domenica 16 marzo 2014

Per non disubbidire

Questa mattina Sofia e la figlia dei vicini hanno fatto avanti-indietro-avanti-indietro fra casa nostra, casa loro, giardino nostro, giardino loro diverse volte. A un certo punto Sofia è arrivata a casa piangendo e mi ha raccontato che era caduta mentre scavalcava il cancello dei vicini. Vai di cerotto, bacini e raccomandazione di non scavalcare più il cancello.

Dopo un po' mentre mi stavo preparando un caffè ho visto dalla finestra della cucina che Sofia faceva segno all'amichetta di non poter scavalcare il cancello, e quindi si è spostata lungo la recinzione che delimita il cortile dei vicini (fra noi e loro c'è in mezzo la strada) cercando un punto dove scavalcarla. Sono quindi uscito chiedendo cosa stessero facendo. Loro mi hanno fatto vedere che il cancello dei vicini era bloccato, e che quindi al momento non si poteva aprire, ma solo scavalcare. Sofia però mi ha detto che lei mi aveva promesso che non lo avrebbe scavalcato, e quindi l'unico modo per andare in giardino dall'amichetta era scavalcare la recinzione in qualche altro punto...

Vista la fragilità della recinzione ha avuto il permesso di scavalcare il cancello fintanto che il papà dell'amichetta non lo avesse aggiustato.

1 commento: