venerdì 28 giugno 2013

Il tetris degli asili

E con la fine di giugno arriva il periodo in cui molti in Svezia partono. Qui il mese delle vacanze, e quello in cui un tempo chiudevano le industrie, è luglio, non agosto come in Italia. A causa del minor numero di bambini quindi gli asili della nostra zona vengono accorpati in modo da garantire il servizio e di permettere allo stesso tempo al personale di poter andare in vacanza. Sulla porta dell'asilo di Sofia oggi quindi c'era un "semplice" cartello che spiegava come regolarsi nelle prossime cinque settimane, quanti bambini e da quale asilo dovranno andare in quale altro asilo/sezione, quale sarà il personale presente, quale classe sarà aperta dalle 6:30 alle 7:30 e quale dalle 7:30 alle 8:00 visto che chi a arriva prima delle 8:00 viene data la colazione. Il cartello inoltre conteneva le indicazioni dei vari lavori di ristrutturazione (pavimento nuovo) in alcune classi.
Ci ho messo un po', ma credo di aver capito.
Vediamo se lunedì porterò Sofia nel posto giusto...

8 commenti:

  1. La mia difficoltà è pari quando si tratta di far combaciare un piano ferie messo giù a febbraio con i centri estivi, i cui calendari si conoscono ad aprile-maggio e l'inizio del nuovo anno scolastico, non ancora comunicato.
    Roberta

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  2. Qui la fatica è già trovare asili che aprano alle 7:30 (non penso esistano nemmeno quelli che aprono alle 6:30!), ma che lo facciano senza chiederti un supplemento di 200 euro!
    E al pomeriggio fino a che ora viene garantito il servizio? (Ti prego dillo sottovoce, perchè so già che soffrirò quando lo scriverai :D)

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    1. Sino alle 18 perché hanno accorpato nell'asilo più grande della zona che durante tutto l'anno fa lo stesso orario (06:30 - 18:00), mentre qualche asilo più piccolo fa dalle 07:00 alle 17:00

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    2. Piangiamo insieme se vuoi... immagino li stesso orario ci sia anche per i nidi...
      Annie

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    3. Fefo ti ammiro, io sono più pigri e mi faccio spiegare la soluzione del rebus da mia moglie, lei mi dice quando è dove è io porto seguendo pedissequamente le regole, senza di lei sarei perso qui in Svezia ;). Piccola precisazione, io il mio più piccolo l'ho mandato all'asilo prima dei 12 mesi e andava insieme al fratello e di 5anni, non esiste il nido credo, ma solo l'asili detto Dagis comunale a basso prezzo con rette in base al reddito che però non superano 120€ al mese e aperti in orari tali che ti permettono di lavorare, anche il dabato o la notte. Unica regola infatti è che i genitori o il genitore (nel caso di divorzio) lavori nel mentre il figlio è all'asilo. Se sei a casa anche un solo giorno il figlio te li tieni tu ed è giusto così, la parte pedagogica obbligatoria inizia con le elementari

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    4. Adesso piango ancora di più...

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  3. Anche su questo noi siamo ancora troppo indietro, viviamo su un altro pianeta...Per non parlare dei due mesi netti di chiusura estiva...(e due settimane a Natale e una a Pasqua e i ponti...) ci sarebbe da rivedere proprio tutto il modo in cui è concepito l'anno scolastico in Italia. Ormai non è più come una volta che la mamma è a casa, anzi! Alle volte lavora anche di più del papà :).

    Stefano, io conosco la Svezia da turista, dai racconti di amici che ci vivono e ci lavorano e da lettrice del tuo blog quindi devo chiederti una cosa: c'è qualcosa che non funziona? O è tutto così perfetto come sembra da quaggiù?

    Ciao e buona settimana,

    Claudia

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