domenica 16 giugno 2013

Un po' di amaro in bocca

Ieri sono iniziati i campionati Europei femminili di pallacanestro. L'Italia ha battuto di un punto la Svezia in una partita bella ed emozionante. Il quotidiano qui in Svezia al quale siamo abbonati oggi ha due articoli sulla partita compresa la pagina principale dello sport. Sul sito italiano della Gazzetta dello Sport la notizia non esiste proprio. Eppure sono i campionati europei, non un torneino qualsiasi.

In compenso sul sito della Gazzetta, che penserei in primo luogo dovesse scrivere di sport, trovo tre fotogallery dedicate alle donne: una su Simona Halep (tennista romena che si è fatta ridurre il seno per poter competere a livelli professionistici, chiaramente la foto che bisogna cliccare per vedere la galleria fotografica mostra la tennista prima dell'operazione), una dedicata alla Pellegrini e alla Jakabos e una su come è sexy la fidanzata di Balotelli. A proposito di Balotelli il sito pubblica anche un'intervista all'ex calciatore Adriano con i suoi consigli a Balotelli (che immagino SuperMario leggerà avidamente e attaccherà sul frigo per rileggersi ogni giorno come scuola di vita...). A proposito di calcio però non trovo sul sito della Gazzetta nemmeno un piccolo articolo sui campionati Europei UEFA di calcio femminile che si svolgeranno qui in Svezia fra meno di un mese; e sì che l'Italia parteciperà avendo vinto il proprio girone di qualificazione.

Da papà di due femmine è abbastanza frustrante vedere come il principale quotidiano italiano sportivo ignori notizie relative a risultati e campionati europei delle nazionali femminili italiane, ma dia invece spazio a confermare il ruolo della donna come semplice oggetto da guardare. Da allenatore di una squadra femminile mi spaventa una società dove tutta la passione e tutte le ore di esercizio e allenamento di queste bambine sembrano per alcuni contare molto meno dell'aspetto estetico. Cosa dovrei dire loro? Che non importa quanta energia ci mettano e quanta fatica facciano tanto saranno solo quelle belle esteticamente a guadagnarsi l'attenzione dei giornali?

Mi piacerebbe che qualche giornalista della Gazzetta anziché scrivere delle speculazioni quotidiane del calciomercato estivo, quelle che vengono smentite prima ancora che l'inchiostro sia asciutto, scrivesse della nazionale femminile che giocherà gli Europei, e che magari prenotasse un biglietto per la finale del 28 luglio alla Friends Arena di Solna. Sperando in una bella finale Italia-Svezia.

20 commenti:

  1. Fino a qualche mese fa compravo la gazzetta dello sport,ma dato che ultimamente parlano solo di Balotelli e altre cose del genere,io non la compro più. Per quanto riguarda la partita,avrei tifato per la Svezia,anche se sono italiana. C'é una cosa che non mi spiego:chissà perché nei giornali italiani riportano solo notizie su Balottelli,quella che si é rifatta il seno ecc., e non notizie "interessanti" come una partita,( europea)? Io non sono rimasta con un amaro in bocca,ma con la crisi economica,ecc.. Da un paese come l'Italia,che é sempre andato male c'é da aspettarsi di tutto...

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  2. L'amaro in bocca è tanto, di nuovo, perché se l'italia non cambia è colpa degli italiani che sono sempre gli stessi, e purtroppo il calcio maschile e le belle donne sono l'unica caratteristica che sembra unire il paese. Io sarà che ho sempre detestato il calcio, ma ho seguito quasi solo sport minori, e ad oggi sono felice che dei miei quattro nipotini nessuno giochi a calcio o lo consideri lo sport della vita: ovviamente parlano solo di quello perché è l'unico che seguono in tv, ma spero che tra dieci anni diano una mano ad aprire gli orizzonti verso il basket, il rugby, il football e perché no, lo sport femminile che praticheranno le loro sorelle.

    17N sloggata.

