I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
venerdì 28 febbraio 2014
Un oggetto per il futuro
"Nonostante" la settimana bianca Eleonora ha deciso che una sera a settimana tocca comunque a lei decidere il menu e cucinare. La sua scelta è caduta su polpette, purè e marmellata di ribes rosso. Nella dotazione della cucina della baita però non c'era però l'attrezzo per schiacciare le patate per fare il purè (chiamato in svedese "potatisstöt").
Anette è quindi andata a comprarlo al supermercato del paese e ha detto a Eleonora che potrà portarlo con se il giorno in cui andrà a vivere da sola.
E adesso tutte le volte che lo useremo una volta tornati a casa probabilmente penserò al giorno in cui Eleonora andrà fuori di casa...
giovedì 27 febbraio 2014
Nello sci come nella vita
Eleonora e Sofia trasportano nello sci il loro modo di essere quotidiano. Eleonora è metodica e precisa, predilige lo slalom, affronta le curve con la stessa accuratezza con la quale scrive in corsivo. Sofia è tutta energia. Alla terza curva ha superato mamma Anette e una volta allo skilift le ha detto: "Sai mamma, tu andavi troppo piano!"
mercoledì 26 febbraio 2014
Come cantava Pippo Franco...
Cosa dice una quattrenne sulla soglia della baita pronta per andare a sciare con indosso mutande, calze, calzamaglia, maglia di sotto, tuta di cotone, tuta da sci, casco, guanti, occhiali da sci e scarponi da sci? "Hmm... credo che mi scappi la pipì!".
Nota: Non ne ha fatta nemmeno una goccia...
martedì 25 febbraio 2014
Gioia e invidia
Eleonora e Sofia stanno facendo scuola di sci. Per Sofia è la prima volta, Eleonora aveva fatto tre lezioni quattro anni fa. A vederle, e a vedere tutti gli altri bambini, da una parte provo molta gioia per loro, che si divertono tantissimo e fanno progressi a vista d'occhio, ...ma provo anche un po' di invidia vedendo che c'è un tempo in cui imparare qualcosa di nuovo, anche abbastanza complicato, risulta comunque facile, e realizzando che per noi adulti è possibile ma è tutta un'altra cosa.
lunedì 24 febbraio 2014
Sofia dixit
Sofia oggi pomeriggio: "Allora papà, chi non vede è...hmmm.. cieco...chi non parla... muto... chi non sente è sordo... e chi non respira è morto, vero?"
domenica 23 febbraio 2014
450 km e non sentirli
Questa settimana nella regione di Stoccolma è sportlov, la "vacanza dedicata allo sport", ossia dedicata da quasi tutti alla settimana bianca. È scaglionata per regione (ossia le scuole sono chiuse) lungo tre settimane diverse sia per evitare il sovraffollamento che per permettere alle località turistiche più settimane di lavoro.
L'inizio del viaggio verso la montagna ha congelato sia me che Anette. Un "quanto manca?" di Sofia dopo 450 metri quando da fare avevamo 450 km di macchina. Era però solo una domanda mossa da curiosità e niente di più. Poi grazie a film e cartoni scaricati sul tablet, giochi e canzoni (nonché una sosta alla pasticceria di Vansbro che merita veramente) il viaggio è passato oltre ogni più rosea aspettativa. Fare lunghi viaggi in macchina sembrerebbe essere diventato un piacere.
sabato 22 febbraio 2014
Conosce la sorellina proprio bene...
Oggi pomeriggio.
Eleonora e Sofia comodamente sdraiate sul tappeto della sala, Eleonora a leggere un libro e Sofia a giocare con il Lego e il trenino.
Eleonora ha un certo punto dice: "Ma che bello potersene stare in pace a leggere un libro senza che nessuno mi disturbi".
Non ha finito di pronunciare la frase che Sofia le era già addosso con un abbraccio/coccola/solletico.
E chiaramente Eleonora ha risposto in maniera simile e hanno iniziato a rotolarsi sul tappeto come due gattini che fanno finta di fare la lotta...
Eleonora e Sofia comodamente sdraiate sul tappeto della sala, Eleonora a leggere un libro e Sofia a giocare con il Lego e il trenino.
Eleonora ha un certo punto dice: "Ma che bello potersene stare in pace a leggere un libro senza che nessuno mi disturbi".
Non ha finito di pronunciare la frase che Sofia le era già addosso con un abbraccio/coccola/solletico.
E chiaramente Eleonora ha risposto in maniera simile e hanno iniziato a rotolarsi sul tappeto come due gattini che fanno finta di fare la lotta...
venerdì 21 febbraio 2014
De gustibus...
Oggi è giorno di fredagsmys, le "coccole del venerdì": tutta la famiglia sul divano, film adatto ai bambini, dolcetti e altri tipi di cibo "di conforto".
Sofia ha deciso che pucciare i pop-corn nello sciroppo di lamponi è la sua definizione odierna di fredagsmys - e la cosa sembra piacerle tanto...
Sofia ha deciso che pucciare i pop-corn nello sciroppo di lamponi è la sua definizione odierna di fredagsmys - e la cosa sembra piacerle tanto...
giovedì 20 febbraio 2014
Regola da modificare
Sofia non ha ancora perso il vizio di venire nel lettone quando si sveglia di notte. Succede molto meno spesso, ma succede. Abbiamo così deciso di ricominciare con i "metodo delle stelline" che l'estate scorsa diede dei buoni risultati.
Questa mattina Sofia si è presentata in stanza alle sei in punto (io mi alzo alle 6:40) e si è infilata nel lettone. Non sembrava però trovare la posizione giusta visto che si rigirava in tutti i modi possibili.
Io le ho detto che avrebbe dovuto tornare a dormire nel suo letto altrimenti niente stellina. E lei: "Ma papà, non vale... io ho gli occhi aperti, non sto dormendo nel lettone!"
Mi sa che devo cambiare le regole...
Questa mattina Sofia si è presentata in stanza alle sei in punto (io mi alzo alle 6:40) e si è infilata nel lettone. Non sembrava però trovare la posizione giusta visto che si rigirava in tutti i modi possibili.
Io le ho detto che avrebbe dovuto tornare a dormire nel suo letto altrimenti niente stellina. E lei: "Ma papà, non vale... io ho gli occhi aperti, non sto dormendo nel lettone!"
Mi sa che devo cambiare le regole...
mercoledì 19 febbraio 2014
Pattinata a cinque gambe
La classe di Eleonora ha fatto una mini gita con colazione al sacco alla pista di pattinaggio. Quando le ho chiesto come fosse andata mi ha detto che prima di pranzo hanno pattinato ognuno per conto suo, mentre il pomeriggio è stato dedicato a esercizi tipo la pattinata a cinque gambe. Incuriosito le ho chiesto cosa fosse. Così ho scoperto che hanno dedicato il pomeriggio a esercizi di gruppo dove ad esempio la pattinata a cinque gambe era un esercizio in cui tre bambini dovevano portarsi da una parte della pista ad un altra usando "solo" cinque delle sei gambe a disposizione. E così, mi ha raccontato Eleonora, una volta si sono messi tutti e tre di fianco e quello in mezzo ha tenuto una gamba sollevata mentre un'altra volta si sono messi in fila indiana con quello/a davanti che alzava una gamba, visto che i vari esercizi andavano a volte risolti in più modi.
Avrei voluto essere lì a vederli...
Avrei voluto essere lì a vederli...
martedì 18 febbraio 2014
Una domanda a bruciapelo
La domanda è arrivata così, all'improvviso, inaspettata, mentre tornavamo da danza in macchina. "Papà...ma è vero che Babbo Natale, la fatina dei denti e il coniglio di Pasqua non esistono?"
In macchina c'era anche Sofia, quindi le ho detto che ne avremmo parlato più tardi.
E appena Sofia si è addormentata la domanda è tornata fuori.
Così ci siamo seduti sul divano. Lei mi ha raccontato che nella sua classe molti le hanno detto che quelle cose non esistono, che neanche le fate ci sono e che la polvere magica. Me lo diceva con il magone e con gli occhi lucidi, e a me veniva in mente Bennato "...e a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia, e chi è saggio, chi è maturo lo sa, non può esistere nella realtà..." ed Eleonora è matura e saggia, e questo è uno dei suoi primi scontri fra cuore e cervello, fra la fantasia di una bambina di otto anni e il pragmatismo di chi cresce, a volte in maniera impercettibile, a volte con passi da gigante.
Non le ho dato una risposta diretta, ma abbiamo parlato di cose che sono plausibili e cose che magari lo sono meno, ma anche del fatto che tante cose possono venire dal mondo della fantasia (Pippi Calzelunghe, Geronimo Stilton, le storie che adora del cavallo Sigge) ma non per questo darci emozioni meno vere.
A quel punto mi ha chiesto di potersi accovacciare con me sul divano e di abbracciarla, ha pianto un pochino, poi piano piano ha ritrovato il sorriso e mi ha chiesto di accompagnarla a dormire.
A volte non è facile essere bambini... ma anche essere genitori può presentare delle sfide interessanti...
In macchina c'era anche Sofia, quindi le ho detto che ne avremmo parlato più tardi.
E appena Sofia si è addormentata la domanda è tornata fuori.
Così ci siamo seduti sul divano. Lei mi ha raccontato che nella sua classe molti le hanno detto che quelle cose non esistono, che neanche le fate ci sono e che la polvere magica. Me lo diceva con il magone e con gli occhi lucidi, e a me veniva in mente Bennato "...e a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia, e chi è saggio, chi è maturo lo sa, non può esistere nella realtà..." ed Eleonora è matura e saggia, e questo è uno dei suoi primi scontri fra cuore e cervello, fra la fantasia di una bambina di otto anni e il pragmatismo di chi cresce, a volte in maniera impercettibile, a volte con passi da gigante.
Non le ho dato una risposta diretta, ma abbiamo parlato di cose che sono plausibili e cose che magari lo sono meno, ma anche del fatto che tante cose possono venire dal mondo della fantasia (Pippi Calzelunghe, Geronimo Stilton, le storie che adora del cavallo Sigge) ma non per questo darci emozioni meno vere.
A quel punto mi ha chiesto di potersi accovacciare con me sul divano e di abbracciarla, ha pianto un pochino, poi piano piano ha ritrovato il sorriso e mi ha chiesto di accompagnarla a dormire.
A volte non è facile essere bambini... ma anche essere genitori può presentare delle sfide interessanti...
lunedì 17 febbraio 2014
Beati gli ultimi
Da fratello minore ho sempre sentito dire che chi arriva dopo spesso gode del fatto che i fratelli e le sorelle maggiori hanno fatto tutte le conquiste e adesso la strada è spianata. Eleonora (i vantaggi di tenere un diario) è andata dal parrucchiere per la prima volta quando aveva sei anni un mese e sedici giorni.
Sofia ha dovuto aspettare solo quattro anni due mesi e dodici giorni.
Oggi quando sono andato a prenderla all'asilo era tutta esaltata, aveva raccontato a tutti che sarebbe andata a tagliarsi i capelli ed era l'espressione della gioia. Ha voluto farseli tagliare lei prima di Eleonora e, al contrario della sorella maggiore, ha chiesto una volta sola se mancasse ancora molto (ma in compenso ha preso tre dolcetti dalla scodella con le caramelle e i cioccolatini).
Poi ha passato tutto il tempo in cui veniva servita Eleonora a rimirarsi in tutti gli specchi...ma proprio tutti! (...e nel tornare a casa non ha voluto il berretto e a camminato a testa alta stile diva di Hollywood...)
Sofia ha dovuto aspettare solo quattro anni due mesi e dodici giorni.
Oggi quando sono andato a prenderla all'asilo era tutta esaltata, aveva raccontato a tutti che sarebbe andata a tagliarsi i capelli ed era l'espressione della gioia. Ha voluto farseli tagliare lei prima di Eleonora e, al contrario della sorella maggiore, ha chiesto una volta sola se mancasse ancora molto (ma in compenso ha preso tre dolcetti dalla scodella con le caramelle e i cioccolatini).
Poi ha passato tutto il tempo in cui veniva servita Eleonora a rimirarsi in tutti gli specchi...ma proprio tutti! (...e nel tornare a casa non ha voluto il berretto e a camminato a testa alta stile diva di Hollywood...)
domenica 16 febbraio 2014
Lapsus da sorella maggiore
Questa mattina a lezione di equitazione il cavallino che oggi era stato assegnato a Eleonora, che si chiama Oscar, a un certo punto ha deciso che di stare fermo non ne aveva proprio voglia. Ha così incominciato a fare un paio di passi avanti ed Eleonora lo ha fermato. A quel punto Oscar ha iniziato a voler andare prima verso destra poi verso sinistra. Eleonora si è fatta valere, ma si è un po' spazientita. E così al successivo tentativo di Oscar di voler lasciare la posizione Eleonora ha tirato le redini con decisione, si è avvicinata all'orecchio dell'animale e se n'è uscita con un tranquillo ma perentorio: "Sofia, adesso basta!".
Nota: Da quel momento Oscar è stato tranquillo e ha ubbidito per tutta la lezione.
Nota: Da quel momento Oscar è stato tranquillo e ha ubbidito per tutta la lezione.
sabato 15 febbraio 2014
Cose non credevo possibili
Eleonora, di che colore vuoi gli occhiali da sci?
Eleonora: "Di qualsiasi colore tranne che rosa... inizio a essere stufa del rosa".
I nuovi occhiali da sci di Eleonora hanno la fascetta turchese. Sofia tutta contenta ha "ereditato" quelli rosa che a Eleonora erano diventati piccoli.
Eleonora: "Di qualsiasi colore tranne che rosa... inizio a essere stufa del rosa".
I nuovi occhiali da sci di Eleonora hanno la fascetta turchese. Sofia tutta contenta ha "ereditato" quelli rosa che a Eleonora erano diventati piccoli.
venerdì 14 febbraio 2014
Il giorno di tutti i cuori
San Valentino in Svezia è alla hjärtans dag ossia "il giorno di tutti i cuori". Per Eleonora e Sofia non è il giorno degli innamorati, ma il giorno dell'amore, il giorno in cui celebrare le persone alle quali si vuole bene con tutto il cuore. E così è tutto il giorno che girano biglietti a forma di cuore (Eleonora ne ha fatti di splendidi sui quali ha incollato dei petali di fiore), biscotti a forma di cuore, cioccolatini a forma di cuore, e persino le frittelle fatte da Anette sono a forma di cuore.
Le bimbe hanno deciso che è un giorno nel quale si è più buoni, si vuole bene a tutti e ci si coccola.
Mi piace questo modo di interpretare S. Valentino!
giovedì 13 febbraio 2014
Pausa pranzo diversa
Oggi ho fatto la pausa pranzo in maniera un po' diversa dal solito: colloquio con la maestra di Eleonora. Il classico "colloquio di sviluppo personale" (utvecklingssamtal) durante il quale, con Eleonora presente, la maestra racconta degli obiettivi e di come va, si discute di cosa va meglio e di cosa si potrebbe migliorare. In teoria avremmo dovuto esserci sia io che Anette, purtroppo però Sofia si è presa un virus della pancia che all'asilo prima di chiamare noi per andare a prenderla stavano sinceramente pensando di chiamare l'esorcista.
Durante il colloquio questa volta la maestra ha anche dato degli esercizi a Eleonora e le ha chiesto di spiegare come stava ragionando. Il tutto anche per discutere su come integrare il lavoro a casa e continuare il lavoro scuola-famiglia facendo vedere ai genitori il metodo didattico dell'insegnante (che in certi casi è molto diverso da quello che si usava quando andavamo noi alle elementari).
Oltre alla parte strettamente didattica abbiamo parlato molto dello sviluppo sociale, di come la maestra cambi a intervalli regolari i gruppi di lavoro per abituare tutti a relazionarsi e cooperare con tutti e come far interagire bambini con personalità diverse fra loro.
Ho sempre più l'impressione che le maestra abbiano il controllo totale della situazione in classe e abbiano un rapporto molto maturo con i bambini, e che questi colloqui servano soprattutto per i genitori e per aiutarli a vedere a intervalli regolari che i bambini stanno crescendo, stanno maturando e si stanno sviluppando e che se vogliamo stargli dietro, o meglio ancora precederli un pochino per poterli aiutare, c'è molto da lavorare...
Durante il colloquio questa volta la maestra ha anche dato degli esercizi a Eleonora e le ha chiesto di spiegare come stava ragionando. Il tutto anche per discutere su come integrare il lavoro a casa e continuare il lavoro scuola-famiglia facendo vedere ai genitori il metodo didattico dell'insegnante (che in certi casi è molto diverso da quello che si usava quando andavamo noi alle elementari).
Oltre alla parte strettamente didattica abbiamo parlato molto dello sviluppo sociale, di come la maestra cambi a intervalli regolari i gruppi di lavoro per abituare tutti a relazionarsi e cooperare con tutti e come far interagire bambini con personalità diverse fra loro.
Ho sempre più l'impressione che le maestra abbiano il controllo totale della situazione in classe e abbiano un rapporto molto maturo con i bambini, e che questi colloqui servano soprattutto per i genitori e per aiutarli a vedere a intervalli regolari che i bambini stanno crescendo, stanno maturando e si stanno sviluppando e che se vogliamo stargli dietro, o meglio ancora precederli un pochino per poterli aiutare, c'è molto da lavorare...
mercoledì 12 febbraio 2014
Domande inutili
Oggi Sofia è tornata dall'asilo che aveva macchie di tempera un po' dappertutto. Il braccio destro sembrava un'opera di Dalì. Le ho chiesto cosa avesse fatto all'asilo, e lei, con un sorriso beffardo e lo sguardo disarmante di chi risponde a una domanda inutile: "Abbiamo dipinto!".
In effetti avrei dovuto capirlo da solo...
Nota: Il suggerimento è arrivato ad Anette via Facebook: "Ma Eleonora conosce Arturo e Kiwi?"
Non li conoscevamo. È un cartone animato che insegna ai bambini molte ricette tradizionali italiane, dalla panzanella al tiramisù passando per le penne all'arrabbiata e la torta di noci al cioccolato. Quest'ultima è diventata una delle ricette che più hanno catturato l'attenzione di Eleonora e che adesso vuole provare. L'idea era di farle vedere una ricetta e vedere se la cosa le piaceva. Ha voluto guardarne tantissime e adesso ha molte idee per le sue cene del giovedì sera.
In effetti avrei dovuto capirlo da solo...
Nota: Il suggerimento è arrivato ad Anette via Facebook: "Ma Eleonora conosce Arturo e Kiwi?"
Non li conoscevamo. È un cartone animato che insegna ai bambini molte ricette tradizionali italiane, dalla panzanella al tiramisù passando per le penne all'arrabbiata e la torta di noci al cioccolato. Quest'ultima è diventata una delle ricette che più hanno catturato l'attenzione di Eleonora e che adesso vuole provare. L'idea era di farle vedere una ricetta e vedere se la cosa le piaceva. Ha voluto guardarne tantissime e adesso ha molte idee per le sue cene del giovedì sera.
martedì 11 febbraio 2014
11/2 uno uno due - non centododici
Oggi, undici febbraio, essendo il giorno 11-2 ho scoperto che è il giorno della campagna del 112, ossia dell'insegnare ai bambini cosa fare in caso di pericolo: chiamare l'uno uno due; non il centododici, perché per un bambino dell'asilo quel numero è troppo complicato, ma l'uno uno due.
Sofia me l'ha raccontato quando sono andata a prenderla all'asilo. Mi ha anche fatto vedere come strisciare o gattonare per mantenersi in basso nel caso ci sia fumo (e se il pavimento dell'asilo non era pulito prima lo è diventato sicuramente dopo che tutti i bambini si sono esercitati), mi ha raccontato che non bisogna fermarsi a prendere nulla, neanche il peluche preferito, e soprattutto non bisogna nascondersi. Hanno anche guardato su YouTube i video della SOSAlarm che raccontano in forma di storia come comportarsi in caso d'incidente ad esempio se qualcuno ha bisogno di un'ambulanza.
E così siamo tornati a casa mentre lei canticchiava la rima "Ett ett två, lätt att slå!" (Uno uno due, facile da digitare). Da oggi mi sento più sicuro :-)
Sofia me l'ha raccontato quando sono andata a prenderla all'asilo. Mi ha anche fatto vedere come strisciare o gattonare per mantenersi in basso nel caso ci sia fumo (e se il pavimento dell'asilo non era pulito prima lo è diventato sicuramente dopo che tutti i bambini si sono esercitati), mi ha raccontato che non bisogna fermarsi a prendere nulla, neanche il peluche preferito, e soprattutto non bisogna nascondersi. Hanno anche guardato su YouTube i video della SOSAlarm che raccontano in forma di storia come comportarsi in caso d'incidente ad esempio se qualcuno ha bisogno di un'ambulanza.
E così siamo tornati a casa mentre lei canticchiava la rima "Ett ett två, lätt att slå!" (Uno uno due, facile da digitare). Da oggi mi sento più sicuro :-)
lunedì 10 febbraio 2014
Quello 0,000001%
Ci sono volte (il 99,999999%) in cui adoro le maestre dell'asilo di Sofia. Fanno dei lavori molto interessanti con i bambini e a casa Sofia ti porta disegni che ti sciolgono il cuore, pupazzetti adorabili e biglietti che ti emozionano.
Poi c'è il giorno eccezione, quando a tua figlia hanno fatto costruire, e portare a casa, delle maracas...
Poi c'è il giorno eccezione, quando a tua figlia hanno fatto costruire, e portare a casa, delle maracas...
domenica 9 febbraio 2014
Nonni in visita
Fra equitazione, calcio e scuola di italiano quello appena trascorso sembrava già essere un fine settimana pienotto. Nonno Bosse però aveva degli impegni a Stoccolma e così venerdì sera accompagnati da gatto Simon sono arrivati nonno Bosse e nonna Eivor. Quest'ultima è stata una maestra nello sfruttare i momenti liberi fra le varie attività per coinvolgere le bambine in cucina. E così insieme hanno fatto i dolcetti alla cannella, lo sciroppo di ribes rosso e par colazione questa mattina hanno preparato il gröt, che è quella specie di pappa d'avena che gli inglesi chiamano porridge e che qui viene mangiata con la cannella in polvere, lo zucchero e il latte della quale Sofia va ghiottissima.
Un "effetto collaterale" molto positivo è che quando a lavorare in cucina ci sono tre persone le dosi tendono a essere abbondanti visto che bisogna mostrare e far provare diverse volte, e così adesso abbiamo un bel po' di dolcetti alla cannella!
Un "effetto collaterale" molto positivo è che quando a lavorare in cucina ci sono tre persone le dosi tendono a essere abbondanti visto che bisogna mostrare e far provare diverse volte, e così adesso abbiamo un bel po' di dolcetti alla cannella!
sabato 8 febbraio 2014
Realismo quattrenne
Ha guardato con la bocca spalancata e lo sguardo affascinato la pattinatrice che sul ghiaccio di Sochi eseguiva il proprio programma. Per tutto il tempo non ha proferito parola, ma con il corpo l'ha seguita in certi gesti e ha accompagnato alcune piroette con un sospiro di ammirazione. Ha aspettato la fine, poi si è voltata e con aria molto seria Sofia ha detto: "Lei pattina mooolto meglio di me!"
venerdì 7 febbraio 2014
Con un giorno di ritardo
Il suggerimento iniziale di Eleonora era stato che lei avrebbe deciso il menù e cucinato ogni giovedì sera. Ieri sera però proprio non se la sentiva, ma un impegno è un impegno, e quindi si era deciso che avrebbe cucinato questa sera.
La scelta del piatto è caduta sugli spaghetti al ragù, e come la volta scorsa ha voluto fare tutto praticamente da sola.
Sono venuti veramente buoni!
La scelta del piatto è caduta sugli spaghetti al ragù, e come la volta scorsa ha voluto fare tutto praticamente da sola.
Sono venuti veramente buoni!
giovedì 6 febbraio 2014
Vecchie foto
Sul divano con Eleonora da una parte e Sofia dall'altra, ho mostrato loro un po' di foto di quando ero bambino: quelle dell'ottavo e del nono compleanno mentre soffio sulle candeline, quelle della recita all'asilo, quelle della gita delle elementari, quelle del mio battesimo, quelle dell'estate che sono sicuro essere il 1984 e quelle di un paio d'estati che non riesco a piazzare esattamente. Ogni foto genera domande su parenti, amici, situazioni, luoghi, persone. Sofia che ride guardando zia Daniela da bambina, Eleonora che ammira le mie foto mentre gioco a calcio, entrambe che mi fanno scavare nella memoria nomi, posti, anni. E a me questa cosa di condividere con loro la mia storia, che è in fondo anche la loro, piace proprio. Impariamo a conoscerci meglio.
mercoledì 5 febbraio 2014
Generazione digitale
All'inizio ci fu la "lettera della settimana", una paginetta dattiloscritta consegnata dalla maestra ai bambini, da portare a casa e leggere insieme ad alta voce. Poi la lettera diventò un allegato ad un messaggio di posta elettronica. Da meno di tre mesi c'è "Infomentor", la piattaforma elettronica dove c'è tutto, dai compiti al registro elettronico al piano personale di sviluppo. È tutto lì, in rete, in digitale.
Sarà che ha il suo tablet, che sa usare Skype, che sa cercare le cose in internet, che per lei è naturale navigare sulle pagine web di alcuni dei suoi programmi televisivi preferiti, che anche tutto quanto riguarda ad esempio il suo calcio è online (squadra, allenamenti, partite, tutto su laget.se), ma Eleonora si è già abituata alla versione digitale della lettera della settimana. Così adesso quando al mercoledì sera prepara la cartella con i compiti e le chiedo se li ha fatti tutti riesce a uscirsene con risposte del tipo "Certo, vuoi vedere su Infomentor?".
E forse proprio come contrasto a questo suo muoversi così naturalmente nel mondo elettronico, mi fa veramente piacere quando spento il computer si avvia verso la libreria, prende un libro di carta e mi chiede se va bene se legge un po' prima di addormentarsi.
Sarà che ha il suo tablet, che sa usare Skype, che sa cercare le cose in internet, che per lei è naturale navigare sulle pagine web di alcuni dei suoi programmi televisivi preferiti, che anche tutto quanto riguarda ad esempio il suo calcio è online (squadra, allenamenti, partite, tutto su laget.se), ma Eleonora si è già abituata alla versione digitale della lettera della settimana. Così adesso quando al mercoledì sera prepara la cartella con i compiti e le chiedo se li ha fatti tutti riesce a uscirsene con risposte del tipo "Certo, vuoi vedere su Infomentor?".
E forse proprio come contrasto a questo suo muoversi così naturalmente nel mondo elettronico, mi fa veramente piacere quando spento il computer si avvia verso la libreria, prende un libro di carta e mi chiede se va bene se legge un po' prima di addormentarsi.
martedì 4 febbraio 2014
Quando la lingua è un mistero
Questa mattina mentre mi radevo Sofia mi ha chiamato chiedendomi in quale stanza fossi e cosa stessi facendo. Le ho risposto che mi stavo facendo la barba. Lei è arrivata, mi ha guardato e mi ha detto: "Papà, prima avevi la barba, ma adesso non ce l'hai più, allora perché mi hai detto che hai fatto la barba? Tu hai disfatto la barba"
In effetti la cosa ha una sua logica...
In effetti la cosa ha una sua logica...
lunedì 3 febbraio 2014
Preoccupata per la busta
Quando sono arrivato a casa Eleonora me l'ha detto con un filo di preoccupazione. "Papà... c'è posta per te... hai fatto qualche cosa che non dovevi fare?"
