Mattinata con passaggio veloce al lavoro per inscatolare tutte le cose che andranno traslocate visto che al mio ritorno avrò un nuovo ufficio. Mi sono portato dietro Eleonora mentre Sofia è rimasta a casa con la mamma. Per Eleonora il mio ufficio è quel posto simpatico dove c'è la macchinetta che ti dà la cioccolata gratis e dove si possono guardare i film sul megaschermo in sala conferenze (abbiamo qualche dvd per intrattenere i bambini, e se li hanno già visti basta collegarsi a youtube e cercare qualcosa di divertente, oppure c'è la stanza dove può mettersi a colorare). Il passaggio in ufficio mi ha fatto pensare che manca solo un mese alla fine del mio congedo parentale ed a quel punto, con entrambe le bimbe all'asilo e le varie attività, inizierà il tetris dell'incastrare le agende per decidere chi lascia, chi prende, chi porta alle varie attività, eccetera. Credo opteremo per la soluzione più classica delle settimane alterne con uno che esce presto una settimana e l'altro che lo fa la successiva. Facile a dirsi, ma difficile da realizzarsi visto che riunioni fuori sede e viaggi di lavoro hanno una strana tendenza a spuntare proprio nelle settimane in cui uno dovrebbe uscire prima. Inoltre Anette cambierà lavoro dal 1 marzo, nuova azienda, maggiori responsabilità, quindi sicuramente le sue prime settimane saranno pienotte. Per fortuna che tutti ti capiscono quando dici "jag måste hämta barnen" ("devo prendere i bambini"). Nei miei anni in consulenza strategica la Svezia è stato l'unico paese dove abbiamo anticipato una presentazione al gruppo dirigente di una società quotata in borsa perché il responsabile delle finanze doveva uscire prima per andare a prendere il figlio all'asilo.
Al ritorno sono passato a fare la spesa ed ho avuto un'altra prova che Sofia sta crescendo: nuova taglia dei pannolini!
No, qui il devo prendere i bambini serve a poco o a niente. Neppure come giustificativo se devi uscire di casa con la febbre alta. Con gli anni siamo diventati campioni di tetris, la fregatura è che quando si riesce ad incastrare l'ultimo pezzo ti sparisce la riga e devi ricominciare da capo.
RispondiEliminaMa gliela si può fare.
Come ti capisco!Il primo marzo tornerò al lavoro dopo il congedo per maternità, ed inizierà il tetris anche per la mia famiglia....per fortuna che possiamo contare sui nonni, perchè qui da noi la frase "devo andare a prendere i bambini" a volte si usa a carnevale quando ogni scherzo vale o il primo aprile per il pesce d'aprile!!!
RispondiEliminaMi sa che non basterebbe il bonus fiscale a farmi rientrare in Italia...
RispondiElimina"Per fortuna che tutti ti capiscono quando dici "jag måste hämta barnen" ("devo prendere i bambini"). Nei miei anni in consulenza strategica la Svezia è stato l'unico paese dove abbiamo anticipato una presentazione al gruppo dirigente di una società quotata in borsa perché il responsabile delle finanze doveva uscire prima per andare a prendere il figlio all'asilo."
RispondiEliminaDolci parole per le mie orecchie (forse dovrei dire dolci letture di fronte ai miei occhi). Quasi stento a crederci. Che bel paese che ti sei scelto :D
P.s. Mi raccomando però, fallo per noi poveri italiani, uno di questi post dedicali ad un luuungo elenco di tutti i difetti della Svezia e degli svedesi. Ti prego.. altrimenti mi avrai sotto casa tra qualche tempo, sappilo!
@Daniele Beh ma se passi sotto qui sotto casa suona che sennò con i -12 di oggi ti troviamo ibernato!
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