sabato 1 giugno 2013

Zofia

È successo così, su una lavagnetta di quelle "magiche", mentre Eleonora faceva lezione di italiano con gli altri bambini. Sofia, che da qualche giorno all'asilo sta imparando la canzone dell'alfabeto, si è messa prima a guardare attentamente quei bambini che lavoravano su articoli e dittonghi, poi ha preso la penna e ha iniziato a tracciare dei segni sulla lavagnetta scandendo ad alta voce le lettere. Poi tutta orgogliosa mi ha mostrato il risultato, e io per la prima volta ho scoperto che Sofia sa scrivere il proprio nome...anche se in realtà la S l'ha fatta al contrario e quindi c'era scritto Zofia, ma io non me la sono sentita di correggerla. Al momento solo complimenti. L'abbiamo scritto correttamente più tardi.

14 commenti:

  1. Nel metodo Montessori la scrittura funziona proprio così. Dall'analisi del suono, si arriva prima alla scrittura e poi alla lettura. :)
    Marina

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  2. Dici che Sofia sta imparando la canzone dell'alfabeto all'asilo.. Ma l'alfabeto in italiano o in svedese? Poi quando hai corretto il suo nome "zofia",come l'ha presa? In vecchi post dicevi che si chiamava "totia",almeno la "f" l'ha beccata.. Henrietta

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    1. All'asilo imparano l'alfabeto svedese.
      Non le ho detto che aveva scritto la S al contrario, ho semplicemente scritto la S correttamente facendogliela copiare. La sbaglierà, come sbaglierà altre lettere, altre volte.

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  3. Domani in Italia é la festa della Repubblica,che cade in domenica. Voi che risiedete in Svezia, fate per caso qualche festeggiamento? ( qui in Italia non si fa nulla)

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    1. "Nationadagen" quì è il 6 giugno, che sarà festa, e ci saranno un po' di celebrazioni in tutta la Svezia.

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  4. Esiste un inno REALE della Svezia? Ho provato a cercare su google ma dava solo l'inno nazionale "du gamla du fria". Sara

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    1. Si, si chiama Kungssången, conosciuta anche come "Ur svenska hjärtans djup en gång".
      http://en.wikipedia.org/wiki/Kungss%C3%A5ngen

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  5. Anche Sofia mi sembra segua le orme della sorellona! Deve essere divertente vedervi tutti insieme a casa, perché visto che sia tu che Anette conoscete la lingua dell'altro sentirvi conversare deve essere buffissimo! Mi immagino che capiti spesso che uno parli in svedese e l'altro risponda in italiano e che le bimbe alternino frasi nell'una e nell'altra lingua a seconda del genitore con cui stanno parlando. Che bello!

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    1. Io sono cresciuta in un ambito così, anche se con un'altra lingua, e ti assicuro che non c'era nulla di tanto bello. Il mio motto era: Viviamo in Italia dunque voglio parlare italiano!
      Paola

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    2. Secondo me no, io rimpiango di aver perso la mia lingua madre in favore dell'italiano, a quest'ora sarei bilingue. Invece mi sono ritrovata a riprenderla da qualche anno e ti assicuro che non è la stessa cosa, parlare più lingue è un vantaggio in tutto.

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    3. Hai ragione,Alba. Anch'io sono bilingue danese,svedese. Poi sono stata obbligata ad imparare l'italiano!

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    4. Usiamo le lingue senza costrizioni. Io parlo quasi sempre italiano, Anette svedese, le bimbe mischiano, anche fra di loro. Poi a volte si scelgono film o libri nell'una o nell'altra lingua, e capita di vedere Pippi in italiano e Geronimo Stilton in svedese.

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  6. Io sono bilingue, anzi tri - e faccio anche la traduttrice. Ma da piccola lo trovavo spiazzante. Ciò non implica che non ascoltassi e assorbissi la lingua lo stesso.
    Paola

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  7. Comunque è chiaro che per ognuno l'esperienza è diversa!
    Paola

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