Ho guardato sul mobile. Fra la posta c'era una lettera della polizia. La mia fedina penale. È richiesta, visto che come allenatore ho a che fare con dei bambini, dalla società della squadra di calcio dove gioca Eleonora e che io alleno.
Non l'ho potuta aprire e farle vedere che è immaccolata perché la busta va aperta davanti al dirigente della società responsabile del settore giovanile, ma ridendo le ho detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi. Lei ha fatto un sospiro di sollievo, ha detto "Bravo...lo sapevo!" ed è tornata a giocare.
Ho guardato sul mobile. Fra la posta c'era una lettera della polizia. La mia fedina penale. È richiesta, visto che come allenatore ho a che fare con dei bambini, dalla società della squadra di calcio dove gioca Eleonora e che io alleno.
Non l'ho potuta aprire e farle vedere che è immaccolata perché la busta va aperta davanti al dirigente della società responsabile del settore giovanile, ma ridendo le ho detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi. Lei ha fatto un sospiro di sollievo, ha detto "Bravo...lo sapevo!" ed è tornata a giocare.
domenica 2 febbraio 2014
Tutto a rotoli...
Hanno iniziato a giocarci appena Eleonora è tornata dagli allenamenti di calcio, hanno fatto una pausa quando siamo andati al cinema, hanno ripreso a giocarci appena tornate, hanno fatto una piccola pausa per cenare e li hanno messi via solo al momento di fare il bagno. Fra le altre cose ci hanno fatto torri, ponti e costruzioni varie, hanno cercato di impilarne il più possibile, li hanno messi tutti in fila, ne hanno fatto una casetta per i peluche.
Oggi 84 cartoni centrali di rotoli di carta igienica e da cucina hanno tenuto impegnate le bimbe per diverse ore.
Oggi 84 cartoni centrali di rotoli di carta igienica e da cucina hanno tenuto impegnate le bimbe per diverse ore.
Sofia Personal Trainer
Anette è appena tornata dalla sua corsa mattutina. Appena entrata in casa dopo cinque km a due gradi sopra lo zero è stata acccolta da un abbraccio di Sofia che le ha detto: "Brava... adesso potresti fare cinque giri intorno alla casa". Anette ha fatto i giri che Sofia, ancora in pigiama e al calduccio della casa, ha contato minuziosamente dalla finestra del salotto.
sabato 1 febbraio 2014
Come un pendolo - problemi opposti
Ci sono giorni nei quali prima bisogna insistere su una cosa e dopo un po' sul contrario. Come l'uscire a giocare nella neve: all'inizio, quando le bimbe sono in casa al calduccio a rilassarsi, per farle uscire a giocare all'aperto bisogna insistere... poi una volta che sono fuori non c'è verso di farle tornare dentro che dopo un paio d'ore ti dicono "ma siamo appena uscite!" e l'unica loro ragione per rientrare in casa è quella di prendere una carota/sciarpa/cappello per il pupazzo di neve e poi subito uscire di nuovo.
venerdì 31 gennaio 2014
Spontaneità quattrenne
All'asilo Sofia ha raccontato che questa sera e domani verranno nonno Bosse e nonna Eivor. La maestra le ha chiesto se fosse contenta. La risposta è stata: "Dipende... se non c'è lo sci alla televisione si, altrimenti nonno Bosse vuole vederlo, e allora non posso vedere i cartoni".
Io le ho detto che si possono fare anche altre cose e che eventualmente può guardare i cartoni sul tablet.
E lei: "Lo so... ma quello schermo è molto più piccolo!"
Io le ho detto che si possono fare anche altre cose e che eventualmente può guardare i cartoni sul tablet.
E lei: "Lo so... ma quello schermo è molto più piccolo!"
giovedì 30 gennaio 2014
Cena preparata dalle bimbe
Hanno fatto tutto loro. In realtà avrebbe voluto fare tutto Eleonora, ma si sa come sono le sorelle minori, anche Sofia ha voluto partecipare.
Eleonora ha scelto il menu; da buona diplomatica come potrebbe essere ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte e ha scelto un po' di Italia e un po' di Svezia: pasta al burro (e parmigiano) e polpette (tipo quelle del negozio di mobili che ti monti da solo).
Eleonora ha pesato la pasta (ha scelto lei il tipo: le lumachine), ha fatto bollire l'acqua salata, l'ha scolata (con un piccolo aiuto da parte di Anette che è consistito nel... tenere Sofia a debita distanza) e ha cucinato le polpette. Un vantaggio qui è che i fornelli sono elettrici e non a gas, quindi molto più facili da gestire.
Sofia ha mescolato il burro con la pasta.
Entrambe hanno servito in tavola sfoderando un sorriso pieno di gioia e orgoglio.
Eleonora ha scelto il menu; da buona diplomatica come potrebbe essere ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte e ha scelto un po' di Italia e un po' di Svezia: pasta al burro (e parmigiano) e polpette (tipo quelle del negozio di mobili che ti monti da solo).
Eleonora ha pesato la pasta (ha scelto lei il tipo: le lumachine), ha fatto bollire l'acqua salata, l'ha scolata (con un piccolo aiuto da parte di Anette che è consistito nel... tenere Sofia a debita distanza) e ha cucinato le polpette. Un vantaggio qui è che i fornelli sono elettrici e non a gas, quindi molto più facili da gestire.
Sofia ha mescolato il burro con la pasta.
Entrambe hanno servito in tavola sfoderando un sorriso pieno di gioia e orgoglio.
mercoledì 29 gennaio 2014
Potrebbe diventare una sommelière
Ne avevo preso solo una punta, pochi grammi, e per di più erano già passati almeno una decina di minuti da quando l'avevo presa visto che questa sera era il turno di Anette di fare addormentare le bimbe e io dovevo solo passare per il bacino finale, e lei sembrava già fra le braccia di Morfeo. Inoltre mi mancava ancora almeno un metro per arrivare al letto, eppure non ha esitato. Dal dormiveglia Eleonora ha esclamato: "Papà... sai di Nutella!"
martedì 28 gennaio 2014
Una parola nuova
Arrivato all'asilo da Sofia lei indica la maestra e mi dice (in italiano): "Sai... oggi ho imparato una parola nuova... inflytande...".
"Ah... influenza... poter influire su una decisione" le ho detto io.
A quel punto abbiamo cambiato lingua e lei e la maestra mi hanno raccontato che mentre la maestra aveva annunciato di voler fare una certa attività Sofia le aveva ricordato che non tutti i bambini avevano potuto mimare la carta da indovinare in un gioco che avevano fatto la settimana scorsa. Un paio di bambini si sono subito accodati a Sofia, e così la maestra ha cambiato i suoi piani e ha ripreso il gioco menzionato da Sofia. Inoltre le ha spiegato come avesse appena influito sulla decisione dell'attività.
Tornando a casa poi Sofia mi ha detto che questa cosa dell'influire proprio le piace.
Un'altra a cui piace influire è anche Eleonora, che mentre tornava da danza con mamma Anette ha deciso che da ora in poi il giovedì vuole decidere e cucinare lei la cena. La cosa le è chiaramente stata concessa. Vedremo cosa si mangia giovedì sera :-)
"Ah... influenza... poter influire su una decisione" le ho detto io.
A quel punto abbiamo cambiato lingua e lei e la maestra mi hanno raccontato che mentre la maestra aveva annunciato di voler fare una certa attività Sofia le aveva ricordato che non tutti i bambini avevano potuto mimare la carta da indovinare in un gioco che avevano fatto la settimana scorsa. Un paio di bambini si sono subito accodati a Sofia, e così la maestra ha cambiato i suoi piani e ha ripreso il gioco menzionato da Sofia. Inoltre le ha spiegato come avesse appena influito sulla decisione dell'attività.
Tornando a casa poi Sofia mi ha detto che questa cosa dell'influire proprio le piace.
Un'altra a cui piace influire è anche Eleonora, che mentre tornava da danza con mamma Anette ha deciso che da ora in poi il giovedì vuole decidere e cucinare lei la cena. La cosa le è chiaramente stata concessa. Vedremo cosa si mangia giovedì sera :-)
lunedì 27 gennaio 2014
L'intenzione era buona...
"Papà, ti aiuto a fare il lettone?" sono state le parole di Sofia questa mattina mentre io stavo mettendo a posto i due piumoni (uno per lato, a ognuno il suo, qui funziona così) e il bellissimo copriletto ricamato a mano dalla sorella di Anette.
"Va bene, aiutami con i cuscini" le ho detto, visto che oramai il letto era praticamente bello e pronto, senza pieghe che la memoria torna quasi ai tempi del "cubo" militare.
E così Sofia ha preso i cuscini ed è salita sul letto appena fatto. Si è messa d'impegno per mettere i quattro cuscini allineati. Li ha persino accarezzati in modo da stendere la tela delle federe così che non avessero pieghe. Ha fatto un paio di passi indietro spostandosi verso il centro del letto per verificare che il tutto fosse simmetrico, quindi è scesa dal lettone con lo sguardo soddisfatto di chi ha appena fatto un'opera d'arte. I quattro cuscini erano perfetti!
...il resto del letto non lo era decisamente più... ma questo non gliel'ho detto.
"Va bene, aiutami con i cuscini" le ho detto, visto che oramai il letto era praticamente bello e pronto, senza pieghe che la memoria torna quasi ai tempi del "cubo" militare.
E così Sofia ha preso i cuscini ed è salita sul letto appena fatto. Si è messa d'impegno per mettere i quattro cuscini allineati. Li ha persino accarezzati in modo da stendere la tela delle federe così che non avessero pieghe. Ha fatto un paio di passi indietro spostandosi verso il centro del letto per verificare che il tutto fosse simmetrico, quindi è scesa dal lettone con lo sguardo soddisfatto di chi ha appena fatto un'opera d'arte. I quattro cuscini erano perfetti!
...il resto del letto non lo era decisamente più... ma questo non gliel'ho detto.
domenica 26 gennaio 2014
Due nuovi favoriti
Le bimbe (e anche mamma Anette) hanno due nuovi video fra i preferiti su internet.
Il primo è quello dei Marines svedesi al momento di stanza in Afganistan che fanno la parodia di Greased Lightning dal film Grease.
Il secondo è quello di Zlatan Ibrahimovic che recita l'inno nazionale svedese nella pubblicità della Volvo.
Da quando ha visto la parodia e l'originale Eleonora ha voglia di vedere il film Grease. Già adesso qui in casa molto spesso si balla sin dall'ora di colazione... mi sa che una volta che sia lei che Sofia vedranno il film con John Travolta e Olivia Newton John per un po' ci sembrerà di vivere in un musical...
Il secondo è quello di Zlatan Ibrahimovic che recita l'inno nazionale svedese nella pubblicità della Volvo.
Da quando ha visto la parodia e l'originale Eleonora ha voglia di vedere il film Grease. Già adesso qui in casa molto spesso si balla sin dall'ora di colazione... mi sa che una volta che sia lei che Sofia vedranno il film con John Travolta e Olivia Newton John per un po' ci sembrerà di vivere in un musical...
sabato 25 gennaio 2014
Fiducia (2)
Ieri Eleonora ha fatto da sola la strada per andare alla festa a casa di una amica. La cosa l'ha fatta sentire grande. Sofia, nonostante i quattro anni meno della sorella, raramente vuole essere da meno e vorrebbe fare tutto quello che può fare la sorella maggiore.
Oggi era il turno di Sofia a essere invitata ad una festa. Ha quindi chiesto di poter andare anche lei da sola. Permesso accordato visto che la festa era dal vicino che abita nella casa di fianco alla nostra. Sia io che Anette abbiamo seguito Sofia dalla finestra della cucina (dalla quale si possono seguire tutti i venti metri del tragitto) non per mancanza di fiducia, ma solo per goderci l'espressione di soddisfazione sul suo viso mentre lei, tutta vestita a festa, andava da sola a casa dell'amichetto.
Oggi era il turno di Sofia a essere invitata ad una festa. Ha quindi chiesto di poter andare anche lei da sola. Permesso accordato visto che la festa era dal vicino che abita nella casa di fianco alla nostra. Sia io che Anette abbiamo seguito Sofia dalla finestra della cucina (dalla quale si possono seguire tutti i venti metri del tragitto) non per mancanza di fiducia, ma solo per goderci l'espressione di soddisfazione sul suo viso mentre lei, tutta vestita a festa, andava da sola a casa dell'amichetto.
venerdì 24 gennaio 2014
Fiducia
Questa sera Eleonora aveva una cena di compleanno a casa di una sua amica che abita a qualche isolato da qui. Per andare lì c'è da attraversare qualche incrocio, e alle cinque di sera, ora della festa, è già buio.
Visti i suoi otto anni due mesi e sei giorni, e il suo desiderio di sentirsi "grande", le ho detto, senza che lei se lo aspettasse, che se avesse voluto andare da sola per me non ci sarebbe stato nessun problema. O io o mamma Anette poi saremmo andati a prenderla.
Lei è stata contentissima di questa fiducia, e chiaramente ha colto l'occasione al volo.
E così qualche minuto prima delle cinque è andata. Negli occhi aveva una gioia molto grande.
Una volta a casa dopo la festa ha raccontato per filo e per segno tutto il tragitto, compresi i suoi scambi di occhiate e di segnali con un automobilista a un incrocio, e la spiegazione che non aveva attraversato davanti a casa (come in realtà avevamo detto che avrebbe dovuto fare), bensì alla fine della via visto che quando era uscita c'era un po' di traffico.
Nota: Ammetto di aver chiamato alle cinque e dieci la mamma della compagna di classe per avere la conferma che fosse arrivata. Mentre facevo il numero in realtà ero un po' titubante. Mi sono reso conto che di Eleonora mi fido, è di alcuni elementi del mondo circostante che in realtà ho poca fiducia.
Visti i suoi otto anni due mesi e sei giorni, e il suo desiderio di sentirsi "grande", le ho detto, senza che lei se lo aspettasse, che se avesse voluto andare da sola per me non ci sarebbe stato nessun problema. O io o mamma Anette poi saremmo andati a prenderla.
Lei è stata contentissima di questa fiducia, e chiaramente ha colto l'occasione al volo.
E così qualche minuto prima delle cinque è andata. Negli occhi aveva una gioia molto grande.
Una volta a casa dopo la festa ha raccontato per filo e per segno tutto il tragitto, compresi i suoi scambi di occhiate e di segnali con un automobilista a un incrocio, e la spiegazione che non aveva attraversato davanti a casa (come in realtà avevamo detto che avrebbe dovuto fare), bensì alla fine della via visto che quando era uscita c'era un po' di traffico.
Nota: Ammetto di aver chiamato alle cinque e dieci la mamma della compagna di classe per avere la conferma che fosse arrivata. Mentre facevo il numero in realtà ero un po' titubante. Mi sono reso conto che di Eleonora mi fido, è di alcuni elementi del mondo circostante che in realtà ho poca fiducia.
giovedì 23 gennaio 2014
Quando prepararsi a una festa diventa una festa in sè
Domani pomeriggio, dopo la scuola, Eleonora andrà a una tjejmiddag, una cena per sole ragazze, che è poi la forma che una sua compagna di classe ha scelto per festeggiare il compleanno.
Questa sera ha quindi voluto portarsi avanti e scegliere cosa mettersi. Prova un vestito, provane un altro, riprova quello di prima ma con un altro accessorio, ed ecco che la scelta è diventata una mini sfilata, con me e Sofia a commentare e consigliare. Praticamente abbiamo fatto una pre-festa.
Questa sera ha quindi voluto portarsi avanti e scegliere cosa mettersi. Prova un vestito, provane un altro, riprova quello di prima ma con un altro accessorio, ed ecco che la scelta è diventata una mini sfilata, con me e Sofia a commentare e consigliare. Praticamente abbiamo fatto una pre-festa.
mercoledì 22 gennaio 2014
L'amica immaginaria
Eleonora aveva Maria Medina. Era la sua amica immaginaria. Per un po' è stata abbastanza presente, poi via via è scomparsa. Adesso è il turno di Sofia. La sua amica immaginaria non sembra ancora avere un nome ben definito, anche se Anna Lia è quello che Sofia usa più spesso. Questa mattina, per aspettare Anna Lia, stavamo facendo molto lentamente la strada per l'asilo. Molto lentamente. A un certo punto Sofia si è messa a camminare più velocemente. Le ho chiesto cosa fosse successo, e lei mi ha spiegato che l'amica immaginaria aveva deciso di tornarsene a casa e che quindi non dovevamo più aspettarla.
martedì 21 gennaio 2014
Semantica quattrenne
Sofia: "Vedi papà, io ho quattro anni, allora sono piccola...ma anche grande, Eleonora invece, lei ha otto anni, allora lei è grande, ma anche piccola".
Non fa una grinza...
lunedì 20 gennaio 2014
Come Don Chisciotte contro i mulini a vento
Questa sera mamma Anette è fuori per una cena di lavoro. Tornando a casa assieme a Eleonora e Sofia dopo averle prese a scuola e all'asilo ho chiesto loro cosa volessero da mangiare. La cosa che le ha messe entrambe d'accordo è stata: lasagne al forno.
Gli ingredienti in casa c'erano tutti, e così ho fatto la besciamella e il ragù, ho preso la pasta pronta per le lasagne e ho fatto una succulenta teglia a tre strati che mi è venuta veramente bene.
Al momento di mettersi a tavola entrambe le bimbe hanno iniziato a mangiare a quattro palmenti, ma si guardavano intorno come se mancasse qualcosa. Poi, quasi all'unisono, mi hanno chiesto: "Ma, papà, con le lasagne non ci vuole il ketchup?"
Io ho spiegato loro che no, noi italiani sulle lasagne il ketchup non lo mettiamo. Loro sono rimaste molto sorprese. Alla refezione trovano sempre il ketchup quando servono le lasagne. Io, pensando alle abitudini locali, ho spiegato loro che in Italia assieme alla pizza non si serve l'insalata di cavolo cappuccio, e che nemmeno sugli spaghetti con le polpette ci andrebbe il ketchup. Sono arrivato a dire loro che anche se pensano a "Lilli e il vagabondo" persino il randagio americano Biagio non chiede nulla da mettere sugli spaghetti di Tony.
Loro non mi sono sembrate convintissime, e a me è venuto il timore che quella del mangiare potrebbe essere per qualche anno una lotta come quella di Don Chisciotte. Però io non mollo, e sono sicuro che mi ringrazieranno.
Gli ingredienti in casa c'erano tutti, e così ho fatto la besciamella e il ragù, ho preso la pasta pronta per le lasagne e ho fatto una succulenta teglia a tre strati che mi è venuta veramente bene.
Al momento di mettersi a tavola entrambe le bimbe hanno iniziato a mangiare a quattro palmenti, ma si guardavano intorno come se mancasse qualcosa. Poi, quasi all'unisono, mi hanno chiesto: "Ma, papà, con le lasagne non ci vuole il ketchup?"
Io ho spiegato loro che no, noi italiani sulle lasagne il ketchup non lo mettiamo. Loro sono rimaste molto sorprese. Alla refezione trovano sempre il ketchup quando servono le lasagne. Io, pensando alle abitudini locali, ho spiegato loro che in Italia assieme alla pizza non si serve l'insalata di cavolo cappuccio, e che nemmeno sugli spaghetti con le polpette ci andrebbe il ketchup. Sono arrivato a dire loro che anche se pensano a "Lilli e il vagabondo" persino il randagio americano Biagio non chiede nulla da mettere sugli spaghetti di Tony.
Loro non mi sono sembrate convintissime, e a me è venuto il timore che quella del mangiare potrebbe essere per qualche anno una lotta come quella di Don Chisciotte. Però io non mollo, e sono sicuro che mi ringrazieranno.
domenica 19 gennaio 2014
Ruoli scambiati
Oggi quando io ed Eleonora siamo tornati a casa dagli allenamenti di calcio (all'aperto, con -4, sotto una leggera nevicata, e nessuna delle bambine si è lamentata una volta sola) c'era da noi la figlia di uno dei vicini. Ha cinque anni e stava giocando con Sofia. A casa ha un fratellino di un anno. A un certo punto lei e Sofia hanno deciso di giocare ad essere sorelle. Spontaneamente e praticamente contemporaneamente Sofia ha detto che avrebbe voluto essere la sorella maggiore, mentre l'amichetta ha detto che avrebbe voluto recitare il ruolo della sorellina minore. Entrambe hanno così deciso di scambiarsi quelli che sono i loro ruoli nella realtà. Io mi sono divertito ad ascoltarle.
sabato 18 gennaio 2014
Piccole Gordon Gekko crescono
Nonna Eivor oggi ha regalato un salvadanaio a forma di cassaforte a Eleonora. Eleonora ha ringraziato, poi ha guardato me e Anette e ha detto: "Adesso che ho due salvadanai mi raddoppiate la mancia settimanale, vero?"
Già me la vedo a Wall Street...
Già me la vedo a Wall Street...
venerdì 17 gennaio 2014
Pit stop
giovedì 16 gennaio 2014
Un nostro momento
Da gennaio il datore di lavoro di Anette ha cambiato sede, cosa che ha cambiato un po' la logistica del mattino in casa. Anette ed Eleonora escono un po' prima mentre io e Sofia ce la prendiamo un po' più con calma. Una cosa che a Sofia piace particolarmente è il farmi vedere che si veste da sola. Io le preparo i vestiti, poi mi metto a fare altre cose mentre lei si prepara così lei può arrivare con il sorriso più grande del mondo, urlare il suo "Ta dah!!" e farmi vedere che si è vestita da sola.
Un'altra cosa che piace a Sofia è il guardarmi e chiacchierare con me mentre mi faccio la barba. Sembra le piaccia vedere il mio viso con la schiuma, ed è diventato un po' un nostro momento che comprende sia chiacchiere futili che discussioni "serie". Mentre mi rado lei mi guarda, mi parla di quello che ha sognato, mi racconta cose sue e mi chiede di me. È un modo veramente piacevole di iniziare la giornata.
Un'altra cosa che piace a Sofia è il guardarmi e chiacchierare con me mentre mi faccio la barba. Sembra le piaccia vedere il mio viso con la schiuma, ed è diventato un po' un nostro momento che comprende sia chiacchiere futili che discussioni "serie". Mentre mi rado lei mi guarda, mi parla di quello che ha sognato, mi racconta cose sue e mi chiede di me. È un modo veramente piacevole di iniziare la giornata.
mercoledì 15 gennaio 2014
One size fits all
Come ogni mese anche ieri è arrivato il bustone da Milano spedito da nonno Carlo e nonna Marghe. Come destinatario c'era scritto "Per Sofia ed Eleonora" e dentro, come al solito, pensavamo ci fossero una lettera, il giornalino che alle bimbe piace leggere (GBaby) e dei dolcetti. Questa volta però c'erano anche un paio di regali extra: due cappellini dell'Hockey Milano. Sofia ha subito messo le grinfie su quello bianco ed è corsa davanti allo specchio ad ammirarsi e rimirarsi comunicando che oggi sarebbe andata all'asilo indossandolo, cosa che ha fatto.
Il secondo cappellino, nero, avrebbe dovuto essere per Eleonora. Lo ha però provato mamma Anette, alla quale stava veramente bene.
Eleonora quindi oggi, visto anche che avevamo gli allenamenti, è andata a scuola con il suo cappellino rosa dell'AIK. Quello nero dell'Hockey Milano lo ha messo mamma Anette per andare al lavoro.
So di ragazze che chiedono alla loro mamma di poter prendere in prestito dei suoi vestiti. È la prima volta che sento una mamma dire alla propria figlia "Mi presti il tuo cappellino?".
Il secondo cappellino, nero, avrebbe dovuto essere per Eleonora. Lo ha però provato mamma Anette, alla quale stava veramente bene.
Eleonora quindi oggi, visto anche che avevamo gli allenamenti, è andata a scuola con il suo cappellino rosa dell'AIK. Quello nero dell'Hockey Milano lo ha messo mamma Anette per andare al lavoro.
So di ragazze che chiedono alla loro mamma di poter prendere in prestito dei suoi vestiti. È la prima volta che sento una mamma dire alla propria figlia "Mi presti il tuo cappellino?".
martedì 14 gennaio 2014
Sorella maggiore
A Eleonora ogni tanto piace dire "Ho il doppio degli anni di Sofia". Dall'alto dei suoi otto anni la fa sentire grande. E nonostante (spesso anche avendo ragione) qualche volta si lamenti della monellità della sorellina, sa essere un'ottima sorella maggiore. Come questa sera dopo cena, quando di sua spontanea iniziativa ha preso uno dei giochi di Sofia e lo ha preparato invitandola a giocare. È uno di quei giochi che serve anche a imparare l'alfabeto e a leggere, ed Eleonora ha esercitato il ruolo di sorella maggiore insegnando senza fare la saputella, ma al contrario stimolando e complimentando la sorellina.
Sofia ha apprezzato, e ha coccolato la sorellona.
Probabilmente quando una avrà 11 anni e l'altra 15 i quattro anni di differenza si faranno sentire di più, quindi io mi godo questo momento.
Sofia ha apprezzato, e ha coccolato la sorellona.
Probabilmente quando una avrà 11 anni e l'altra 15 i quattro anni di differenza si faranno sentire di più, quindi io mi godo questo momento.
lunedì 13 gennaio 2014
Dolce o ruffiana?
Uno dei regali della Befana che è stato molto apprezzato dalle bimbe sono le cuffie per ascoltare la musica o guardare i cartoni sul tablet senza disturbare chi sta intorno.
Una cosa che piace a Sofia è ascoltare, oltre alle canzoni, anche le favole che si trovano su Spotify.
Questa sera ha chiesto di poterne ascoltare una e, una volta accontentata, era una visione molto dolce il vederla ascoltare la favola con in testa quelle cuffione rosa quasi sovradimensionate per la sua testolina quattrenne. Sorridente seguiva le fasi della storia (cappuccetto rosso), cambiando espressione e partecipando attivamente, quasi a mimare con enfasi quello che ascoltava.
Una volta terminata la storia si è tolta le cuffie, mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha detto: "Molto bella... ma tu la racconti meglio!".
Ho aspettato, invano, che dopo qualche secondo arrivasse una richiesta di qualcosa. Invece nulla. Forse voleva solo essere dolce. O forse sta seminando il terreno...
Una cosa che piace a Sofia è ascoltare, oltre alle canzoni, anche le favole che si trovano su Spotify.
Questa sera ha chiesto di poterne ascoltare una e, una volta accontentata, era una visione molto dolce il vederla ascoltare la favola con in testa quelle cuffione rosa quasi sovradimensionate per la sua testolina quattrenne. Sorridente seguiva le fasi della storia (cappuccetto rosso), cambiando espressione e partecipando attivamente, quasi a mimare con enfasi quello che ascoltava.
Una volta terminata la storia si è tolta le cuffie, mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha detto: "Molto bella... ma tu la racconti meglio!".
Ho aspettato, invano, che dopo qualche secondo arrivasse una richiesta di qualcosa. Invece nulla. Forse voleva solo essere dolce. O forse sta seminando il terreno...
domenica 12 gennaio 2014
Piccoli tesori nascosti
L'idea è venuta ad Anette questa mattina: perché non chiedere ai nostri vicini di venire con i loro tre bambini (3, 5 e 7 anni) assieme a noi prima ad andare su slitte e slittini vari e poi tutti insieme a fare un brunch?
