sabato 22 marzo 2014

Sabato mattina

Questa mattina, ore 6:45, nonostante la sveglia non puntata mi sono svegliato alla solita ora. Anette era appena uscita a farsi 10 km di corsa. Ho quindi pensato che non sarebbe stato male leggere il giornale a letto sorseggiando un caffè.
Sono sceso in cucina a farmi il caffè e ho preso il quotidiano dalla cassetta della posta.
Una volta tornato in camera da letto, tazza di espresso fumante in una mano e giornale nell'altra ecco che nel lettone c'erano Eleonora (con un libro) e Sofia.
Mi hanno guardato con un sorriso ed Eleonora se n'è uscita con un "bella idea, ci porti la colazione a letto?"

(Hanno poi subito cambiato idea e siamo scesi insieme a preparare la colazione per tutta la famiglia)

7 commenti:

  1. Già sveglie alle 6.45 le bimbe?!
    Avete preparato la colazione anche per Anette, nonostante fosse già uscita?

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  2. Io sogno un gruppo di donne svedesi che vengano in Italia a tenere corsi su come gestire la famiglia.
    Le donne italiane mai si sveglierebbero per andare a correre, perchè si sentirebbero in colpa di aver lasciato i figli con papà.
    O forse pensano che i padri italiani siano incapaci.
    Tu sei italiano, ma un padre meraviglioso.
    Quindi la mia teoria è giustissima.
    Non sono i mariti italiani ad essere incapaci, ma le donne italiane che devono dimostrare a tutti quanti che quando diventi madre sei madre e basta.
    In colpa se lavorano troppo, se si truccano, se escono per un aperitivo con le amiche, se vanno al cinema col marito, se lasciano i figli un pomeriggio con i nonni per andare dalla parrucchiera.
    Magari potessimo evolverci a livello svedesi.
    Un saluto (con una punta di invidia) a te e alla tua bellissima famiglia.
    Matilde

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    1. Credo che tante donne italiane non si riconoscano nella tua descrizione.
      Vedi ad esempio Elasti http://www.nonsolomamma.com/3502/mai-fatto-prima-di-oggi/

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  3. Sono poche quelle che intendi tu e tante quelle che vedo io.

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    1. Stiamo sempre troppo a guardare gli altri secondo me. In fondo Matilde cosa ti importa di quello che fanno le altre donne? Tu gestisci la tua famiglia e il tuo tempo come preferisci, non preoccuparti di cosa pensano le altre :-)
      Monica

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  4. E il fatto che tu ti sia innamorato di una svedese non è del tutto casuale.

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  5. @ Matilde, eh, no, le mamme italiane non sono assolutamente tutte cosi'. Capisco un po' di frustrazione per una situazione sicuramente diversa dall'auspicabile, ma le tue conclusioni mi paiono assai poco logiche. Sara' forse vero in media che le donne italiane si prendono piu' carico della famiglia, le statistiche ci dicono che passano piu' tempo a fare lavori di casa delle colleghe europee. La responsabilita' pero' va cercata secondo me in tanti fattori educativi, culturali etc. Tutto sommato anche gli uomini svedesi sono diversi dagli uomini italiani.
    In quanto a sensi di colpa, be', un po' di umana comprensione, io (che ho vissuto praticamente tutta la mia vita adulta a Londra, quindi ho avuto indubbiamente a che fare piu' con inglesi che con italiane), non ho ancora trovato una mamma lavoratrice che non abbia mai avuto un senso di colpa. La risposta ai sensi di colpa poi magari e' diversa (e qui secondo me conta il supporto del partner, del datore di lavoro, vedi flessibilita'), ma I sensi di colpa, che siano intrinsici o culturali non so, ci sono ovunque secondo me. Sheryl Sandberg ne ha persino dedicato un capitolo sul suo libro Lean In e ci sono un sacco di libri in materia (e non di autrici italiane).
    Devo dire che questo argomento mi sta molto a cuore perche' secondo me ci sono ancora molti passi da fare per una vera uguaglianza di genere. Il soffitto di cristallo (o comunque lo si voglia chaimare) esiste ancora, anche in Svezia!
    Saluti dalla Svizzera
    Alessandra

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