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  3. Ho controllato sulla Gazzetta dello sport online,ma della partita europea di basket Italia-Svezia non ne parlava. C'era solo scritto di Balottelli,e altri personaggi che appaiono sempre in tv,che per conto mio non me ne frega un bel niente,che se anche non ci fossero sarebbe meglio. Grazie della notizia,Stefano. Anch'io come l'anonimo delle 11:37 non compro piú la Gazzetta dello sport. Fortunati gli italiani,peccato per gli svedesi che hanno perso e che io tifavo. Fabio

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  4. Ciao Stefano,sono un pò arrabbiato anch'io perché la Gazzetta dello sport non abbia messo la notizia che l'Italia ha vinto nel pallacanestro femminile contro la Svezia. Io tifavo per la Svezia. Tu per chi avevi tifato?

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    1. Quando gioca la nazionale faccio sempre il tifo per l'Italia. Fra l'altro molte giocatrici della Svezia giocano nel campionato italiano.

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  5. Giusto ieri tenevo la tv in sottofondo mentre lavoravo (bel modo di passare i sabati sera! ;)) e ho captato distrattamente la pubblicità di non so bene che prodotto per bambini; uno spot dove, nel 2013, ci viene mostrato che il sogno per il futuro del maschietto è diventare un matematico, quello della bambina una ballerina. Ora, con tutto il rispetto per le ballerine che in realtà si fanno un mazzo tanto, è inutile stare a specificare a chi è stato associato il futuro "di sostanza" e a chi quello percepito come più frivolo e associato principalmente a valori estetici. Poi ammetto di essere anch'io parte del problema: seguo il calcio ma solo quello maschile, sebbene l'abbia praticato per un paio d'anni con la squadra della mia scuola. D'altra parte è un circolo vizioso: se una cosa esiste ma viene resa virtualmente invisibile diventerà sempre più difficile essere semplicemente informati della sua esistenza... non so quante bambine italiane sappiano che *possono* giocare a calcio oltre che aspirare a uscire con un calciatore.

    ...Dio mio mi sto deprimendo da sola.

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  6. Da sciatrice accanita, ho seguito lo sci fintanto che lo trasmettevano in tv. Poi Tomba e la Compagnoni si sono ritirati e lo sci pure, dagli schermi televisivi della tv di Stato.
    Fintanto che Valentino Rossi correrà, probabilmente ci sarà spazio per il motociclismo.
    Non ci resta che sperare (un poco, mica illudersi) nelle olimpiadi.
    No comment sulla strumentalizzazione femminile in tutto.
    Roberta

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  7. Ricordo di aver letto una volta di una atleta che aveva vinto qualcosa di importante e il cronista finiva col dire . . . "è anche una bella ragazza"! Come se una cosa escludesse l'altra . . .:-/

    La strada è ancora lunga! E le donne, spesso, non si aiutano. Intendo le giornaliste sportive, che dovrebbero pestare i piedi! :-)

    Ciao, Fior

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    1. ...una volta con il giornale ci incartavano il pesce e la pattumiera.. ora non è buono nemmeno più per quello.

      la qualità della notizia è scesa .. direi precipitata,
      o non sono capaci loro, o ci accontentiamo di qualità scadente noi... delle due 1 è quella giusta.

      forse dovremmo cominciare a pretendere di meglio e in tante cose.... no?!

      Sonia

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  8. e a proposito di "uso dell'immagine femminile" nella pubblicita',hai notato la differenza ?nei paesi del nord :donne normali che sono fotografate con prodotti normali...in italia super modelle scosciate anche per il silicone super incolla!eh si che le belle ragazze non mancano in danimarca,svezia ecc.quindi o sono cerebrolesi e clienti italiani o i pubblicitari

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    1. Io le donne le preferisco come sono nei paesi nordici: Danimarca,Norvegia,Svezia,Finlandia e Islanda. Andrea