Loro hanno accettato volentieri, e così prima i bambini si sono divertiti con tutti i vari mezzi che avevamo tenuto sinora in garage e che servono per scendere dalle discese innevate in tutti i modi possibili: lo snow-racer che porta bene anche due persone e che si guida con un piccolo volante, il "piattino da the" rotondo come un disco volante e che spesso gira su se stesso durante la discesa, il tappeto volante sul quale ci si va in tutti i modi tipo seduti/sdraiati/in ginocchio/a faccia in avanti, l'immancabile stjärtlapp che è un piccolo pezzettino di plastica con maniglia da mettere sotto il sedere, e chiaramente lo slittino di plastica. Eleonora e Sofia si sono lanciate in tutti i modi, ed Eleonora ha anche provato una specie di tavoletta da surf/snowboard di una sua amica che ha incontrato alla discesa. La cosa le è piaciuta, adesso vedremo se durante la settimana bianca vorrà gli sci o se vorrà provare lo snowboard vero e proprio.
Poi tutti al brunch. La scelta è caduta su un posto che non avevamo ancora provato e che si è rivelato un piccolo tesoro nascosto: Haga Forum. È un vecchio terminal degli autobus ristrutturato e trasformato in ristorante, con una splendida vista sul parco Hagaparken e sul laghetto di Brunnsviken, al confine fra Solna e Stoccolma. Brunch molto gustoso con buffet freddo, buffet caldo e buffet di dolci, molto adatto anche ai bambini che possono sia farsi il proprio hamburger che friggersi le proprie cialde al momento. Inoltre per il caffè ci si può sedere (sempre all'interno della sala) su alcuni divani e poltrone disposti intorno a un braciere e godersi la vista del parco innevato e del lago con i -8 gradi di oggi riscaldati da un bel fuoco, cosa che è piaciuta sia ai grandi che ai bambini.
Loro hanno accettato volentieri, e così prima i bambini si sono divertiti con tutti i vari mezzi che avevamo tenuto sinora in garage e che servono per scendere dalle discese innevate in tutti i modi possibili: lo snow-racer che porta bene anche due persone e che si guida con un piccolo volante, il "piattino da the" rotondo come un disco volante e che spesso gira su se stesso durante la discesa, il tappeto volante sul quale ci si va in tutti i modi tipo seduti/sdraiati/in ginocchio/a faccia in avanti, l'immancabile stjärtlapp che è un piccolo pezzettino di plastica con maniglia da mettere sotto il sedere, e chiaramente lo slittino di plastica. Eleonora e Sofia si sono lanciate in tutti i modi, ed Eleonora ha anche provato una specie di tavoletta da surf/snowboard di una sua amica che ha incontrato alla discesa. La cosa le è piaciuta, adesso vedremo se durante la settimana bianca vorrà gli sci o se vorrà provare lo snowboard vero e proprio.
Poi tutti al brunch. La scelta è caduta su un posto che non avevamo ancora provato e che si è rivelato un piccolo tesoro nascosto: Haga Forum. È un vecchio terminal degli autobus ristrutturato e trasformato in ristorante, con una splendida vista sul parco Hagaparken e sul laghetto di Brunnsviken, al confine fra Solna e Stoccolma. Brunch molto gustoso con buffet freddo, buffet caldo e buffet di dolci, molto adatto anche ai bambini che possono sia farsi il proprio hamburger che friggersi le proprie cialde al momento. Inoltre per il caffè ci si può sedere (sempre all'interno della sala) su alcuni divani e poltrone disposti intorno a un braciere e godersi la vista del parco innevato e del lago con i -8 gradi di oggi riscaldati da un bel fuoco, cosa che è piaciuta sia ai grandi che ai bambini.
sabato 11 gennaio 2014
Un test rilevante
Testfakta è un laboratorio svedese indipendente di prove e ricerche che come attività si occupa di fare test su tantissimi prodotti di tutti i tipi.
L'ultima in ordine di tempo, che cade a fagiolo visto che oggi è arrivata una bella nevicata che ha lasciato una coltre bianca di qualche centimetro al suolo, è la prova degli slittini in plastica.
Alcune delle prove alle quali sono stati sottoposti gli slittini sono abbastanza "naturali" per un prodotto del genere, ossia prove tipo la capacità di resistere agli urti dopo un salto o quanto si consumi la plastica.
Leggendo il test però una prova in particolare mi ha divertito: il test di stabilità perché qualcuno non cada durante il trascinamento. L'articolo infatti decrive come molti genitori si siano trovati nella situazione del portare un bambino all'asilo trascinandolo nella slitta e a un certo punto abbiano sentito uno strano silenzio e nel voltarsi abbiano visto il bambino caduto nella neve.
Sofia, che mi ha visto mentre leggevo l'articolo sul test, chiaramente mi ha già detto che se la neve tiene tutto il fine settimana lunedì vorrà andare all'asilo venendo trascinata sulla slitta...
L'ultima in ordine di tempo, che cade a fagiolo visto che oggi è arrivata una bella nevicata che ha lasciato una coltre bianca di qualche centimetro al suolo, è la prova degli slittini in plastica.
Alcune delle prove alle quali sono stati sottoposti gli slittini sono abbastanza "naturali" per un prodotto del genere, ossia prove tipo la capacità di resistere agli urti dopo un salto o quanto si consumi la plastica.
Leggendo il test però una prova in particolare mi ha divertito: il test di stabilità perché qualcuno non cada durante il trascinamento. L'articolo infatti decrive come molti genitori si siano trovati nella situazione del portare un bambino all'asilo trascinandolo nella slitta e a un certo punto abbiano sentito uno strano silenzio e nel voltarsi abbiano visto il bambino caduto nella neve.
Sofia, che mi ha visto mentre leggevo l'articolo sul test, chiaramente mi ha già detto che se la neve tiene tutto il fine settimana lunedì vorrà andare all'asilo venendo trascinata sulla slitta...
venerdì 10 gennaio 2014
Daddy cool
Sofia questa mattina arrivati all'asilo ha indicato alla sua maestra la pochette, chiaramente rosa, che aveva scelto per il taschino della mia giacca, e con orgoglio le ha detto: "Ho aiutato il mio papà a essere cool! ".
Dove una quattrenne abbia imparato lo slang inglese per definire uno "figo" mi rimane un mistero...
Dove una quattrenne abbia imparato lo slang inglese per definire uno "figo" mi rimane un mistero...
giovedì 9 gennaio 2014
Una nuova aula
La maestra di Eleonora l'aveva scritto nella lettera della settimana prima di Natale. A lei l'aula che stavano usando quest'anno proprio non piaceva: sita di fianco al laboratorio di falegnameria e costruzioni, dal quale spesso vengono rumori forti che rendono il fare lezione non proprio agevole. Inoltre quel laboratorio è usato anche dai ragazzi dell'ottavo e del nono anno, appena entrati nell'adolescenza e che spesso, mentre aspettano il professore, si esprimono con un linguaggio secondo lei non proprio adatto alle orecchie dei bambini di otto anni. Così la maestra aveva contattato la direttrice chiedendole una nuova aula.
Così da questa settimana la classe di Eleonora si è trasferita. A Eleonora la nuova aula sembra proprio bella.
A me sembrano molto belle anche alcune delle iniziative che iniziano a fare a gennaio. Una è in collaborazione con la Scuola della Cultura di Solna, in cinque incontri impareranno a esprimersi tramite il teatro. Un'altra li porterà a Överjärvagård, una struttura agricola tipo cascina/casa rurale dove proveranno un giorno da statare, una una figura tipo contadino/bracciante che poteva vivere con la famiglia nella struttura in cambio del proprio lavoro.
Così da questa settimana la classe di Eleonora si è trasferita. A Eleonora la nuova aula sembra proprio bella.
A me sembrano molto belle anche alcune delle iniziative che iniziano a fare a gennaio. Una è in collaborazione con la Scuola della Cultura di Solna, in cinque incontri impareranno a esprimersi tramite il teatro. Un'altra li porterà a Överjärvagård, una struttura agricola tipo cascina/casa rurale dove proveranno un giorno da statare, una una figura tipo contadino/bracciante che poteva vivere con la famiglia nella struttura in cambio del proprio lavoro.
mercoledì 8 gennaio 2014
Un po' di Italia alla tv svedese
E con oggi sono ricominciati gli allenamenti di calcio di Eleonora. Quest'anno niente palestra, solo allenamenti all'aperto. Visto l'inverno sinora mite oggi c'erano 7 gradi, cosa che rende gli allenamenti più piacevoli rispetto al farli sotto la neve.
Una volta tornati a casa Eleonora ha chiesto di poter mangiare davanti alla tv per poter vedere su SVTPlay (l'equivalente di RAI Replay) un paio di cartoni che vengono passati alla tv svedese sul canale per bambini in questo periodo: Pipì Pupù e Rosmarina di Enzo d'Alò (che ha diretto anche lo splendido cartone de "La gabbianella e il gatto") e Geronimo Stilton, del quale Eleonora è una lettrice accanita. E anche se li passano doppiati in svedese a me fa piacere che gli unici che Eleonora vuole vedere "in differita" sono i cartoni italiani.
Una volta tornati a casa Eleonora ha chiesto di poter mangiare davanti alla tv per poter vedere su SVTPlay (l'equivalente di RAI Replay) un paio di cartoni che vengono passati alla tv svedese sul canale per bambini in questo periodo: Pipì Pupù e Rosmarina di Enzo d'Alò (che ha diretto anche lo splendido cartone de "La gabbianella e il gatto") e Geronimo Stilton, del quale Eleonora è una lettrice accanita. E anche se li passano doppiati in svedese a me fa piacere che gli unici che Eleonora vuole vedere "in differita" sono i cartoni italiani.
martedì 7 gennaio 2014
Anche le bambole compiono gli anni
Sofia lo aveva già annunciato ieri che oggi sarebbe stato il compleanno della sua bambola preferita. Quattro anni, proprio come lei.
Questa mattina ce lo aveva rammentato, spiegandoci che la stava mettendo sul lettone così al nostro ritorno avremmo potuto festeggiarla a dovere.
Questa sera, arrivati tutti da asilo, scuola e lavoro, sono partiti i festeggiamenti. Su un muffin Sofia ha voluto quattro candeline, poi tutta la famiglia è andata a svegliare la bambola cantandole la canzoncina di buon compleanno proprio come facciamo con tutti i membri della famiglia.
Io e Anette ridendo ci siamo chiesti se stessimo facendo un po' troppo i genitori curling o se la cosa fosse dentro i confini della normale genitorialità verso una quattrenne, però ci siamo anche divertiti un sacco.
Questa mattina ce lo aveva rammentato, spiegandoci che la stava mettendo sul lettone così al nostro ritorno avremmo potuto festeggiarla a dovere.
Questa sera, arrivati tutti da asilo, scuola e lavoro, sono partiti i festeggiamenti. Su un muffin Sofia ha voluto quattro candeline, poi tutta la famiglia è andata a svegliare la bambola cantandole la canzoncina di buon compleanno proprio come facciamo con tutti i membri della famiglia.
Io e Anette ridendo ci siamo chiesti se stessimo facendo un po' troppo i genitori curling o se la cosa fosse dentro i confini della normale genitorialità verso una quattrenne, però ci siamo anche divertiti un sacco.
lunedì 6 gennaio 2014
L'Epifania...
Tutte le feste si porta via.
Giornata iniziata con Eleonora e Sofia contentissime che la Befana sia passata anche da loro (in Svezia non esiste, ma visto che come dice Gianni Rodari nella "Freccia Azzurra" la Befana porta i regali ai bambini italiani ecco che anche quest'anno ha fatto una capatina anche qui). Quindi tutti sul divano a mangiare (finalmente!) le casette di pan pepato e a guardare uno dei cartoni animati portati dalla Befana. Nel pomeriggio tappa di rito al Globen per il Disney on ice che quest'anno ha beccato tutti i personaggi preferiti delle bimbe: Saetta Mc Queen, Sirenetta, Trilli e Toy Story. Finito lo spettacolo siamo andati con i nostri amici alla Galleria 12, proprio sotto il Globen e la Tele2 Arena. Posto molto adatto a chi ha bambini, con cinque salette per far giocare i bimbi di tutte le età (gratis) e un bellissimo minigolf (a pagamento) dove ogni buca è decorata con un monumento tipico di Stoccolma. Eleonora si è fatta promettere che ci ritorneremo molto presto.
domenica 5 gennaio 2014
La parte migliore
Quando abbiamo detto alle bimbe che questa sera avremmo avuto ospiti a cena Eleonora ha detto che avrebbe voluto fare lei il dessert, dei muffin alla Nutella. Sofia ha detto che voleva partecipare anche lei. Entrambe hanno partecipato attivamente alla preparazione, ed entrambe hanno detto di essere d'accordo sulla parte migliore della ricetta: il leccare l'impasto dalla scodella alla fine (rigorosamente ognuna con il proprio attrezzo apposito).
sabato 4 gennaio 2014
Umorismo quattrenne
In Svezia c'è l'usanza di dire che i biscotti allo zenzero (pepparkakor) facciano diventare più gentili.
Dopo cena Sofia è venuta da me con il barattolo dei biscotti allo zenzero chiedendomi se ne volessi uno.
Le ho chiesto: "Ne prendo uni così divento più gentile?"
E lei, ridendo: "Allora prendine due!"
venerdì 3 gennaio 2014
Alla Tele2 Arena
Il bandy è uno di quegli sport popolari solo in alcune zone del mondo e quasi sconosciuto al di fuori di queste, ma che nelle zone dove è praticato ha molti appassionati. È una specie di hockey su ghiaccio, giocato però 11 contro 11 su un campo da calcio ghiacciato. Fra le nazioni dove è molto praticato ci sono la Russia, la Norvegia, la Finlandia e la Svezia.
