giovedì 16 febbraio 2012

Piccoli grandi cambiamenti

Anette questa sera è fuori e quindi oggi sono passato io a prendere le bimbe all'asilo ed a scuola. Arrivati a casa nella casella c'era una busta da parte di nonno Carlo e nonna Marghe con un giornalino ed un dvd dall'Italia. Io e le bimbe abbiamo prima guardato il film e poi letto il giornalino insieme.

Poi è successa una cosa nuova: Sofia ha iniziato a rivolgersi a me usando molto più italiano del solito. Niente mjölk, a cena ha chiesto il "latte", così come ha detto (pol)"pette" al posto di köttbullar come invece è solita fare. E poi "ino" per il semolino e "grazie" al posto di tack.


E l'ultima parola prima di addormentarsi dopo la fiaba è stata "notte".

4 commenti:

  1. Che bello!
    Io invece ho un problema con la mia bimba, a forza di essere immersa nel francese non mi parla quasi più in italiano. E la cosa peggiore è che siccome lei mi parla in francese le rispondo automaticamente in francese prima di rendermene conto. Poi correggo il tiro, ma è dura. Mi sa che ci vogliono delle vacanze italiane!

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  2. le tappe evolutive del linguaggio dei bimbi per me sono molto affascinanti: quelle dei bimbi bi-lingue se possibile lo sono ancora di più!

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  3. Ciao Stefano :)
    ho scoperto il tuo blog in questi giorni e anch'io l'ho letto tutto d'un fiato!
    Mi piace molto il tuo stile e il fatto che racconti le piccole difficoltà per spiegare che a volte basta davvero poco per superarle e imparare tanto per le prossime volte. Credo che sia bellissimo far crescere i propri figli con questa prospettiva :) Una piccola curiosità: tu e Anette avete sempre avuto questo atteggiamento nella vita (magari trasmesso dalle vostre famiglie di origine) o l'avete scoperto/imparato quando siete diventati genitori?
    Ciao e grazie di condividere queste cose così belle anche con noi!
    Francesca

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  4. @Francesca Credo sia una combinazione delle cose.

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