbi la lettera della settimana e che l'idea di darla ai bimbi da dare ai genitori e non semplicemente di mandarcela via posta elettronica è per creare un'occasione di dialogo fra genitori e bimbi. Ci ha invitati proprio ad usare la lettera come opportunità di far parlare i bambini, di fargli raccontare della scuola.

Una delle maestre ha poi chiesto ai bambini cosa ne pensassero del fatto di iniziare la scuola e cosa si aspettassero di fare; lo ha chiesto mentre dava ai bimbi un frutto facendoli contare quanti prendevano una mela e quanti una banana, ed ha spiegato loro che anche quella era matematica.

Eleonora è veramente contenta: si sente più grande e sta facendo nuove amicizie. A volte si guardava intorno e sorrideva. A volte guardava me ed Anette facendoci il pollice insù.

Domani secondo giorno. Giornata piena, ancora con i genitori, compresa la refezione. Sono sempre più emozionato.

7 commenti:

  1. o.o..Oh! Ma io non mi ricordo di aver fatto tutte queste cose il primo giorno di scuola, eh sì che era una scuola privata (anche se poi la differenza è effettivamente stata minima).
    Comunque, buona scuola Eleonora!!!! E anche Mamma e Papà!

    Seya

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  2. Com'è diverso tra la Svezia e l'Italia (a parte il fatto che i miei figli fanno il tempo pieno, 40 ore settimanali, più il prescuola facoltativo dalle 7:40 alle 8:35)!
    Roberta

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  3. Buon inizio di scuola!
    Caspita quando leggo gli orari che avete sono invidiosissima, qui sto già stressando per l'anno prossimo, scuola obbligatoria e orari incredibili (tipo 8:30-11:00 un giorno, 8:30-11:30 e 14:30-15:00 un altro, niente scuola il mercoledì, etc.)
    Per la serie, vivere in Svizzera rende difficile conciliare famiglia e lavoro...

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  4. Molto interessante questa scuola . . . ma la cosa che mi piace di più è la "lettera" settimanale. :-)

    Ho sorriso pensando al "definire il bisongo in anticipo" . . . conosco mamme che lo cambierebbero ogni settimana! ;-)

    Una domanda, ma in questi giorni, tutti i genitori dei "primini" li passano a scuola???
    E i bambini più grandi??? :-)

    Ciao, R

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  5. Eccoci ci siamo!!!
    Anche Matilde tra poco inizierà la prima elementare (qui ancora siamo in piena estate). La scorsa settimana abbiamo comprato zaino, portacolori e diario; ho avuto un flash-back ricordando l'emozione di quando compravo queste cose per le mie elemntari. Ho voluto che fosse un evento, tutta la famiglia a scegliere (alla fine Barbie: che mi sta troppo antipatica).
    Non so ancora come sarà l'inserimento (Matilde si ritroverà con 10 compagnetti/e dell'asilo) ma non vedo l'ora che cominci per vedere la mia pulcina diventare grande....ho già i lacrimoni
    Enzo

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  6. @fiordicactus In realtà già da oggi ci hanno detto che chi voleva poteva andare via subito. Ciò che aiuta è che molte aziende svedesi hanno l'orario flessibile con possibilità di fare meno ore un giorno e recuperarle durante altri giorni.

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  7. non ci posso credere! con queti orari flessibili ed al servizio anche di due genitori che lavorano..è tutta un'altra cosa! se non fosse perchè sono una freddolosa assurda, mi trasferirei all'istante!
    ma xchè qui non succedono queste cose?!

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