martedì 30 novembre 2010

Una valigia per due bambine

Dunque, sperando che il tempo sia clemente e che si possa partire (la compagnia aerea mi ha mandato un sms avvisandomi che i voli da/per Malpensa potrebbero venir cancellati), ecco lo stretto indispensabile per un soggiorno di 5-6 giorni a Milano con Sofia ed Eleonora:
- pannolini
- salviettine umidificate
- pomata per gli arrossamenti cutanei
- mini tappetino tipo fasciatoio per cambiare Sofia
- confezione di gröt (semolino per la colazione)
- confezione di välling (semolino solubile per la nanna e la notte)
- biberon
- borraccina
- pigiami per Sofia e per Eleonora
- body e vestitini per Sofia
- vestiti per Eleonora
- babbucce per Sofia
- scarpe + scarponcini per Eleonora
- spazzolini da denti
- dentifricio per bambini
- ciucci
- lettore dvd per il viaggio (più alcuni dvd)
- fumetti per il viaggio
- mangiare e bere per il viaggio
- passeggino
- Gatto Rosa (peluche preferito di Eleonora)
- giocattolo per Sofia

Dimentico qualcosa?

lunedì 29 novembre 2010

Aiuto mi si è ristretta la bimba

Visita di controllo dei 12 mesi di Sofia. Dall'ultima volta è cresciuta in altezza secondo le aspettative ed è ora 79 cm, ma il peso ha un po' "stagnato". Cosa non inusuale secondo la pediatra, e colpa, secondo lei, dei raffreddori e del fatto che la crescita brucia calorie alla grande. Il papà in congedo parentale però si sente un pochino in colpa: "Le avrò dato troppo poco da mangiare?", "la vestirò troppo leggera per i -8 di questi giorni?".
La pediatra mi ha consigliato di aggiungere un paio di cucchiani d'olio al pasto per aumentare le calorie ingerite, quindi vai con l'EVO umbro da agricoltura biologica regalatoci dai nonni. Fra un paio di giorni poi ci penserà la cucina di nonna Marghe ad aiutarci a tornare al peso forma ideale. Nonna Marghe, prepara il tuo vitello tonnato che lo fai meglio di Vissani!

PS: EVO, per i neofiti della cucina, sta per Extra Vergine d'Oliva. DS.

domenica 28 novembre 2010

Party party - ovvero come intrattenere 12 bambini di 5 anni

Con un po' di ritardo oggi c'è stata la festa dei 5 anni di Eleonora. Ha invitato tutto il suo gruppo dell'asilo, e quasi tutti hanno accettato. Risultato: 12 bambini da intrattenere per due ore. L'inizio è stato tranquillo. Via via che arrivavano i bimbi gli è stata data una decorazione per l'albero di Natale da dipingere con colori e brillantini vari, e così la prima mezz'oretta è passata. Via via che finivano però si poteva notare l'energia, quindi tutti a saltare su un paio di materassi strategicamente piazzati in camera di Eleonora prima di passare al gelato-inferno! Cinque gusti di gelato, quattro topping (granella di zucchero, granella di cioccolato, minimeringhe e cuoricini di zucchero) e due salse (caramello e cioccolato) più un po' di panna montata e via! ogni bambino ha potuto comporre il gelato che voleva. Dopo la canonica torta con candeline e canzoncina è stata la volta della caccia al tesoro. Sapientemente guidati dal sottoscritto in versione semipiratesca, tutti alla caccia dei 10 indizi precedentemente nascosti per la casa - compreso quello che richiedeva di chiamare un numero di telefono per sentire dov'era nascosto il telefonino con appiccicato uno degli ultimi indizi. Alla fine il tesoro! Ad ogni bimbo il suo sacchetto con dolcetti ed un regalino.
E poi vai con la disco! Dagli ABBA ai Queen, dai successi dell'ultimo Eurovision Song Contest a quelli dell'ultima hit-parade. Se si potesse incamerare l'energia dei bambini ci saremmo liberati dalla schiavitù del petrolio.
Tutti i genitori sono venuti a riprendersi i bambini (anche se un paio di bimbe proprio non volevano andarsene) e quindi ora è tornata la tranquillità. E fuori continua a fioccare.

sabato 27 novembre 2010

Rosso bianco e verde

No, non mi riferisco ai colori della bandiera italiana, ma a quelli che sta assumendo la casa visto che oggi, primo fine settimana dell'avvento, la stiamo decorando ed addobbando come da tradizione. Mamma Anette, con il multitasking tipico delle donne, sta preparando i suoi buonissimi scones e sta dando le indicazioni principali affinché la tradizione svedese venga seguita alla perfezione, nonostante i tentativi del marito italiano di sabotarla (involontariamente). Eleonora e Sofia chiaramente aiutano. Eleonora sceglie le luci, i candelabri e le stelle adatti ad ogni finestra. Sofia cerca di divincolarsi (rosicchiandole) dalle luminarie nelle quali è riuscita ad intrappolarsi dopo aver cercato di mangiare un paio di gnomi. Che abbia fame? Vado sul sicuro: le do un paio di biscottini allo zenzero!

venerdì 26 novembre 2010

Sofia ed i biscotti allo zenzero

Tre giorni consecutivi di neve e la prima domenica dell'avvento alle porte hanno portato un clima prenatalizio. E se si aspetta domenica per mettere un lume ad ogni finestra ed adornare la casa in stile natalizio, si può comunque cominciare prima con i dolcetti di Santa Lucia allo zafferano (qui la ricetta di quelli di Alessandro "renna in cucina"), il glögg (una specie di vin brulé, alcoolico e non, aromatizzato) ed i pepparkakor, ossia i biscotti allo zenzero.
Ecco quindi che mentre preparavo una merenda ho appoggiato i biscotti allo zenzero sul tavolo senza pensare che Sofia oramai può tirarsi in piedi e raggiungere nuovi posti. Sono passati solo pochi secondi, il tempo di mettere il glögg nel microonde per scaldarlo un po' ed ecco che i biscotti erano spariti, ed ecco sul pavimento una Sofia intenta a sgranocchiarseli di gusto!

Adesso vado a prendere Eleonora all'asilo e porto con me la slitta. Adora farsi trascinare a casa!

PS: Visto che grazie a noi ingegneri adesso con il telefonino si fanno anche le foto e si possono pubblicare in tempo reale ecco Eleonora dopo l'asilo. Visibile uno degli svantaggi della Svezia d'inverno: alla quattro del pomeriggio fa già buio, e le giornate continueranno ad accorciarsi sino al solstizio d'inverno. In quel periodo Stoccolma presenta dei tramonti splendidi...se non fosse che avvengono prima delle tre del pomeriggio. DS

giovedì 25 novembre 2010

Il pericolo è il mio mestiere

Fra una settimana le bimbe ed io ci sveglieremo a casa dei nonni a Milano, cosa che a Eleonora piace molto visto che, detto da lei, può fare colazione all'italiana (con i biscotti), guardare un po' più di televisione (con la "scusa" dell'italiano), e venir coccolata dai nonni.

In effetti mi domando come me la caverò. Sinora non sono mai stato solo con le bimbe così tanto. La cosa più "difficile" è stata portare Eleonora in piscina ed impedire che anche Sofia andasse a fare la sauna con lei. Mi sa che quest'esperienza mi aiuterà a sviluppare ulteriormente quelle capacità tipo la multiattività ed il prendere decisioni rapidamente che già lo stare a casa con Sofia richiede (capisco perché certe aziende svedesi abbiano annunci di lavoro indirizzati principalmente a genitori e speciamente a mamme che tornino a lavorare dopo il congedo parentale).

La prima attività a casa dei nonni sarà quella di eliminare i pericoli principali per Sofia, cosa che si fa facilmente lasciandola gattonare liberamente e seguendola. Ha la facoltà di recarsi direttamente dove ci sono pericoli reconditi. Anette ed io abbiamo persino pensato di usare Sofia come consulente nelle case dei nostri amici che aspettano il primo figlio. La lasciamo gironzolare per la casa ed indichiamo tutte le precauzioni da prendere (contenuto dei cassetti più in basso e relativo blocco, prese elettriche, fili scoperti, suppellettili su davanzali,...). Mi sa che prima o poi la faccio stampare la maglietta per Sofia con "Il pericolo è il mio mestiere!".

mercoledì 24 novembre 2010

Sofia e la neve

Oggi Sofia ha scoperto la neve.
Tornati dalla passeggiata l'ho lasciata nel passeggino mentre aprivo la porta di casa. In quel momento stava nevicando ed alcuni fiocchi si sono posati sul sacco a pelo del suo passeggino e sul suo viso. Lei ha reagito affascinata, ed io, ancora più affascinato dalla scena, mi sono soffermato a guardarla mentre con il viso cercava il prossimo fiocco di neve per farselo cadere sulle guance, sul nasino e, chiaramente, in bocca.
Appena entrati in casa l'ho messa sul pavimento e lei si è diretta verso quel po' di neve che si era staccata dai miei scarponcini. Non volendo farla giocare con la neve sporca gliene ho presa un po' dal giardino e poi mi sono soffermato a guardarla giocare con questa cosa affascinante, fredda, che le si scioglieva in mano. Nei suoi occhi un misto di affascinamento, curiosità, stupore, anche perplessità, ma soprattutto quella gioia che spesso si vede solo negli occhi dei bambini che scoprono il mondo, ma che sentivo anche nei miei occhi.

martedì 23 novembre 2010

121 e 23,5

121 e 23,5 sono rispettivamente l'altezza ed il peso di Eleonora alla visita di controllo dei 5 anni, che ha compreso anche il richiamo delle vaccinazioni (per la quale ha voluto essere in braccio a me e tenere la mano di Sofia che proprio non voleva saperne visto che era attratta dal lego sparso sul pavimento dello studio della pediatra) ed il controllo della vista, più domande e test sullo sviluppo del suo linguaggio e della capacità motoria. È la visita che segna anche il passaggio di testimone dal primo pediatra a quello che sarà il pediatra della scuola e che seguirà il suo sviluppo psico-fisico per i prossimi nove anni (sempre che non traslochiamo).
All'asilo invece stanno lavorando sull'"io", ed uno dei momenti prevede l'autoritratto. Ecco come si vede Eleonora. Da papà orgoglioso dico che la somiglianza c'è!
(Notare il dettaglio che sul vestito dell'autoritratto ha disegnato anche le barbabambine...).


lunedì 22 novembre 2010

Alla scoperta di un nuovo asilo

Fra un paio di mesi Sofia dovrebbe iniziare all'asilo. Oggi quindi Sofia, Anette ed io abbiamo siamo andati a visitare quello che il comune ci ha comunicato sarà il suo asilo. Svariate differenze rispetto a quello di Eleonora, ma prima impressione molto buona! Ottima l'impressione data dalle maestre: preparate, sorridenti, disponibili, apprezzate dai bambini (si capisce dall'atteggiamento dei bambini ogni volta che entravamo in una stanza nuova). Non usano un metodo specifico (tipo Montessori, Reggio, ecc.), ma mischiano prendendo "il meglio" dai vari metodi. Inoltre i gruppi di bambini non sono formati per età, bensì hanno creato gruppi misti (anche se certe attività vengono svolte riunendo i bambini coetanei).
Nonostante il comune stabilisca per tutti i 12 mesi orari di apertura molto ampi (dalle 6:30 alle 18:00, se lasci prima delle 7:30 viene data la colazione ai bambini) l'idea è di non superare le 8 ore al giorno, quindi Anette ed io prevediamo già di passare il Natale a risolvere il tetris delle nostre agende (chi lascia, chi prende, baby sitter un paio di giorni alla settimana?). Ringraziamo le nostre aziende per l'orario flessibile e lo stato per il fatto che il 50% del costo della babysitter sia deducibile dalle tasse.
Girando fra le varie stanze dell'asilo abbiamo poi scoperto il figlio dei nostri vicini di casa. Mi sa che qualche pomeriggio faccio una torta e mi autoinvito a prendere un caffè da loro per tempestarli di domande sul come loro figlio si trovi all'asilo. Faccio la torta di mele o il tiramisù?

domenica 21 novembre 2010

Lo "scontro" delle civiltà

Mentre do da mangiare a Sofia ripenso alle tecniche d'imboccamento, ad alcuni dei commenti ricevuti, e mi rendo conto che sembrano esistere due scuole di pensiero: quella svedese, capitanata da Anna Wahlgren (http://www.annawahlgren.com/index.php), che nel suo libro, presente in praticamente ogni famiglia svedese, promuove la routine ed i ritmi fissi comprese porzioni di cibo sufficienti ("... likaväl som fasta och tillräckliga måltider..."), e quella italiana, quasi di ispirazione Montessoriana, per la quale è il bambino che decide se e cosa mangiare, quando dormire, eccetera.
Per la mamma svedese è quindi più che accettabile ricorrere a piccoli espedienti vari affinché il bimbo mangi un minimo ad ogni pasto (ad orari prestabiliti), cosa che molte mamme italiane sembrano invece aborrire. Anette ed io ci siamo ripromessi di insegnare alle bimbe entrambe le lingue (svedese ed italiano) e trasmettere entrambe le culture, senza però forzare nulla, ma anzi lasciando a loro la possibilità di scegliere e mischiare per potersi creare una propria identità. Aspetto con ansia di diventare nonno per vedere quale scuola di pensiero sceglieranno per quanto riguarda l'imboccamento dei propri figli!

Nota domenicale: questa mattina all'allenamento di calcio di Eleonora c'era solo un allenatore e quindi ho avuto l'opportunità di diventare "vice-mister" ed aiutare ad allenare. Divertentissimo!

sabato 20 novembre 2010

Tecniche d'imboccamento

Mi è capitato qualche volta di preparare da mangiare per Sofia qualcosa che poi non è risultato tanto gradito quanto la volta prima. Ci sono infatti alcuni piatti che a volte divora, e a volte ci si mette di più a farglieli mangiare. Ecco un po' di tecniche che ho sviluppato per cercare di farle mangiare tutto (che di solito consiste in un piatto principale ed uno di frutta) quando ad esempio si è in viaggio o in giro e non ci sono alternative:
- Tecnica "indoramento della pillola": riempire prima il cucchiaino con quello che questa volta piace meno e poi pucciarlo in quello che piace sempre sino a ricoprirlo. Funziona spesso, anche se Sofia sembra aver sviluppato una tecnica per dividere in bocca quello che piace da quello che non piace e sputare fuori solo quest'ultimo.
- Tecnica "prima il dovere poi il piacere": alternare un cucchiaino del mangiare meno gradito con uno di quello più apprezzato. Funziona quasi sempre anche se qualche volta bisogna ricorrere ad "un dovere due piaceri".
- Tecnica "trompe l'oeil" (ossia "imbroglia l'occhio"): farle vedere qualcosa che le piace, ma imboccarla con ciò che questa volta viene mangiato con meno gradimento. Funziona di solito per un paio di cucchiaiate, poi va alternato ad un'altra tecnica. Svantaggio improbabile: Che cresca pensando che le banane possono avere il sapore di lasagne.
- Tecnica "distrai ed imbocca": combinazione di tecniche di distrazione tipo "l'areoplanino" o "imbocca la bambola" per poi improvvisamente imboccare Sofia. Ha funzionato qualche volta, ma è anche la tecnica che ha generato le macchie più variegate sui miei maglioni...

Chissà quali altre tecniche funzionano?

venerdì 19 novembre 2010

No kids, no party?

Ora di colazione, Sofia sta divorando le ultime cialde fatte da mamma Anette ieri sera per festeggiare Eleonora (tradizione di famiglia, chi compie gli anni ha sempre diritto di decidere cosa si mangi per cena, quindi ieri sera cialde con marmellata di prugne - del nostro giardino - e marmellata di fragole).

Gli "effetti collaterali" di come Sofia mangi di gusto (gridolini di gioia, risate di Eleonora, qualche pezzettino di cialda sul pavimento) mi fanno pensare alla scelta recente di qualche locale italiano di classificarsi come "no kids" e creare zone rigorosamente senza bambini. Capisco la scelta, e posso anche condividerla. Mi piacerebbe però che fosse affiancata da locali "yes kids" ai quali mi permetto di suggerire quattro livelli:
  • yes kids base: Almeno un fasciatoio a muro (piegati non occupano praticamente spazio) e qualche seggiolone ("Antilop", quello di plastica dell'IKEA presente in qualsiasi ristorante svedese, costa 15 € ed occupa poco spazio visto che è impilabile)
  • yes kids argento: Fasciatoio sia nel bagno delle donne che in quello degli uomini (sono stufo di venir fotografato con il telefonino dalle mamme italiane tutte le volte che entro in un bagno delle donne per cambiare il pannolino a Sofia)
  • yes kids oro: Fornetto a microonde per scaldare le pappe
  • yes kids platino: angolo giochi per i bimbi o set blocco e matitine per tenere occupati e far divertire i bimbi
Chiaramente, come genitore mi impegno ad essere responsabile, visto che in fondo i bambini non fanno altro che rispecchiare noi genitori.

giovedì 18 novembre 2010

Tanti Auguri Eleonora!

5 Anni!
Svegliata con colazione a letto con la classica "prinsesstårta" (la torta della principessa), regali e bacetti sbauscetti dalla sorellina. Può una giornata iniziare in un modo migliore?
All'asilo la aspettano la foto sulla porta, la coroncina della festeggiata e la canzoncina di auguri da parte di tutti i bambini. Sarà per questo che non l'ho mai vista vestirsi così veloce?
Tanti Auguri!

(...ed io ho imparato a mettere lo smalto sulle unghie ad una bambina)

Foto Katja Elmén: http://www.zinq.se/

mercoledì 17 novembre 2010

Così piccola e fragile

Mattinata all'asilo aperto, Sofia gioca, gattona, si tira su, vede un giocattolo che le interessa, va per prenderlo e...patapumfete! La caduta non è violenta, ma lei sbatte il nasino e, complice il ciuccio in bocca, ecco che da un piccolissimo taglietto sotto il naso esce un pochino di sangue. Nei suoi occhi un po' di spavento, poi l'attimo di apnea quasi a prender la rincorsa e poi ecco lo sfogo del pianto. Io la prendo in braccio. I suoi occhi cercano i miei; attimi in cui cerca di leggere nel mio viso come deve comportarsi. L'ho imparai con Eleonora. Sorridi e lei si sentirà tranquilla. Preoccupati ed il pianto crescerà. Mentre le sorrido mi sdraio su uno dei divanetti, mettendomela sul petto. Lei si tranquillizza, con la mano prima mi carezza il viso, poi cerca la mia bocca. Lo fa spesso quando vuole essere rassicurata, mette la manina in bocca di chi la tiene in braccio, quasi a voler ricreare una specie di cordone ombelicale.
Dopo qualche minuto sul divanetto è tornata la calma, accompagnata dalla voglia di stare  accoccolata sul mio petto, e dopo qualche altro minuto si è addormentata. Allungo il braccio e prendo il giornale.
Con Eleonora uno dei miei passatempi preferiti era farla dormire sul mio petto mentre risolvevo i sudoku, quasi ad allenare insieme cervello e cuore (perché riscalda troppo il cuore sentirsela e vedersela così rilassata e sicura sul proprio petto). Con Sofia cambio. Passo ai cruciverba. In svedese però.

martedì 16 novembre 2010

Non ci posso credere!

Oggi è successa una cosa incredibile. Ho cambiato il pannolino a Sofia e mi sono messo a giocare con lei per un po', poi mi sono messo a prepararle la merenda. Ho quindi sentito che andava verso il fasciatoio, ma non ci ho fatto troppo caso. Poi mi sono girato e voilà, eccotela lì che arriva in cucina gattonando e trascinando con se un pannolino nuovo. La tiro su e...era da cambiare! Non riesco a credere che si sia veramente accorta di aver bisogno di un nuovo pannolino, credo più ad un caso. Molto divertente però.

lunedì 15 novembre 2010

Piccole soddisfazioni

C'è qualcosa di speciale nel realizzare che stai insegnando qualcosa a tua figlia, una gioia legata al fatto di sentire che stai facendo parte di quello per cui sei al mondo.
Sofia è superraffreddata (si potrebbe aprire una parentesi per discutere come il nome "raffreddore" sia fuorviante poiché non è colpa del freddo, visto che il raffreddore è un virus, ma forse è meglio rimandare la discussione ad un'altra volta...) e quindi il naso le cola come una fontanella. Oggi ho quindi cercato di vedere se riuscivo ad insegnarle a soffiare con il naso per liberarlo dal moccio.
Ai primi due tentativi mi ha guardato basita, chiedendosi probabilmente perché mai le chiudessi dolcemente il nasino con un fazzolettino mentre le dicevo quella parola nuova, "soffia".
Poi piano piano ha iniziato a capire che non era un nuovo gioco, anche se ha trovato molto divertente quando io le facevo vedere cosa avrei voluto che facesse.
Al decimo tentativo (e terzo fazzolettino) le cose hanno iniziato a migliorare, e dopo qualche ulteriore tentativo ha capito.
Adesso è fatta! Basta prenderle il naso con il fazzolettino e dire la parola magica che lei soffia, con un sorriso che credo sia dovuto al fatto che adesso possiamo dedicarci ad altro (o forse pensa "guarda che brava che ho insegnato a papà a farmi soffiare il naso"...).

domenica 14 novembre 2010

Primo allenamento al chiuso

Vista la stagione gli allenamenti di calcio di Eleonora sono stati spostati al chiuso ed alla domenica mattina dalle 9 alle 10. Morra cinese con mamma Anette per chi sta a casa con Sofia e chi accompagna Eleonora.
"Ma ho vinto o perso" mi chiedo mentre allaccio i parastinchi ad Eleonora (miglior investimento dell'anno vista l'energia che le bambine mettono nel cercare di colpire la palla in quella che sembra più una mischia di rugby che una partitella di calcio).

A bordo campo una percentuale simile di mamme e papà quasi tutti, compreso il sottoscritto, con il tazzone termico di caffé. La regola è che si può incitare, ma non dare indicazioni (per non mettere le bambine in difficoltà se dovessero arrivare indicazioni diverse dall'allenatore e dal genitore). Le bambine sembrano essersi autodivise in squadre a seconda dell'acconciatura: codini contro trecce e capelli corti contro code di cavallo.

Durante una pausa l'allenatrice parla dello spirito di squadra con il risultato che durante la partitella successiva dopo un goal alcune bambine hanno esultato per il goal fatto dall'amichetta nonostante fosse nella squadra "avversaria" ed altre hanno prima festeggiato la propria rete e poi consolato quelle che hanno subito il goal!

E dopo il duro allenamento andiamo a prendere Anette e Sofia e via per un brunch con cialde e frittelle!

sabato 13 novembre 2010

Per il ristorante elegante meglio aspettare ancora un po'...

Sabato, tutti a casa, giornata ideale per sperimentare. Vai quindi con la forchetta (di plastica).
Sul vassoio del seggiolone alcuni pezzetti di wurstel e la forchetta. Prendo la forchetta, e faccio vedere a Sofia come infilo un pezzetto di wurstel e porto la forchetta alla bocca. Poi metto un altro pezzettino di wurstel sulla forchetta. Sofia prende la forchetta...la rigira...sgranocchia la parte senza il wurstel, poi guarda il pezzettino di wurstel attaccato alla forchetta...sorriso...con l'altra mano toglie il pezzo di wurstel dalla forchetta e se lo mette in bocca!

venerdì 12 novembre 2010

Parmigiano - Prosciutto affumicato in sauna : 1-0

Sofia sembra essere sempre più conscia del fatto di avvicinarsi al compimento del primo anno, cosa che si nota nei gusti alimentari. Oramai mostra sempre meno interesse per gli omogeneizzati e sempre più per il cibo che mangiamo noi. Da qualche giorno mostra molto interesse per il Falukorv, una salsiccia svedese che deve il suo nome alla città di Falun nel Dalarna. Ne è ghiottissima.
Ho deciso quindi di vedere se mostra preferenze per certi cibi rispetto ad altri. Vai quindi con il tabellone modello play-off di champions league e via agli scontri diretti: polpette contro maccheroni, wurstel contro strolghino e così via. In finale sono arrivati un classico svedese ed uno italiano: il prosciutto affumicato in sauna ed il Parmigiano Reggiano. Posti l'uno di fianco all'altro sul vassoio del seggiolone Sofia non ha esitato, nonostante il vincitore avesse lo svantaggio di essere dal lato sinistro. La mano destra è passata sopra il prosciutto affumicato ed ha afferrato il Parmigiano per portarlo alla bocca e gustarselo con piacere!

Nota 1. Ringraziamo il nonno Carlo per la megaforma di parmigiano da 1/8 portataci l'ultima volta che è stato qui che ancora mi chiedo come non gli abbiano fatto pagare un biglietto aereo a parte

Nota 2. L'interesse per il cibo, per fortuna, vale anche per quanto riguarda frutta e verdura, quindi adesso vai con le barchette di mele e gli origami di carote per entrambe le bimbe.

giovedì 11 novembre 2010

Fra Sofia, Eleonora ed "Il Profeta" di Kahlil Gibran

Adoro la passeggiata mattutina del portare Eleonora all'asilo con Sofia nel passeggino. Eleonora è una chiaccherona come me e spesso vengono fuori discussioni interessanti e divertenti. Oggi mi parlava di quando sarà lei ad essere mamma, e mentre la ascoltavo e guardavo Sofia mi è venuto in mente il brano che nonna Marghe ha letto durante il battesimo di Sofia:

I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e, benché vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i loro, di pensieri.
Potete custodire i loro corpi ma non le loro anime, perché le loro anime abitano la casa del futuro, che neppure in sogno potete visitare.
Potrete cercare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi, perché la vita procede e non si attarda mai sopra il passato.

Voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti.
L' Arciere vede il bersaglio sulla linea dell'infinito, e con la forza vi tende, perché le frecce vadano rapide e lontane.
E che il vostro tendervi nella mano dell'Arciere avvenga nella gioia; Perché, come ama le frecce che volano, così ama l'arco che sta fermo.

La gioia non si discute...è lo "stare fermo" che mi fa pensare. Si fa presto a dire di essere un arco che sta fermo, ma la realtà che ci sono tantissimi dubbi, che, come cantava uno splendido Gaber, non si può insegnare ai bambini la nostra morale, che la "verità" non è così unica. Tanto sarebbe sbagliato il cadere negli stereotipi e vestire le bimbe sempre di rosa, tanto sarebbe ugualmente sbagliato impedire loro di vestirsi da principesse, cosa che Eleonora adora. In questi giorni stiamo costruendo una casa per le sue bambole ed è bellissimo vederla nel seminterrato lavorare con il traforo con su sia le cuffie antirumore da falegname che le pantofoline rosa di Hello Kitty.
L'arco che sta fermo...ma i dubbi sono molti (insegnarle ad evitare gli scontri o a vincerli?), le incertezze (le dico di no troppo? troppo poco?), i timori (e se vuol diventare una velina o fare la cubista?).
Ricordo che quando sono nate sia Anette che io, appena partorite le bimbe, speravamo uscisse anche un manuale d'istruzioni...niente da fare, taglia il cordone ombelicale e via. Eccoti la bimba, complimenti adesso sei genitore.
Possono, come tante tessere di un mosaico, essere le incertezze quelle che danno luogo alla fermezza?

mercoledì 10 novembre 2010

Quanto amore c'è

Tre del pomeriggio, Sofia ed io andiamo a prendere Eleonora all'asilo, la quale mi racconta che una delle sue amichette oggi è molto triste. Appena usciti passiamo davanti alle vetrate dell'asilo ed Eleonora vede l'amichetta triste ancora dentro, allora alita sul vetro che si appanna e ci disegna un cuore. L'amichetta lo vede e fa un sorriso che splende più del sole che oramai qui sta quasi tramondando. A volte basta così poco per far felice qualcun'altro!