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  9. Quando si parla di prodotti scadenti (libri, giornali, programmi televisivi) non riesco a colpevolizzare chi li produce. Perchè tali prodotti vengono razionalmente realizzati sulla base di attente ricerche di mercato o comunque osservazioni dello stesso.
    Se il giornale vende significa che è proprio quel prodotto che il lettore vuole, altrimenti l'editore ci metterebbe altro, alla fine a lui interessano le vendite, poco importa se con il balletto classico o con il seno della rumena (nello specifico mi sembra anche un bel gesto quello della sportiva, che ha sacrificato una parte essenziale della sua femminilità per la passione sportiva - un modello per le bambine, quante lo farebbero?- )

    Poi, che c'è di male se l'Italia è il paese del calcio e i tanti sport qui considerati "minori" non tirano. Ognuno ha la sua cultura.

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    1. Oggi ho visto una pubblicitá alla televisione che parlava della carne montana. Mi ricordo che ai miei tempi si chiamava "Ringo carne montana", con uno sfondo paesaggio western. Non é che voglio dire che sia una pubblicitá scadente,ma un pò vecchiotta la é. L'unica cosa che secondo me bisognerebbe togliere sarebbero le pubblicitá che durano 10 minuti dopo un film. Al massimo farle durare 1 minuto o 2, e un pò più belli,come Ringo.

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    2. Una spererebbe nella responsabilità sociale degli editori. Che poi i giornali si lamentano che le vendite calano per cui i lettori sembrano volere altro; provino a fare quotidiani migliori e vedranno che noi li compreremo.
      Poi appunto, visto il gesto della tennista, anziché mettere un paio di foto per gli allupati sarebbe più giornalistico fare un servizio con intervista. E in quanto al calcio, ma se al posto di parlare dei campionati europei femminili metti il giornalista a fare la cronaca quotidiana del calciomercato ammazzi l'interesse per il calcio.
      Sara

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  10. Il calcio maschile è patrimonio dell'Italia senza ombra di dubbio, così come i reality show dove più tette hai e meglio è, dove una donna per presentare un programma deve stare con il sedere di fuori e le tette al vento, dove la Pellegrini fa notizia perchè cambia un fidanzato all'anno e via di questo passo.
    Questa è la cultura italiana, dove se lasci un uomo rischi di morire ammazzata, perchè non si disonora così il maschio.
    Questa è la cultura italiana dove vedo i miei coetanei tirare su i figli maschi come 50 anni fa e le femmine vengono portate a fare solo ginnastica ritmica e guai se dici che tua figlia invece ama le arti marziali. "Ma come??? Le fai fare uno sport da maschi???"
    Per carità, dovranno passare secoli e forse non basteranno ancora, per cambiare la mentalità degli italiani.

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    1. l'importante è che possano fare ginnastica artistica se lo vogliono e arti marziali se lo vogliono

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  11. fefo, ti leggo sempre e non commento mai. io ho dovuto aspettare di compiere 17 anni e andare in america per un anno per potere finalmente giocare a calcio in pace. le tue bimbe sono fortunata ad essere bi culturali, ma in quanto femmine forse la svezia è un paese migliore in cui crescere! saluti dall'australia!

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  12. Il patriarcato e il machismo che imperano in Italia, purtroppo non si vede solo sulla gazzetta. Piú volte mi sono sentita dire che i temi di genere li abbiamo ormai interiorizzati e basta con il femminismo, che é ormai cosa passata...personalmente credo che la strada sia ancora lunga e che il femminismo é piú attuale che mai, soprattutto inquesto contesto storico globale. (vedi concetti come l'economia femminista).

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  13. Andando oltre patriarcato e machismo, credo che dietro a questa scelta delle notizia, ci sia anche pulsione molto..... terra terra...... quanto denaro muove il calcio femminile? Purtroppo anche lo sport oggi ha perso per molti il suo reale significato ed è diventato semplicemente un ingranaggio di una macchina da soldi. Triste sì... ma è così.....

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  14. Purtroppo, provato qualche giorno fa sulla mia pelle, non è così solo per il calcio. Mai provato con le professioni tecniche?

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