Con una lettera tutta cuoricini e disegnini di bambini contenti il comune ricorda a mamma e papà che fra meno di due settimane Sofia è la benvenuta al nido. Nella busta, piccolo aiuto per il tetris dei genitori, c'era anche l'elenco dei giorni in cui l'asilo avrà orari di chiusura diversi da quelli validi per tutto il comune.
L'inserimento, due settimane, lo farò io. Lo feci anche con Eleonora. Periodo interessante ed emozionante allo stesso tempo. I primi due giorni di solito si sta in classe con i bimbi. Poi ci si inizia ad allontanare, prima mettendosi con gli altri genitori nella cucinetta a bere il caffé, poi verso il decimo giorno a portata di cellulare. Ricordo il magone la prima volta che la sentii piangere mentre mi allontanavo, e ricordo anche la "delusione" quando già al terzo giorno non pianse nemmeno una lacrima. Ma come? Si è accorta che non sono più nella stanza? Non le manco di già??
E se ieri Sofia mi sembrava così grande adesso, davanti a questa lettera, mi sembra così piccola! Forse perché ancora non cammina, o forse, giustamente, perché in effetti non ha nemmeno13 mesi.
Per fortuna che Anette farà l'ultimo mese di lavoro al 50% prima di cambiare azienda così Sofia a febbraio farà solo mezze giornate.
Ma forse queste sono preoccupazioni inutili. I bambini si adattano e tanto si diverte all'asilo aperto tanto si divertirà al nido. Sotto sotto sono sicuro che tutto andrà bene. Mi sa che forse l'inserimento lo fanno più per noi genitori che non per i bimbi.
Ciao Stefano.
RispondiEliminaSai, proprio questa sera a cena discutevo con mia sorella e il suo compagno sulla scelta dell'asilo nido da far frequentare al mio bel nipotino - loro figlio - di appena 4 mesi. Appena compirà 8-10 mesi inizieranno a lasciarlo per metà giornata.
E mentre parlavo, pensavo.
Mi rendo conto solo adesso, con la sua nascita, di quanto sia importante che ogni bambino abbia la reale e concreta possibilità di instaurare contatti, rapporti e scambi con altri essere umani al di fuori dell nucleo familiare.
Credo che neanche le tue piccole potrebbero mai farne a meno: ma senza voi due che le accompagnate - e non solo come autisti o mezzi simili :-) - che le aspettate al ritorno, che chiedete loro di raccontare e che date loro l'opportunità di realizzare ciò che imparano ... sarebbe tutto vano!
Sentiti più che importante.
Un saluto da un romano che ti segue quotidianamente e ti stima.
Amedeo
Scusami il dribbling, ma ho appena trovato del materiale che credo sia un dovere per me fartelo conoscere e un dovere - forse un piacere! - per te seguirlo.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=ynv2Zu4JgyY&feature=related
Si tratta di una puntata del programma Presa Diretta, dal titolo "Senza Donne".
Questa è una parte della puntata, in cui si parla del congedo parentale in Norvegia. Non è proprio la Svezia, ma credo si avvicini parecchio.
Spero risulterà interessante.
Un salutone,
Amedeo
Anche io ricordo l'inserimento all'asilo, noi genitori si stava in una stanzetta detta "il limbo" e dopo qualche giorno si sgattaiolava via abbassandosi per passare sotto il muretto e non essere visti dai bimbi che giocavano fuori (qui a Catania l'inserimento si fa a Settembre, cioè in estate). Una pena vedere quei bambini che si disperano i primi giorni ma che bello quando invece li vedi tornare sereni dopo una giornata di asilo.
RispondiEliminaBUON 2011
@Amedeo Grazie delle belle parole e del link e buon 2011
RispondiElimina@v.scardamaglia Buon 2011 anche a te e famiglia. Pensare alla Sicilia mentre qui siamo a -9 mi fa venir voglia di portare moglie e figlie dalle tua parti verso Pasqua quando fioriscono i mandorli!
l'inserimento di Ginevra è stato immediato. Primo giorno lasciata ed andata a prendere un caffè e tornata dopo due ore... così per un paio di giorni poi inserimento finito!!! l'asilo è inglese e questo spiega ma i pianti sono universali così come il magone che hai dentro. E poi?? poi tu giri l'angolo e magicamente le lacrime scompaiono ed iniziano a giocare come matti... hanno già imparato come fregarti!!!
RispondiEliminaBuon 2011 Stefano!!!
@fefo: allora ti aspetto !!
RispondiElimina@enrica: è vero, in genere il pianto durava fino alla presenza dei genitori, poi quando sparivamo dalla vista (nascosti) la vedevamo tranquilla giocare con gli altri bimbi