Sofia Houdini e la mezza stagione

Come si suol dire "non esistono più le mezze stagioni", ed infatti è già arrivata la seconda nevicata nonostante si sia solo ad un terzo di novembre. E non è arrivata una semplice spolverata come un paio di settimane fa, questa è proprio neve che rimarrà per qualche giorno.
Con la neve e l'inverno anticipato è arrivato anche un po' di freddo e così ho scoperto che Sofia ha un'idiosincrasia per guanti e berretto. Proprio non li tollera. Le metti un bel berretto visto che c'è -4 e lei se lo toglie e lo tiene in mano per farti giocare a bandiera.
Ecco che i due genitori ingegneri hanno un'idea: guanti monodito lunghi sino al gomito e con doppia chiusura cerniera più velcro.
Stamattina ho quindi provveduto a metterle guanti e berretto per poi metterla nel sacco a pelo dentro il passeggino. Così siamo partiti per portare Eleonora all'asilo. Mentre andavamo ho notato che dentro al sacco a pelo (dove fra l'altro Sofia è legata al passeggino con bretelle e cintura) succedevano strani movimenti...insomma, non abbiamo nemmeno fatto in tempo ad arrivare all'asilo (meno di 10 minuti) che dal sacco a pelo ecco sporgere una manina, senza guanto, che toglie il cappello e lo innalza con un sorriso di vittoria! Chissà se esistono guanti spray...

martedì 9 novembre 2010

Questo è un piccolo balzo per l'umanità, ma un grande passo per una bambina

Parafrasando il primo uomo sulla luna, penso ai primi passi che Sofia sta cercando di muovere. Adesso ogni occasione è buona per appoggiarsi a qualcosa, tirarsi su e muoversi a tentoni: divani, mobili, sedie, anche i pantaloni se uno le sta in piedi vicino. Da un giorno con l'altro sembra essere nato in Sofia l'interesse per passare dal gattonamento ad essere "bimba erectus". Piccoli "passi", incerti e traballanti.
La sorella, gentilemente, aiuta.

Unico problema: quando io ho applaudito ha applaudito anche Eleonora...a quel punto nessuno teneva Sofia, che ha iniziato a basculare per cadere di sedere. Si ringrazia la Libero per l'imbottitura dei pannolini!

lunedì 8 novembre 2010

Così piccola, così grande

Mattina dedicata al colloquio quadrimestrale con la maestra d'asilo di Eleonora. Un'ora tonda tonda. Uno sguardo indietro, a come va e com'è andata dall'ultimo colloquio, ed uno avanti. Caspita, da gennaio iniziano già le attività di preparazione alla scuola. Alcune maestre verranno a parlare con i bambini, poi toccherà ai bambini visitare la scuola dove inizieranno, infine le maestre della prima elementare riceveranno la documentazione dall'asilo per formare le classi e prepararsi agli "alunni" che riceveranno. Ufficialmente Eleonora ha ancora quattro anni (fa i cinque fra 10 giorni), ma siamo già qui a parlare di scuola elementare. Certo che passa proprio veloce il tempo...anche per Sofia. Fra quattro settimane esatte compie un anno!

domenica 7 novembre 2010

E Sofia incontrò il gatto

Sabato e domenica da nonno Bo e nonna Eivor nella campagna svedese. - 5 e sole splendente, il classico clima per cui la mamma svedese imbacucca la bimba e poi la lascia dormire nel passeggino all'aria aperta.
Dicono che faccia bene alla salute...sarà quello che Darwin chiamava "survival of the fittest", sopravvive chi sa adeguarsi meglio.

La cosa più bella del fine settimana è stato l'incontro fra Sofia e Simon, il gatto dei nonni. Appena si sono visti hanno "gattonato" entrambi verso l'un l'altro. Si sono studiati con curiosità e fascino, poi Sofia ha preso l'iniziativa. Nell'ordine ha prima smanacciato Simon nel tentativo di accarezzarlo, poi lo ha agguantato e stropicciato un po'. Lui, con quell'istinto che hanno i gatti quando capiscono di essere di fronte ad un cucciolo d'uomo, l'ha lasciata fare per un po'. E proprio mentre stava per andarsene è arrivata Eleonora che lo ha sollevato e portato via per pettinarlo e spazzolarlo insieme alle bambole. Lui, pacifico, non ha protestato. Doppia razione di fegatini!

sabato 6 novembre 2010

Sfogliando (anzi cliccando) fra i ricordi

Mi sembrava di ricordare che anche Eleonora avesse avuto una passione per gattonare sulle scale prima ancora di saper camminare. Stessa attrazione, stesso sguardo biricchino. Adesso ne ho la prova. Ho ritrovato una foto fatta nel vecchio appartamento quando Eleonora (foto sopra) aveva circa un anno ed eccola a confronto con una di Sofia fatta in questi giorni (foto sotto).
Negli occhi e nella risata di Sofia gli stessi sentimenti che esprimeva Eleonora: la sfida, la soddisfazione del raggiungimento dell'obiettivo, la consapevolezza che da una parte mamma e papà non vogliono che tu vada sulle scale, ma dall'altra sono lì protettivi e contenti, sorridenti e pronti a prenderti.
Certo che se segue le orme della sorella nelle monellate siamo fritti...

venerdì 5 novembre 2010

Scenetta mattutina

Sofia, soave e con il ciuccio in bocca, è in braccio alla mamma che ha in mano un altro ciuccio.
Io dico a Sofia "mi dai il ciuccio?". Lei mi guarda, ci pensa...poi prende il ciuccio in mano alla mamma e mi da quello mentre a mo' di Lisa Simpson continua a godersi quello che ha in bocca.

giovedì 4 novembre 2010

Devo chiamare l'accademia dei premi Nobel...