Una delle squadre più forti di Svezia è l'Hammarby, squadra della zona di Stoccolma chiamata Södermalm. Di solito l'Hammarby gioca allo stadio Zinkensdamm, ma da quest'anno le partite di cartello ha deciso di giocarle al nuovo stadio appena terminato a Stoccolma, la Tele2 Arena. La partita inaugurale (Hammarby-Sandviken) ci sarà fra una settimana, e così, con la scusa di provare il ghiaccio, la società che gestisce il nuovo stadio ha deciso di aprire le porte dell'impianto al pubblico e di permettere a tutti oggi di poter pattinare sulla pista della Tele2 Arena. L'occasione era troppo ghiotta per non perdersela, e così, assieme ad amici, siamo andati anche noi a pattinare nella cornice unica del nuovo stadio. Eleonora sembra aver trovato una nuova passione visto che a suon di "ancora un giro, ancora un giro" non voleva più uscire, nemmeno quando l'amichetto del cuore ha deciso che per lui i giri erano finiti. Lei ha voluto invece fare ancora due giri prima di andare tutti insieme a farsi una bella pizzata.
giovedì 2 gennaio 2014
Fiducia
Oggi io e nonno Bosse abbiamo portato Eleonora e Sofia in piscina, una di quelle con lo scivolo di 30 metri che fa un po' di giri su se stesso e con diverse vasche per grandi e piccini. Dopo un paio di discese dallo scivolo (in braccio a me) Sofia ha voluto spostarsi in una zona diversa dove c'erano le bolle e dei giochi per i bambini più piccoli. Eleonora invece ha voluto spostarsi nella piscina grande a fare un paio di vasche. Mentre Eleonora nuotava e io giocavo con Sofia mi sono reso conto che oramai ho molta fiducia in Eleonora: nessun bisogno di tenerla costantemente sott'occhio, nessuna apprensione se vuole andare a fare cose da sola tipo qualche giro sullo scivolo. Anche qualche giorno fa, quando siamo andati a pattinare, noi siamo andati via prima e lei è rimasta con la sua amica (e la mamma di quest'ultima). E sarà forse solo autosuggestione, ma mi sembra che ogni volta che lei sente questa fiducia la ripaghi in modo maturo. Allo stesso tempo crescono ulteriormente sia la sua autostima che la fiducia in lei. So che le piacerebbe andare a scuola da sola qualche volta. Mi sa che se ne può parlare.
mercoledì 1 gennaio 2014
La festa continua...
Come fare se hai dovuto scegliere un vestito per capodanno, ma ce n'erano anche altri che avresti voluto indossare? Per Sofia è facile: li indossi il giorno dopo anche se è un giorno "normale". E così Sofia, che nonostante si fosse addormentata all'una e mezza, alle sette e mezza oggi era già in piedi, ha dato al primo giorno dell'anno un particolare tocco di eleganza.
martedì 31 dicembre 2013
Prepararsi al capodanno (2)
Un altro segno che le bimbe stanno crescendo. Eleonora, mentre divide i vestiti per questa sera nei tre gruppi si/no/forse per sceglierne uno, ad Anette: "Mamma, puoi mettere una foto su Facebook e chiedere ai tuoi amici cosa ne pensano?"
Per la cronaca: Anette e io eravamo per quello a destra, a strisce, su FB stava ottenendo più voti quello rosso e rosa, ma alla fine Eleonora ha scelto quello viola a tinta unita.
Per la cronaca: Anette e io eravamo per quello a destra, a strisce, su FB stava ottenendo più voti quello rosso e rosa, ma alla fine Eleonora ha scelto quello viola a tinta unita.
Prepararsi al capodanno
Mentre sento che l'acqua riempie la vasca vedo Eleonora che gonfia un pallone da spiaggia e Sofia che prende la maschera. Chiedo: "Bambine, cosa state facendo?". E loro, in coro: "La mamma ha detto di prepararci per il bagno!".
Ed è proprio facendo loro il bagno che noto particolarmente quanto sono cresciute. All'altezza non ci penso spesso, verosimilmente perché le vedo ogni giorno. Ci penso solo quando la vedo segnata sullo stipite della porta della cucina di nonna Marghe e nonno Carlo. Ma quando lavo loro i capelli che bagnandosi perdono le onde e mostrano tutta la loro lunghezza, ecco, lì penso a quanto stiano crescendo, specialmente Sofia che, quando sono bagnati, ha i capelli che le arrivano ben sotto le spalle.
Ed è proprio facendo loro il bagno che noto particolarmente quanto sono cresciute. All'altezza non ci penso spesso, verosimilmente perché le vedo ogni giorno. Ci penso solo quando la vedo segnata sullo stipite della porta della cucina di nonna Marghe e nonno Carlo. Ma quando lavo loro i capelli che bagnandosi perdono le onde e mostrano tutta la loro lunghezza, ecco, lì penso a quanto stiano crescendo, specialmente Sofia che, quando sono bagnati, ha i capelli che le arrivano ben sotto le spalle.
lunedì 30 dicembre 2013
In mancanza di neve
Di neve qui nemmeno l'ombra, nemmeno un fiocco che sia uno. Sembra che ci sarà neve per l'Epifania, ma per il momento non scendiamo sotto i quattro gradi. Quella che di solito è neve quindi in questi giorni è pioggia. E la pioggia fa le pozzanghere. E Sofia adora le pozzanghere. Non so se derivi da Peppa Pig o se sia una cosa sua, ma fatto sta che saltare nelle pozzanghere è una cosa che la rende proprio felice.
Ecco quindi che oggi pomeriggio si è vestita con la tutona impermeabile, si è messa gli stivali di gomma e vai con uno dei divertimenti preferiti.
Ecco quindi che oggi pomeriggio si è vestita con la tutona impermeabile, si è messa gli stivali di gomma e vai con uno dei divertimenti preferiti.
domenica 29 dicembre 2013
Sul ghiaccio

Come da richiesta di Eleonora ieri, oggi pattinata sul ghiaccio alla pista dell'Ulriksdals IP dove c'eravamo dati appuntamento anche con una compagna di classe di Eleonora che ha un fratellino della stessa età di Sofia.
Visto il sole splendente e i cinque gradi di temperatura abbiamo optato per la pista all'aperto... nonché per un thermos di sciroppo di lamponi caldo e dei biscotti allo zenzero.
Alcuni bambini avevano con sè le mazze da hockey e da bandy, così Eleonora ha chiesto se poteva provare e ha fatto un paio di giri di pista con stecca e pallina. La cosa le è piaciuta molto.
Adesso speriamo che arrivi il freddo e che ghiacci il laghetto vicino a casa così magari andiamo a fare una partitella di hockey sul laghetto ghiacciato.
sabato 28 dicembre 2013
Energia
La giornata oggi è iniziata presto. La prima partita di Eleonora iniziava alle 8, ritrovo in spogliatoio a Tyresö (circa 25km da casa nostra) alle 7:20, che vuol dire che alle 6:30 di un sabato nel mezzo delle vacanze di Natale eravamo già in piedi. Tre partite in meno di tre ore, con Eleonora che nella prima si è presa una pallonata in faccia che le ha fatto mordere il labbro e uscire il sangue in maniera evidente. A lei però sono bastate un po' di coccole e un cerotto e dopo qualche minuto era già in campo a guadagnarsi un fallo da quale è nato un nostro gol e una girata al volo, finita fuori ma che le è valsa gli applausi di tutto il pubblico. Nella seconda partita ha fatto un assist bellissimo e nella terza, come portiere, ha mantenuto la rete inviolata.
Tornati a casa pensavo che il pomeriggio sarebbe stato tranquillo, invece nel giro di qualche ora ci siamo trovati tre ospiti inattese. Appena arrivati Sofia, che era andata a giocare a casa della nuova vicina, è tornata proprio con la vicina che non ha rifiutato l'invito a pranzo. E mentre stavamo per metterci a tavola una figlia di altri vicini, appena tornata da qualche giorno dai parenti, ha suonato il campanello mentre i suoi stavano ancora scaricando la macchina. Aggiungi un posto a tavola e via. Passate un paio d'orette ecco che una compagna di classe di Eleonora si è presentata sulla porta per aggregarsi al gioco. Mentre le altre tornavano a casa lei si è fermata a cena.
Io pensavo che dopo la sveglia presto, tre partite, e un pomeriggio ininterrotto di giochi Eleonora sarebbe crollata distrutta. Invece alle nove di sera, tutta pimpante, mi ha chiesto di poter rimanere alzata un'altra mezz'oretta. Ce la siamo giocata a bowling sul tablet.
Ha vinto lei.
E alle 21:30 quando è andata a nanna aveva ancora energia e ha chiesto domani di poter andare a pattinare sul ghiaccio.
Tornati a casa pensavo che il pomeriggio sarebbe stato tranquillo, invece nel giro di qualche ora ci siamo trovati tre ospiti inattese. Appena arrivati Sofia, che era andata a giocare a casa della nuova vicina, è tornata proprio con la vicina che non ha rifiutato l'invito a pranzo. E mentre stavamo per metterci a tavola una figlia di altri vicini, appena tornata da qualche giorno dai parenti, ha suonato il campanello mentre i suoi stavano ancora scaricando la macchina. Aggiungi un posto a tavola e via. Passate un paio d'orette ecco che una compagna di classe di Eleonora si è presentata sulla porta per aggregarsi al gioco. Mentre le altre tornavano a casa lei si è fermata a cena.
Io pensavo che dopo la sveglia presto, tre partite, e un pomeriggio ininterrotto di giochi Eleonora sarebbe crollata distrutta. Invece alle nove di sera, tutta pimpante, mi ha chiesto di poter rimanere alzata un'altra mezz'oretta. Ce la siamo giocata a bowling sul tablet.
Ha vinto lei.
E alle 21:30 quando è andata a nanna aveva ancora energia e ha chiesto domani di poter andare a pattinare sul ghiaccio.
venerdì 27 dicembre 2013
bakato - voce del verbo bakare
Sofia ha oramai raggiunto la fase per la quale con me cerca di parlare solo in italiano anche quando non conosce le parole, situazione abbastanza naturale visto che spesso mi vuole raccontare di cose che ha appena imparato per la prima volta. Accade quindi che mischi nella frase italiana la parola svedese "italianizzandola". La cosa succede anche con i verbi, quasi sempre nel caso in cui il verbo corrispondente in italiano non esista. Ad esempio att baka come l'inglese to bake indica con un verbo solo il concetto di preparare un prodotto da forno comprendendo sia l'impastare (in svedese att knåda) che l'infornare e tutto il resto. Così per raccontare che con la mamma hanno fatto dei dolcetti ecco che se n'è uscita con un "io e la mamma abbiamo bakato e mentre bakavamo ho mangiato un po d'impasto, era buonissimo!", che coniuga perfettamente il verbo (inestitente) "bakare".
giovedì 26 dicembre 2013
Un posto nuovo e un'occasione unica




Stoccolma cresce anche come infrastruttura stradale, e uno dei progetti più grandi è chiamato Norra Länken. Per chi volesse provare una cosa unica a Stoccolma, il 22 novembre 2014 proprio nella galleria del Norra Länken si terrà la Tunnel Run, una corsa di 10km nel tunnel pochi giorni prima che questo venga aperto al traffico. Io ho regalato ad Anette (e a me stesso) l'iscrizione alla categoria charity run, ossia quella i cui proventi vanno tutti alla Stockholms Stadsmission, mensa e rifugio per i senzatetto.
Chi volesse iscriversi, o iscrivere il partner e con la scusa fare un bel fine settimana a Stoccolma, può farlo al link della Tunnel Run http://www.lidingoloppet.se/sv/tunnelrun/
mercoledì 25 dicembre 2013
Papà Natale
Il bello di essere papà a Natale: vieni coinvolto nel montare e provare i vari giocattoli che sono arrivati in regalo, hai tante nuove storie da leggere alle bimbe e tutta la famiglia può rilassarsi sul divano guardando alcuni dei film e dei cartoni lasciati da Babbo Natale.
È un po' come tornare bambini.
È un po' come tornare bambini.
martedì 24 dicembre 2013
Scambio di Babbi Natale
Eleonora è nella fase in cui il suo cervello le dice che Babbo Natale non esiste, ma il suo cuore vuole crederci. Già questa mattina mi aveva chiesto di esserci all'arrivo di Babbo Natale e non di perdermelo come l'anno scorso mentre ero fuori a sciare.
Sofia ci crede alla grande, ma è abilissima nello smascherare le persone e capire quando qualcuno sta cercando di ingannarla.
Scartata quindi l'ipotesi che uno di noi in casa si travestisse è partito lo scambio di messaggi con i vicini. Fortuna ha voluto che una famiglia che abita vicino a noi e che ha un bimbo nella stessa classe di Sofia avesse lo stesso problema. Così l'idea geniale: scambiarsi i babbi Natale. A me il compito di travestirmi e andare a lasciare i regali ai loro bambini, al loro nonno quello di venire da noi. La cosa è stata perfetta, anche perché il nonno è cresciuto negli Stati Uniti (da genitori italiani) quindi, quando le bimbe hanno aperto la porta, ha esordito con un Ho Ho Ho! Merry Christmas God Jul Buon Natale perfetto.
Domattina le bimbe riceveranno qualche altro regalo dal Babbo Natale che dopo esser passato qui nel pomeriggio e volato in Italia durante la notte, nel viaggio di ritorno lascia un regalo affinché loro lo possano aprire la mattina del 25 proprio come facevo io da bambino.
Mi sa che Eleonora vuole credere ancora un po' a Babbo Natale visto che ha lasciato vicino al camino una scodella con del risgrynsgröt e un biscotto allo zenzero.
Sofia ci crede alla grande, ma è abilissima nello smascherare le persone e capire quando qualcuno sta cercando di ingannarla.
Scartata quindi l'ipotesi che uno di noi in casa si travestisse è partito lo scambio di messaggi con i vicini. Fortuna ha voluto che una famiglia che abita vicino a noi e che ha un bimbo nella stessa classe di Sofia avesse lo stesso problema. Così l'idea geniale: scambiarsi i babbi Natale. A me il compito di travestirmi e andare a lasciare i regali ai loro bambini, al loro nonno quello di venire da noi. La cosa è stata perfetta, anche perché il nonno è cresciuto negli Stati Uniti (da genitori italiani) quindi, quando le bimbe hanno aperto la porta, ha esordito con un Ho Ho Ho! Merry Christmas God Jul Buon Natale perfetto.
