giovedì 27 gennaio 2011

Eleonora-Stefano 1-0

È successo. Non che non l'avessi messo in preventivo, ma...beh, forse non pensavo sarebbe successo così presto. E invece... in questo quarto giorno a casa con Eleonora che ha ancora un po' di febbre lei mi ha battuto ad un videogioco. Il bowling del luna park di Dora l'esploratrice, per l'esattezza. Io ho fatto uno sbaglio, lei non ha lasciato nemmeno un birillo in piedi in nessuno dei 10 frame. Quattro strike e sei spare per essere precisi. Verifico se il paracetamolo è considerato doping o accetto la sconfitta? O forse è proprio così che si insegna ai bambini che non si può sempre vincere, con l'esempio. Niente rivincita, le stringo la mano. Mi congratulo con lei...appena finisce il ballettopolo della vittoria che oramai dura da cinque minuti buoni...

3 commenti:

  1. Evviva Eleonora! del resto che cosa ti aspettavi di meno da una nativa digitale?
    Leggo sempre con tanto interesse (e sovente con molta commozione)il tuo blog e spero che un giorno diventi un libro. Ti confesso che all'inizio mi sembrava di 'curiosare' in modo indiscreto nella vostra vita di famiglia ed ora invece non posso fare a meno di passare di qui tutti i giorni. Ho messo il tuo blog tra i miei preferiti nella categoria 'famiglia' dopo quello di mia figlia (che avendo sposato uno svedese vive a Goteborg e che tra pochissimo mi farà diventare mormor)e quello delle mie due 'figlie americane'.
    un abbraccio, Elvira

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  2. i giochi di Dora? dove sono? playstation? Matilde ne sarebbe pazza. Secondo me però ogni tanto è meglio farli perdere, certo sempre se ci riesci.....ciao

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  3. @v.scardamaglia I giochi sono quelli del sito www.shockwave.com L'idea era in effetti di non farla vincere... ma ho pensato che se avessi insistito per la rivincita forse non sarebbe stato molto educativo.

    @Elvira Insomma, altro che "cervelli" in fuga, qui siamo tutti fuori per via del cuore... Ci ho pensato leggendo la proposta di legge per far tornare chi è andato all'estero, più che sgravi fiscali credo funzionerebbero riforme che permettano di combinare famiglia e lavoro

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