Credo di aver bisogno di qualche luminare della fisica.
All'epoca del Politecnico credevo di aver imparato una cosa chiamata "Primo principio della termodinamica", cioè quello che nel linguaggio comune dice che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Prove empiriche con Sofia sembrano negare questo principio. Come si spiega altrimenti che dopo aver mangiato un vasetto di omogeneizzati da 200 grammi aumenta di peso di circa 150 grammi, ma nel pannolino mi fa trovare una sorpresina di almeno altri 150 grammi?

mercoledì 3 novembre 2010

Prima parola di Sofia

Mi ricordo ancora che la prima parola (a parte mamma e papà) di Eleonora fu "acqua". Ero così contento che la prima parola fosse stata in italiano che, in preda alla gioia, iniziai a voler mandare sms a tutti mentre mia moglie, pragmaticamente, mi invitava a farlo dopo che le avessi dato da bere, perché evidentemente Eleonora aveva sete.

Da due-tre settimane Sofia ha iniziato a mostrare di capire alcune semplici parole e frasi tipo "apri la bocca", "mi dai il ciuccio?" e "bacio" (al quale risponde alternando boccheggiamenti da pesciolina a sbauscettate). Oggi è arrivata la sua prima parola mentre eravamo al lavoro dalla mamma. Uno svedesissimo "tack" (grazie) scandito perfettamente che ha sorpreso sia me che la mia miglior metà. Chissà se diventerà una superchiaccherona come Eleonora (che in fondo ha solo preso dal papà)?

martedì 2 novembre 2010

La parità secondo Eleonora

Già un anno fa Eleonora, che aveva appena compiuto quattro anni, mi fece rimanere di sasso mentre l'accompagnavo all'asilo, raccontandomi che un giorno si sarebbe sposata con Timoteo ed avrebbero avuto dei bambini cosicché io sarei diventato nonno.
Oggi mi ha chiesto di aiutarla a scrivere una lettera. A mo' di Totò e Peppino, lei detta ed io scrivo.
Eleonora quindi inizia "Caro Francesco" (adesso è lui il preferito) "mi vuoi sposare?" Al che io rimango di sasso e le dico che no, non si fa così, che è il maschio che deve chiedere alla donna di sposarlo.
E lei "ma le femmine possono fare tutto quello che fanno i maschi!"

Hmmm...preparo le partecipazioni e compro i confetti?

Giornata uggiosa (metereologicamente)

Oggi giornata nuvolosa, con un filo di nebbia che mi fa quasi provare la sensazione delle mattine autunnali di Milano. Qualche minuto di gioco tutti insieme poi mamma Anette è andata al lavoro, lasciando dietro di se piccole tracce di affetto che portano sorrisi (tipo il caffè pronto quando scendo in cucina e il passeggino tirato fuori dal ripostiglio e pronto in giardino, piccole attenzioni che fanno gioiosa anche l'eventuale monotona quotidianità).
Mentre imbocco Sofia, che continua a volermi rendere partecipe di quanto sia buona la sua colazione, Eleonora sfoglia un catalogo di giocattoli arrivato con la posta di ieri. Niente bunga bunga, il catalogo sembra tener conto delle pari opportunità: sia la pubblicità della chitarra elettrica che quella del microscopio hanno una bambina come protagonista, ed almeno un paio delle pagine con le bambole raffigurano un bambino ed una bambina che giocano insieme a mamma, papà e bebè. Arrivata alla pagina dei giochi per i più piccoli Eleonora si premura di farla vedere a Sofia e di dirle che l'aiuterà lei a disegnare la lista per Babbo Natale (visto che non sa ancora scrivere ha deciso che farà dei disegni). Sofia guarda interessata poi decide di prendere il catalogo e metterlo in bocca. Eleonora, premurosamente, glielo toglie. Non so se per non farle mangiare la carta o perché ci tenga al catalogo...

lunedì 1 novembre 2010

Un nuovo gioco

Con la colazione di oggi Sofia ha iniziato un nuovo gioco (che ha ripreso anche a pranzo): mordere il cucchiaino e tenerlo fermo fra i denti mentre la imbocco. Io devo quindi fare finta di tirare come un disperato, al che lei apre la bocca per lasciare il cucchiaino ed incomincia a ridere. La scenetta si ripete ad ogni imboccata, con il risultato che a momenti portiamo in ritardo Eleonora all'asilo.