Domattina le bimbe riceveranno qualche altro regalo dal Babbo Natale che dopo esser passato qui nel pomeriggio e volato in Italia durante la notte, nel viaggio di ritorno lascia un regalo affinché loro lo possano aprire la mattina del 25 proprio come facevo io da bambino.
Mi sa che Eleonora vuole credere ancora un po' a Babbo Natale visto che ha lasciato vicino al camino una scodella con del risgrynsgröt e un biscotto allo zenzero.
lunedì 23 dicembre 2013
In cucina l'antivigilia di Natale (che per noi è una vigilia)
Mamma Anette e nonna Eivor hanno preparato i dolcetti allo zafferano. Eleonora e Sofia hanno messo diligentemente le uvette e smangiucchiato l'impasto crudo, che è sempre una delizia, oltre che un premio per chi aiuta in cucina. Zia Helena ha preparato i dolcetti con il marzapane e quelli al cioccolato mentre Eleonora e Sofia creavano un improbabile, ma molto carino, presepe con i playmobil. Domani sarà il turno di fare i baci di menta (caramelle di zucchero alla menta con una goccia di cioccolato) e del croccante, che assieme al panettone e al torrone dovrebbero completare la parte dolce del buffet di Natale.
La lunga maratona culinaria natalizia è iniziata.
Domani mattina colazione tradizionale con risgrynsgröt (riso cotto prima per una decina di minuti nell'acqua e poi per un'oretta nel latte e quindi servito con zucchero e cannella), poi tutti insieme a preparare il resto della cena che verrà mangiata dopo il classico cartone animato di paperino delle 15:00 e l'arrivo di Babbo Natale. Eleonora e Sofia non stanno più nella pelle e vederle così emozionate è un divertimento in se.
Io un regalo in anticipo l'ho ricevuto da nonna Eivor e mamma Anette che in un momento di sovraffollamento della cucina hanno trovato positivo il mio suggerimento che io andassi a farmi una lunga biciclettata nel bosco qui vicino.
La lunga maratona culinaria natalizia è iniziata.
Domani mattina colazione tradizionale con risgrynsgröt (riso cotto prima per una decina di minuti nell'acqua e poi per un'oretta nel latte e quindi servito con zucchero e cannella), poi tutti insieme a preparare il resto della cena che verrà mangiata dopo il classico cartone animato di paperino delle 15:00 e l'arrivo di Babbo Natale. Eleonora e Sofia non stanno più nella pelle e vederle così emozionate è un divertimento in se.
Io un regalo in anticipo l'ho ricevuto da nonna Eivor e mamma Anette che in un momento di sovraffollamento della cucina hanno trovato positivo il mio suggerimento che io andassi a farmi una lunga biciclettata nel bosco qui vicino.
domenica 22 dicembre 2013
Perspicace la bimba...
Eleonora e Sofia sono entrate in cucina dove Anette e io stavamo parlando.
Io: "Bimbe, ci date ancora un minuto, grazie"
Eleonora: "Andiamo Sofia, probabilmente stanno parlando dei nostri regali"
Io: "Bimbe, ci date ancora un minuto, grazie"
Eleonora: "Andiamo Sofia, probabilmente stanno parlando dei nostri regali"
sabato 21 dicembre 2013
Un albero di Natale un po' diverso dal solito
Oggi, finalmente, siamo andati a prendere l'albero di Natale (un piccolo abete rosso). Al momento di decorarlo Eleonora e Sofia hanno avuto un'idea: al posto delle tradizionali ghirlande, lucine e palline, decorarlo quasi solo con cose fatte da loro. Di non artigianale ci sono le luci a candela e i bastoncini di caramella, per il resto biscotti allo zenzero fatti da noi, "smällkaramell" (delle decorazioni a forma di caramella gigante fatte con la carta crespa e che contengono dei dolcetti) fatte dalle bambine, angioletti di zucchero e tanti lavoretti fatti negli anni fra asilo e scuola.
Abbiamo poi aggiunto anche due paio di palline comprate oggi che Eleonora e Sofia avevano scelto subito dopo aver scelto l'albero, e due palline speciali, una comprata l'anno che è nata Eleonora e l'altra quando è nata Sofia.
Abbiamo poi aggiunto anche due paio di palline comprate oggi che Eleonora e Sofia avevano scelto subito dopo aver scelto l'albero, e due palline speciali, una comprata l'anno che è nata Eleonora e l'altra quando è nata Sofia.
venerdì 20 dicembre 2013
Iniziano le vacanze di Natale
Da oggi al 7 gennaio le bimbe sono in vacanza.
Da oggi al 7 gennaio anche io e Anette siamo in ferie.
Domenica sera arriverà qui zia Helena.
Lunedì arriveranno anche nonno Bosse, nonna Eivor e gatto Simon.
Le bimbe sono al settimo cielo, dormono con il pigiama rosso e bianco e il cappello rosso con il pon-pon bianco. Sofia, non sapendo scrivere, ha disegnato la lista con i suoi desideri da chiedere a Babbo Natale. Ci sono bambole, fiori, un cavallo e un paio di disegni che sto ancora cercando di decifrare. Eleonora ha detto che quest'anno non vuole che nessuno esca così è sicura che nessuno di noi impersona Babbo Natale. Urge scoprire chi dei vicini sarà a casa il pomeriggio del 24...
Da oggi al 7 gennaio anche io e Anette siamo in ferie.
Domenica sera arriverà qui zia Helena.
Lunedì arriveranno anche nonno Bosse, nonna Eivor e gatto Simon.
Le bimbe sono al settimo cielo, dormono con il pigiama rosso e bianco e il cappello rosso con il pon-pon bianco. Sofia, non sapendo scrivere, ha disegnato la lista con i suoi desideri da chiedere a Babbo Natale. Ci sono bambole, fiori, un cavallo e un paio di disegni che sto ancora cercando di decifrare. Eleonora ha detto che quest'anno non vuole che nessuno esca così è sicura che nessuno di noi impersona Babbo Natale. Urge scoprire chi dei vicini sarà a casa il pomeriggio del 24...
giovedì 19 dicembre 2013
Capire il cliente
Le bimbe avevano visto la pubblicità alla tv: Julbord all'IKEA. Un buffet di leccornie natalizie in uno dei loro negozi preferiti. Avevano quindi chiesto di poter andare lì a cena una volta prima di Natale. Così questa sera ci siamo andati. IKEA senza Småland però è impossibile, e quindi dopo cena sono andato con le bimbe all'ingresso per lasciarle all'area giochi. Non mi ero però accorto dell'ora: erano le 19:15 e Småland chiude alle 19:30. Dentro c'erano gli ultimi due bambini. Il cartello diceva che era già chiuso, ed Eleonora lo ha letto a voce alta, con disappunto sia suo che di Sofia. Da dietro il bancone la commessa ha seguito la scena. Ci siamo scambiati un'occhiata. Ho fatto solo in tempo a iniziare la frase per chiederle se potevo lasciare lo stesso le bimbe per qualche minuto che lei ha aperto la porticina mi ha dato due scatole per metter dentro i vestiti. Sul viso di Eleonora e Sofia una luce che nonostante questo sia uno dei giorni più bui dell'anno lo ha illuminato a giorno.
Io non ho pensato a leggere il nome della commessa per mandare un'e-mail di ringraziamento e complimenti alla direzione, ma come cliente mi sono veramente sentito compreso.
Io non ho pensato a leggere il nome della commessa per mandare un'e-mail di ringraziamento e complimenti alla direzione, ma come cliente mi sono veramente sentito compreso.
mercoledì 18 dicembre 2013
Per fortuna che non le ha chiesto di sposarla a Pizzo Calabro
Quando sono arrivato all'asilo di Sofia lei stava giocando con un'amichetta e la sua sorella maggiore che mi ha detto chiamarsi Siena. Sua mamma mi ha spiegato che è in onore al fatto che lei e suo marito amano l'Italia e che proprio a Siena lui le ha chiesto di sposarla.
Fra me e me mi sono chiesto come l'avrebbero chiamata se lui le avesse fatto la stessa domanda a Pizzo Calabro...
Fra me e me mi sono chiesto come l'avrebbero chiamata se lui le avesse fatto la stessa domanda a Pizzo Calabro...
martedì 17 dicembre 2013
Colloquio di sviluppo personale all'asilo di Sofia
Questa mattina abbiamo avuto il colloquio di sviluppo personale con una delle tre maestre di Sofia che ci ha aggiornato su come va l'attività didattica e su come si sviluppa Sofia. Ci ha raccontato del tempo che Sofia passa molto tempo nella stanza del creare, dove fra l'altro mostra molto interesse per il Brio Builder (un gioco di costruzioni tipo il Meccano, ma con pezzi più grandi e di legno) e per qualsiasi tipo di lavoro creativo. Con i bambini degli ultimi due anni sono entrati nella fase in cui i bambini decidono molto di più di come disporre del proprio tempo, quali attività fare, se interrompere ciò che stanno facendo per fare la merenda o se prima finire i lavoro e poi mangiare. Chiaramente molte attività sono in comune, molti momenti di apprendimento sono uguali per tutti e il pranzo avviene per tutti contemporaneamete, comunque questa cosa della possibilità di scelta individuale mi piace.
Sofia gioca sia con i maschi che con le femmine, sia con i più grandi che con i più piccoli (dei quali si prende volentieri cura) e non tiene mai il broncio per più di qualche minuto, anzi, spesso assume il ruolo di quella che ricuce le relazioni quando i bambini litigano.
Uno dei suoi giochi preferiti è il "Quale non c'entra?" dove di quattro oggetti estratti da un sacchetto i bambini devono dire quale non fa parte dell'insieme (ad esempio se ci sono una tigre, un cavallo, un gatto e un martello quello che non c'entra è il martello visto che non è un animale). Sofia è spesso molto creativa nel trovare proprietà comuni fra cose che apparentemente non ne hanno, anche perché spesso non esiste una sola soluzione, ma uno degli scopi del gioco è proprio lo sviluppare le capacità di osservazione, ragionamento e descrizione.
Uno dei suoi giochi preferiti è il "Quale non c'entra?" dove di quattro oggetti estratti da un sacchetto i bambini devono dire quale non fa parte dell'insieme (ad esempio se ci sono una tigre, un cavallo, un gatto e un martello quello che non c'entra è il martello visto che non è un animale). Sofia è spesso molto creativa nel trovare proprietà comuni fra cose che apparentemente non ne hanno, anche perché spesso non esiste una sola soluzione, ma uno degli scopi del gioco è proprio lo sviluppare le capacità di osservazione, ragionamento e descrizione.
Mentre la maestra parlava dei vari aspetti del carattere, con sua grande ilarità io e Anette ci indicavamo a turno per evidenziare da chi venisse quello specifico aspetto; così adesso, oltre a Sofia, le sembra di conoscere un po' di più anche noi.
lunedì 16 dicembre 2013
Al contrario del draghetto Grisù
Qualche giorno fa ho raccontato a Eleonora che quando avevo la sua età sognavo, proprio come Grisù, di fare il pompiere. A Santa Barbara, quando le caserme dei vigili del fuoco sono aperte, la visita era una vera pacchia, e mi avevano raccontato di quanto dovessero essere veloci a vestirsi nel caso di un allarme notturno. E così spesso alla mattina mi allenavo a lavarmi e vestirmi il più velocemente possibile.
Questa mattina quando sono andato a svegliare Eleonora lei, muovendosi molto lentamente, parlando piano piano e con gli occhi socchiusi, ha bofonchiato un: "Papà, io non vorrei mai fare il pompiere...".
Questa mattina quando sono andato a svegliare Eleonora lei, muovendosi molto lentamente, parlando piano piano e con gli occhi socchiusi, ha bofonchiato un: "Papà, io non vorrei mai fare il pompiere...".
domenica 15 dicembre 2013
Un "tranquillo" weekend
Sabato: scuola di italiano per Eleonora e Sofia, poi glögg pomeridiano a casa di amici quindi cena a casa di altri amici.
Domenica: scuola di equitazione per Eleonora, festa di compleanno da un amichetto per Sofia, glögg a casa di amici e visita dei nonni.
A ogni glögg abbiamo trovato una delle combinazioni di sapori italo-svedesi più apprezzate: biscotti allo zenzero e gorgonzola cremoso.
È bello vedere come una cosa così semplice come fare dei biscotti allo zenzero giganti a forma di cuore, decorarli e scriverci con la glassa di zucchero gli auguri di buon Natale è un pensiero molto apprezzato. Noi poi abbiamo deciso di dare un piccolo tono tricolore aggiungere un panettoncino e una bottiglia di moscato Nivole, portabandiera perfetti di sapori italiani apprezzatissimi a ogni latitudine.
Domenica: scuola di equitazione per Eleonora, festa di compleanno da un amichetto per Sofia, glögg a casa di amici e visita dei nonni.
A ogni glögg abbiamo trovato una delle combinazioni di sapori italo-svedesi più apprezzate: biscotti allo zenzero e gorgonzola cremoso.
È bello vedere come una cosa così semplice come fare dei biscotti allo zenzero giganti a forma di cuore, decorarli e scriverci con la glassa di zucchero gli auguri di buon Natale è un pensiero molto apprezzato. Noi poi abbiamo deciso di dare un piccolo tono tricolore aggiungere un panettoncino e una bottiglia di moscato Nivole, portabandiera perfetti di sapori italiani apprezzatissimi a ogni latitudine.
sabato 14 dicembre 2013
Cose che vanno a rotoli
Era da settimane che appena un rotolo di carta igienica si stava per avvicinare al termine mi sembrava che finisse abbastanza velocemente. E appena era finito spariva, preso da Sofia.
