lunedì 31 marzo 2014

Discorsi seri con una ottenne

La notizia di ieri fa parlare tutta la nazione: un tifoso del Djurgården, una delle squadre di Stoccolma, è stato picchiato a morte fuori dallo stadio dov'era andato a seguire la sua squadra in trasferta. Di questo genere di notizie ne parlano anche i bambini a scuola. Di morte io ed Eleonora ne avevamo già parlato l'anno scorso, quando era venuto a mancare il giocatore dell'AIK che aveva tenuto per mano Eleonora durante l'ingresso in campo prima di una partita. A morire ieri però è stato un padre di 43 anni (la mia età). Ucciso per il colore della sciarpa sbagliata. Eleonora mi ha chiesto se avevo sentito di questa cosa, e io mi sono reso conto che non sarà grande abbastanza da discutere e capire i problemi della società, ma non è nemmeno più così piccola da poterla condire via minimizzando l'accaduto e distraendola. Mi rendo conto che a quasi otto anni e mezzo i bambini capiscono abbastanza bene anche alcuni argomenti seri e complessi e quindi ci si trova un po' fra l'incudine e il martello: a non volerli affrontare credo si rischi di perdere un po' di credibilità, mentre per affrontarli ci vogliono sensibilità e attenzione altrimenti si rischia di diventare un elefante in cristalleria.
Ne abbiamo quindi parlato con calma, e io ho adottato la tecnica che qui si chiama "usare la bocca e le orecchie in proporzione alla loro quantità" (che è un modo di dire "ascoltare il doppio di quanto tempo si usi per parlare"). Dallo sguardo e dalle parole di Eleonora credo di aver adottato la tecnica giusta.

3 commenti:

  1. Talmente serio che non osa commentarlo nessuno... eppure è la vita, non è fatta tutta di zucchero filato...
    Comunque molto bello il suggerimento di ascoltare il doppio di quanto si parla. Penso che lo userò anch'io.

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  2. In certe circostanze è meglio prendere appunti per quando toccherà a noi... grazie di condividere anche questi aspetti scomodi della genitorialità!

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    1. Mi aggrego a 17enne, facciamo fatica noi a darci risposte in questi casi...alessandra

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