venerdì 7 gennaio 2011

A volte fa male essere genitori

"Sofia dov'è il naso di papà?"

"Ahi! No, Sofia, quello è l'occhio"

"Ed i capelli di papà? Dove sono i capelli ?"

"Ahi! Si...si, sono questi, ma non tirarli così forte"

"Ecco, brava, dammi una carezza...carezza...ahi! no, non sberla, carezza, carezza"

"Facciamo che l'italiano continuiamo ad impararlo un altro giorno?"

7 commenti:

  1. guarda, noi a casa parliamo solo italiano e viviamo in italia... ma le sberle al posto delle carezze le prendo sempre anch'io! :-D

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  2. Stefano, sull'ultimo Venerdì di Repubblica c'è un trafiletto che parla del tuo blog, nella rubrica 'barweb' di Marco Filoni: carino, ma c'è anche una frase sulla tua esperienza:"Per noi inimmaginabile".
    Questa è in genere la risposta, insieme a "ma loro sono diversi da noi, qui sarebbe impossibile" che sento sempre quando si citano esperienze normalmente civili, evolute, di altri paesi che tutti gli italiani ormai visitano, poichè, da evoluti :-), viaggiano!
    Ciao, Paola

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  3. @Paola Grazie della segnalazione! Io non credo sia impossibile. Ci vorrà tempo, come ce n'è voluto per gli svedesi, ma impossibile no. Era proprio il senso del post http://congedoparentale.blogspot.com/2010/12/fra-hoa-hoa-dahlgren-ed-ibrahimovic.html
    Ciao, Stefano

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  4. Pulce! Sofia è troppo bella e tenerotta mentre tu subisci la lezione di lingue! Che ridere.
    Buona serata Stefano

    Lu

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  5. Che bella scena familiare.. :)
    Mi ricorda quando i miei fratelli lo facevano con me. Il problema è che non stavano imparando la lingua, mi facevano solo i dispetti!

    Lu... saranno così belli anche i nostri? (scusa Stefano per questa piccola privatizzazione del tuo blog)

    Buona serata!

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  6. @daniele Ma figurati, e ti rispondo io: saranno certamente così belli, se non di più!

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  7. Grazie della fiducia che ci accordi anche senza conoscerci, sperando di meritarla ed in qualche modo ripagarla.

    Rinnovando il buona serata di prima,
    un saluto da entrambi

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