lunedì 27 dicembre 2010

Cosa cucino stasera?

All'inizio di questo congedo parentale ero abbastanza ambizioso sul come avrei usato il mio tempo e cosa avrei dato da mangiare alle bimbe. La mia idea era quella di cercare di fare il più possibile in maniera "casalinga", ingredienti genuini, cibi sani. Ricordo di aver preso la pasta buona, i broccoli da agricoltura biologica ed usato solo l'olio extra vergine umbro, che ci manda nonno Carlo, per fare la pasta con i broccoli che a Sofia piace tanto, e ne avevo fatto l'omogeneizzato (che in effetti Sofia aveva divorato).
Poi ti fermi una volta in autostrada e scopri che Sofia mangia con gusto il cheeseburger di McDonald's. Chiedi ad Eleonora cosa voglia di cena e, nonostante mangi di gusto sia gli spaghetti al salmone che la sogliola al burro, ti dice quasi sempre "polpette con il ketchup" o "Falukorv", il salsiccione di Falun fatto alla piastra, anche quello rigorosamente servito con ketchup (con la quale le disegno sul piatto cuori, fiori o faccine). Per variare, a volte, chiede anche le frittelle e le cialde, che mamma Anette fa in maniera spettacolare ed accompagna con la marmellata di ribes rosso di nonna Eivor. Qui, accompagnate dalla zuppa di ceci, sono il cibo tipico del giovedì. Qualsiasi ristorante svedese di giovedì serve proprio "ärtsoppa och pannkakor". Occasionalmente chiede gli spaghetti al burro.
Cosa fare allora? Mettere da parte le mie ambizioni di cucina genuina o imporle? Io applico un po' di diplomazia svedese e mischio, alternando menù che decido io alle scelte "facili". Aspettando il giorno in cui le bimbe mi chiedano spontaneamente di fargli il vitello tonnato secondo la ricetta di nonna Marghe.

PS Le cialde me le ha fatte Anette questa mattina, per inaugurare la cialdiera doppia ricevuta come regalo di Natale e per coccolarmi per una notte un po' insonne. Confermo, fa le cialde più buone al mondo! DS

4 commenti:

  1. Cosa c'è di più buono di un piatto (qualsiasi sia la pietanza) fatto con amore?
    Ottime le tue buone intenzioni ma anche la diplomazia svedese secondo me non guasta.
    Buona avventura.

    PS: ma sei di origini umbre? Che meraviglia l'umbria.
    Anche mio marito...di Gubbio.

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  2. Si chiamano compromessi. Sono quell'istituto giuridico che fa sì che si riesca a far ingurgitare i broccoli alle creature in cambio della promessa di un assaggio di maionese.
    Per fortuna il mio piccolo è parecchio erbivoro, nel senso che a volte lo devo minacciare "se non mangi la carne la mamma non ti da le zucchine!" ma il grande ha ereditato la tendenza all'aberrazione alimentare da papà. Talvolta cedo, è questione di sopravvivenza.

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  3. @Sara Sono milanese, ma nonno Carlo e nonna Marghe in uno dei loro girovagare per l'umbria hanno trovato un produttore d'olio eccezionale e da allora se lo fanno spedire e generosamente ce ne mandano una latta quando serve

    @Alessandra Ti capisco!

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  4. Ah ecco!
    Quante cose buone, gastronomicamente parlando, ci sono in giro per la nostra bella Italia.

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