Venerdì all'asilo tutto mi è divenuto chiaro. I rotoli servivano per fare i pupazzetti di una composizione natalizia. Sofia mi ha mostrato con orgoglio alcune delle sue creazioni. Questo sì che è riciclaggio creativo.
Venerdì all'asilo tutto mi è divenuto chiaro. I rotoli servivano per fare i pupazzetti di una composizione natalizia. Sofia mi ha mostrato con orgoglio alcune delle sue creazioni. Questo sì che è riciclaggio creativo.
venerdì 13 dicembre 2013
Doppio concerto


Santa Lucia vuol dire, fra le altre cose, musica e lussebullar, i dolcetti di Santa Lucia allo zafferano (cliccare per la ricetta).
La giornata pertanto è iniziata con un concerto in azienda (dalle 8 alle 8:30) ed è continuata con lussebullar e pepparkakor (biscotti allo zenzero) a ogni macchinetta del caffè, cosa che ha spostato molte delle riunioni informali dalle stanzette interne alle varie zone con poltroncine. La maggiorparte dei colleghi erano oggi divisi in due gruppi: quelli che entravano dopo la recita dei figli svoltasi all'inizio delle lezioni, e quelli - come me - che sono usciti prima del solito per andare ad una recita che iniziava verso la fine delle lezioni.
All'asilo di Sofia il concerto è stato meno intonato di quello al lavoro, ma non per questo meno appassionante e pieno di energia; i bambini hanno infatti anche cantato, oltre ai più classici canti di Natale, anche qualche canzoncina moderna, fra le quali una chiamata Tomteboogie, il boogie di Babbo Natale, che prevede mentre la si canta di ballare piegando le ginocchia e scuotendo i fianchi proprio come nel boogie-woogie. Vedere i bambini fare quei movimenti swing ha riscaldato tutti più del glögg servito alla fine del concerto :-)
giovedì 12 dicembre 2013
Prima recita

Questa è la settimana delle recite di Natale e Santa Lucia in tutti gli asili e le scuole della Svezia (per lo meno a giudicare dall'uscita di massa dagli uffici oggi pomeriggio e da quelli che già hanno detto "niente riunioni" domattina prima delle 10 o domani pomeriggio dopo le 15.
Anche l'asilo di Sofia e la scuola di Eleonora non sono da meno. Oggi alle 16:15 era l'ora della recita a scuola di Eleonora, e domani pomeriggio sarà il turno di Sofia, e per fortuna che le due recite non sono cadute in contemporanea.
Dopo il concerto glögg (vin brulé) analcolico e dolci in classe di Eleonora. Ognuno ha portato qualcosa di fatto in casa. Devo scoprire chi ha fatto quei dolcetti allo zafferano ricoperti di granella di zucchero che erano veramente squisiti...
mercoledì 11 dicembre 2013
Come i reduci di guerra
Mentre facevo il bagno alle bimbe: "Eleonora, cos'è quel livido?"
"Ho sbattuto in cortile a scuola mentre giocavamo sulla neve"
"E questo segno?"
"Correndo in classe, contro un banco"
"Ah, e... questo?"
"Boh, di questo non mi ricordo...mi sembra durante ginnastica"
"Io invece questo me lo sono fatto mentre giocavo con lo slittino al'asilo!" ha detto Sofia mostrando che non è da meno della sorellona.
E così, come due reduci di guerra che si raccontano le storie delle loro cicatrici, durante il bagnetto Eleonora e Sofia si sono raccontate dei loro lividi.
Io non sapevo se ridere o piangere...
"Ho sbattuto in cortile a scuola mentre giocavamo sulla neve"
"E questo segno?"
"Correndo in classe, contro un banco"
"Ah, e... questo?"
"Boh, di questo non mi ricordo...mi sembra durante ginnastica"
"Io invece questo me lo sono fatto mentre giocavo con lo slittino al'asilo!" ha detto Sofia mostrando che non è da meno della sorellona.
E così, come due reduci di guerra che si raccontano le storie delle loro cicatrici, durante il bagnetto Eleonora e Sofia si sono raccontate dei loro lividi.
Io non sapevo se ridere o piangere...
martedì 10 dicembre 2013
Megamix
Per ballare un po' dopo cena Eleonora ha scelto un mix molto vario: Barbie Girl, Aserejé, Nel segno di Winx, Samarcanda, Vola mio mini pony, Flytta på Dig, Il pulcino Pio. E quando è morto il pulcino Pio sono crollate anche Eleonora e Sofia.
lunedì 9 dicembre 2013
Piccoli Casanova crescono
Sul tavolo della cucina fanno bella mostra, da sabato, dieci rose rosse. Le ha mandate a Sofia un bimbo che era invitato alla festa, ma che non è potuto venire causa virus della pancia. Ha però mandato sua mamma con il regalo e i fiori.
Sofia ha detto che sì, è un pochino innamorata di lui, ma anche di altri due bambini. Ha poi aggiunto che "...si può essere innamorati di più persone, ma se ne può sposare solo una alla volta..."
Sofia ha detto che sì, è un pochino innamorata di lui, ma anche di altri due bambini. Ha poi aggiunto che "...si può essere innamorati di più persone, ma se ne può sposare solo una alla volta..."
domenica 8 dicembre 2013
Il pragmatismo di Sofia
Oggi, mentre io ero al corso allenatori, Anette e le bimbe hanno decorato i biscotti e le casette di pan pepato fatte qualche settimana fa. Durante la decorazione si è rotto uno degli alberelli. Quando sono arrivato a casa Sofia ha voluto raccontarmi l'accaduto: "Papà, due notizie, una cattiva e una buona. Quella cattiva... sai, mentre mettevamo su lo zucchero uno degli alberelli si è rotto". "
Io: E la notizia buona?".
Sofia: "Io e Eleonora lo abbiamo potuto mangiare!"
Io: E la notizia buona?".
Sofia: "Io e Eleonora lo abbiamo potuto mangiare!"
sabato 7 dicembre 2013
È già entrata nel ruolo
Ora di colazione. Intorno al tavolo le bimbe, io, Anette, nonna Eivor e nonno Bosse. Si chiacchiera. A un certo punto Sofia si schiarisce la voce ed esordisce il suo racconto con: "Quando avevo tre anni,..."
venerdì 6 dicembre 2013
Quattro
Come me sei una seconda, e noi secondi lo sappiamo che essere estroverti è un ottimo modo per conquistarci quello spazio e quell'attenzione che a volte desideriamo. Sei simpaticissima, guascona, con la stessa bellezza di tua mamma che mi conquistò a prima vista durante un viaggio in treno, sei sicura di te, furba, generosa, e le nostre passeggiate verso l'asilo quasi ogni mattina mi fanno sempre iniziare la giornata con il sorriso più grande.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon quarto compleanno, piccola grande Sofia.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon quarto compleanno, piccola grande Sofia.
giovedì 5 dicembre 2013
Sbrilli e Petronilla
Da qualche giorno la favola della buonanotte è stata sostituita dai racconti di Sbrilli e Petronilla. S e P sono il prodotto della mia fantasia e sono nate durante il viaggio in aereo verso Milano. L'ho buttata lì. Ho chiesto a Sofia ed Eleonora se sapessero che nella nostra casa sin dall'anno della costruzione (1910) abitano due fatine di nome Sbrilli e Petronilla. Le bimbe mi hanno guardato affascinate, mi hanno chiesto se scherzassi, ma poi piano piano si sono fatte intortare, anche perché è proprio così, ho detto loro, che si spiegano certi fatti che succedono in casa e certi rumori che si sentono, specialmente di notte.
Chiaramente ci sono delle affinità fra le fatine e le bimbe, ad esempio Sbrilli sin dai tempi nei quali c'erano più carrozze che auto ha una relazione speciale con i cavalli, e all'inizio del secolo scorso passava più tempo nella stalla (che un tempo, ho raccontato alle bimbe, era sita in quello che oggi è il nostro box) che in casa. Petronilla invece ricorda un po' più Sofia. Sofia che, quando ha raccontato alla mamma se sapesse delle fatine, aveva gli occhi grandi grandi e un'espressione incredibilmente affascinata.
Vediamo per quanto tempo riusciremo a mantenere viva questa storia.
Chiaramente ci sono delle affinità fra le fatine e le bimbe, ad esempio Sbrilli sin dai tempi nei quali c'erano più carrozze che auto ha una relazione speciale con i cavalli, e all'inizio del secolo scorso passava più tempo nella stalla (che un tempo, ho raccontato alle bimbe, era sita in quello che oggi è il nostro box) che in casa. Petronilla invece ricorda un po' più Sofia. Sofia che, quando ha raccontato alla mamma se sapesse delle fatine, aveva gli occhi grandi grandi e un'espressione incredibilmente affascinata.
Vediamo per quanto tempo riusciremo a mantenere viva questa storia.
mercoledì 4 dicembre 2013
Una nuova vicina
Si è trasferita qui il fine settimana che noi eravamo a Milano, e, ci ha raccontato Anette, era passata a salutarci. Ha cinque anni e mezzo, un fratellino di un anno e da pochi giorni abita nella casa davanti alla nostra.
Eleonora e Sofia hanno suonato alla sua porta appena tornate da scuola e dall'asilo, ma lei non era ancora a casa. Si è però presentata da noi qualche minuto dopo. Un sorriso molto vispo, un viso furbetto, e l'età perfetta a metà fra Eleonora e Sofia per legare subito con entrambe. Hanno giocato ininterrottamente per quasi un'ora, e quando è andata a casa sembrava Pinocchio fra i due carabinieri, visto che sia Eleonora che Sofia hanno voluto accompagnarla tenendola per mano.
Da oggi le bimbe hanno una nuova amica.
Eleonora e Sofia hanno suonato alla sua porta appena tornate da scuola e dall'asilo, ma lei non era ancora a casa. Si è però presentata da noi qualche minuto dopo. Un sorriso molto vispo, un viso furbetto, e l'età perfetta a metà fra Eleonora e Sofia per legare subito con entrambe. Hanno giocato ininterrottamente per quasi un'ora, e quando è andata a casa sembrava Pinocchio fra i due carabinieri, visto che sia Eleonora che Sofia hanno voluto accompagnarla tenendola per mano.
Da oggi le bimbe hanno una nuova amica.
martedì 3 dicembre 2013
Sofia fa rispettare le regole
Nel cielo sopra l'aeroporto di Skavsta. Al momento dell'atterraggio il capitano annuncia di rimanere seduti con la cintura allacciata sino a quando il segnale apposito non sarà spento. Appena l'aereo è quasi al terminal però uno della fila di fianco alla nostra schizza in piedi mentre l'aereo è ancora in movimento. Sofia lo ha visto e gli ha gridato: "Hej tu, seduto, la luce è ancora accesa!".
Lui si è riseduto, e nessuno un paio di file intorno a noi si è alzato sino a quando il segnale di cintura allacciata è rimasto acceso.
Mi è sembrato che un paio di persone l'applauso lo abbiano fatto a lei e non al pilota...
Lui si è riseduto, e nessuno un paio di file intorno a noi si è alzato sino a quando il segnale di cintura allacciata è rimasto acceso.
Mi è sembrato che un paio di persone l'applauso lo abbiano fatto a lei e non al pilota...
lunedì 2 dicembre 2013
Mezza Italia in un paio d'ore
Per riuscire a vedere con Eleonora e Sofia un po' delle regioni che espongono alla Fiera dell'artigianato che c'è a Rho in questi giorni ha aiutato il fatto che fra le varie bancarelle si trovino squisitezze da loro molto apprezzate come il marzapane siciliano, il torrone sardo e un gelato buonissimo. Sofia poi è rimasta ipnotizzata dai balli siciliani in costume (un ragazzo, gentilissimo, le ha anche fatto provare il tamburello). Inoltre le bimbe hanno incontrato il vero Babbo Natale, con tanto di barba bianca vera, non una posticcia, che ha fatto loro un regalo apprezzatissimo. C'era anche sua moglie, il cui regalo verrà aperto come da tradizione il 24 dicembre subito dopo il cartone di Paperino, sempre lo stesso dal 1960, che alle 15:00 va in onda alla tv svedese. Io poi, visto che la leggenda dice che venga dalla Scandinavia, spero prima o poi di vederli entrambi a Stoccolma ;-)
domenica 1 dicembre 2013
Un po' di Svezia e tanta imprenditorialità a Milano
L'invito mi era stato mandato da Elisabetta, imprenditrice milanese che ha lasciato la sicurezza della carriera in una azienda dove gestiva progetti da centinaia di milioni di euro per avviare Spaziocuore, una società di servizi con alcune idee innovative, fra le quali quello che lei chiama "welfare di quartiere", con una idea geniale, la "tata condominiale", che ricorda un po' il concetto della dagmamma svedese. E così questa mattina siamo andati in un posto molto carino con una stanza di sale (dalla quale Sofia non voleva più andarsene) dove si incontravano genitori e bambini, fra cui alcuni papà di "Papà al centro", uno splendido progetto che a Milano permette ai papà di incontrarsi. Lì abbiamo conosciuto Emma di Emmis Klemmis, una svedese che ha fatto il viaggio inverso al mio, lei per amore si è trasferita in Italia, e ha aperto una azienda di vestiti per neonati in cotone bio (coltivato senza pesticidi e filato senza composti chimici). Abbiamo anche conosciuto Lida, italianissima, ma con un passato a Uppsala, dove è rimasta affascinata dagli asili "I ur och skur", la cui attività si svolge praticamente solo all'aperto. In questo momento sta organizzando un campus nel bosco per bambini vicino a Gaggiano per la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, che mi ha fatto voglia di venire a Milano in quei giorni per far partecipare Eleonora. Eleonora che mentre io ascoltavo con ammirazione queste storie di imprenditorialità ha conosciuto una bambina con il suo stesso nome (che abbiamo scoperto essere la figlia di Lida) e insieme hanno giocato come si conoscessero da anni.
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